Nelle ultime ore la provincia di Frosinone è stata interessata da una nuova ondata di phishing che ha coinvolto centinaia di residenti. Le vittime hanno ricevuto email che sembrano provenire da Intesa Sanpaolo, con la falsa comunicazione di una sospensione imminente della carta di credito a partire dal 18 giugno 2025. Queste truffe puntano a ottenere dati personali e bancari attraverso link malevoli inseriti nel messaggio. Di seguito i dettagli sulla modalità della frode e le istruzioni chiave per proteggersi.
Il messaggio diffuso in provincia di Frosinone utilizza un layout simile a quello autentico di Intesa Sanpaolo, con un testo formale che induce a pensare a una comunicazione istituzionale. Nel corpo della mail viene annunciata la sospensione della carta di credito associata a un conto corrente, con la richiesta urgente da parte del mittente di aggiornare le informazioni personali.
Per far ciò, il messaggio invita a cliccare su un link che porta a una pagina fraudolenta. Qui i truffatori raccolgono dati sensibili, come numeri di carta, codici di sicurezza, password e altri elementi utili per violare i conti. Sebbene la mail appaia credibile, contiene spesso dettagli minimi fuori posto oppure errori di grammatica che, senza attenzione, non saltano all’occhio subito.
Questa tecnica, nota come phishing, è ormai diffusa ma si presenta in forme sempre più ingannevoli. Gli strumenti usati sono studiati per trarre in inganno anche utenti esperti. Chi riceve queste mail rischia, quindi, di compromettere la propria sicurezza finanziaria se cade nella trappola.
Il modo migliore per non cadere vittima di questi inganni è restare vigili su ogni messaggio che richieda dati sensibili o aggiornamenti urgenti. Le autorità competenti e gli specialisti di sicurezza consigliano di sospettare ogni email che solleciti azioni immediate via link.
Verificare l’indirizzo del mittente è un primo passo, perché spesso i falsari usano domini simili ma non esatti. Altri segnali sono errori grammaticali, frasi poco fluide o richieste fuori dall’ordinario. Nessuna banca legittima chiede mai di inviare password o numeri di carta via email o Sms.
In caso di dubbi è fondamentale contattare la propria filiale usando dati certificati, come numeri telefonici o app ufficiali. Evitare assolutamente di aprire allegati o fare clic su link presenti in email sospette, anche se sembrano urgenti o importanti.
Chi si accorge di aver ricevuto un messaggio simile deve bloccare immediatamente qualsiasi azione derivante dalla mail. Se ci si sospetta di aver fornito dati a truffatori, bisogna informare subito la banca per monitorare e bloccare eventuali operazioni fraudolente.
È consigliato anche presentare una denuncia alla Polizia Postale, l’ente specializzato in crimini informatici. Questa segnalazione aiuta gli inquirenti a tracciare e contrastare le reti di frode. In più, avvisare persone vicine o conoscenti per metterli in guardia può impedire che le truffe si diffondano ulteriormente.
Rimane importante il messaggio delle autorità: salvaguardare le credenziali personali è la prima linea di difesa contro i numerosi tentativi di sottrazione dai conti correnti. Il caso di Frosinone offre un esempio concreto di quanto sia necessario prestare attenzione anche a comunicazioni che sembrano ufficiali.
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