Un’operazione dei carabinieri di Aprilia ha portato all’arresto di una giovane donna residente a Nettuno per detenzione di arma clandestina con caratteristiche particolari. L’episodio rientra nelle attività di controllo disposte sul territorio per limitare il traffico di armi e droga, dopo alcuni recenti fatti di violenza con armi da fuoco nella zona.
I carabinieri del reparto territoriale di Aprilia, nelle prime ore di ieri, hanno individuato e perquisito una donna di 25 anni, indagata per detenzione illegale di arma clandestina. Durante le verifiche, i militari hanno trovato un manufatto molto particolare: si tratta di una pistola calibro 6,35 realizzata artigianalmente e mimetizzata nella forma di una penna. Accanto all’arma, è stato scoperto anche un proiettile senza contrassegni riconoscibili.
Il ritrovamento è avvenuto dopo un’accurata perquisizione personale e domiciliare. La pistola “penna” non presenta marchi di fabbrica o numeri di serie, elementi che di norma permetterebbero di tracciare la provenienza dell’arma. Secondo i carabinieri, “il meccanismo è stato costruito per alloggiare e sparare cartucce con una potenza potenzialmente letale”, una qualità che rende l’arma molto pericolosa nonostante le dimensioni ingannevoli.
Le autorità hanno disposto immediatamente l’arresto della donna, che ora è sottoposta agli arresti domiciliari nel suo domicilio di Nettuno. L’azione fa parte di un intervento più ampio mirato a contrastare la circolazione di armi con caratteristiche artigianali e nascoste. Si tratta di un fenomeno che ha destato maggiore attenzione da quando nella zona di Aprilia si sono verificati episodi di fuoco, presumibilmente collegati a traffici illeciti o tensioni criminali.
Le verifiche proseguiranno con analisi balistiche sull’arma, per determinare, in seguito a disposizione giudiziaria, se la pistola clandestina sia stata impiegata in episodi di violenza pregressi. Identificare quando e dove l’arma è entrata in circolazione potrebbe aprire nuove piste investigative, soprattutto per risalire a eventuali complici o reti di vendita clandestine.
L’arresto di ieri arriva in un momento di intensificazione delle attività di controllo da parte dei carabinieri nel territorio di Aprilia e nei comuni limitrofi come Nettuno. In seguito all’incremento degli episodi con armi da fuoco, le pattuglie stanno effettuando verifiche mirate a prevenire e reprimere reati legati all’uso e al traffico di armi e droga.
Questo episodio conferma come le forze dell’ordine stiano individuando anche armi di piccole dimensioni mascherate in modi ingegnosi. Esaminare con attenzione tutti gli elementi – dalla natura artigianale al tipo di munizioni – diventa fondamentale per bloccare sul nascere circuiti criminali che si servono di oggetti facilmente occultabili e difficili da rintracciare. Il monitoraggio resta costante per intercettare ogni minaccia, anche per armi che potrebbero finire nelle mani di organi illegali o utilizzate in azioni violente pubbliche o private.
Gli sviluppi delle indagini, secondo quanto previsto, saranno seguiti con attenzione, in particolare per valutare il ruolo e la provenienza dell’arma e per approfondire se altri coinvolgimenti emergano nell’ambito di questo caso. La donna ora resta agli arresti domiciliari, in attesa delle decisioni della magistratura sui prossimi step processuali.
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