La provincia di Latina affronta un’emergenza per la diffusione delle zanzare che sta mettendo sotto pressione molte amministrazioni locali. Mentre quasi tutti i Comuni hanno attivato piani di disinfestazione e interventi concreti, il Comune di Cisterna ha scelto una strada diversa, limitandosi a emanare un’ordinanza che invita i cittadini a proteggersi in modo individuale. Questa scelta ha suscitato critiche nette da parte del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che denuncia l’assenza di azioni efficaci e una gestione superficiale di un problema di salute pubblica serio.
Nel cuore della stagione estiva la proliferazione delle zanzare ha raggiunto livelli preoccupanti in tutta la provincia di Latina. Molti comuni hanno reagito subito con disinfestazioni mirate per limitare il rischio sanitario e le fastidiose conseguenze che questi insetti provocano. A Cisterna invece la reazione istituzionale ha assunto una forma molto più blanda. Il sindaco Mantini ha firmato solo un’ordinanza che non prevede interventi di disinfestazione, in realtà assenti, ma si limita a dare qualche consiglio ai cittadini su come proteggersi.
L’ordinanza suggerisce di indossare abiti lunghi nelle ore più calde, restare chiusi in casa e comprare repellenti. Si tratta di un invito che punta più all’autoprotezione individuale che a una vera gestione dell’emergenza da parte dell’amministrazione pubblica. Nessun mezzo viene mobilitato per ridurre la presenza degli insetti, nessuna attività pratica per affrontare la radice del problema. L’unico risultato è un generale senso di insicurezza e di abbandono, mentre l’ASL locale ha già lanciato segnali d’allerta per la possibile comparsa di malattie trasmesse da zanzare.
Molto si parla di responsabilità e coordinamento in momenti come questo, ma a Cisterna il quadro amministrativo appare disorganizzato. La figura incaricata alla sanità è praticamente assente da commissioni e consigli comunali, lasciando un vuoto importante in una fase in cui serve invece un riferimento chiaro e operativo.
Il sindaco Mantini sembra più concentrato sulla comunicazione e la raccolta di fondi regionali che sulla gestione reale dell’emergenza. Molte lettere aperte e comunicati di visibilità si alternano, ma nessun piano concreto viene mai annunciato o avviato. Questa strategia, secondo i consiglieri di Fratelli d’Italia, accentua la disaffezione verso le istituzioni da parte della cittadinanza che si sente lasciata sola davanti a un problema sanitario che si aggrava giorno dopo giorno.
Quanto all’assessore all’Ambiente, la situazione non muta. Dopo quasi un mese dall’inizio dell’emergenza, la sua unica attività è stata un ringraziamento formale alla Regione Lazio per misure di sostegno alle aziende agricole colpite da altre problematiche, come la moria del kiwi. Un gesto che mostra la distanza tra gli interventi messi in campo e le necessità reali e immediate del territorio di Cisterna.
La Regione Lazio ha stanziato risorse importanti per il periodo 2023-2027 attraverso il CSR, con contributi che coprono fino al 75% delle spese a fondo perduto per le aziende agricole in difficoltà. Un’opportunità rilevante che avrebbe potuto sostenere il tessuto produttivo del comune di Cisterna.
Tuttavia, la mancanza di informazione e di supporto da parte del Comune ha lasciato molte aziende senza un adeguato aiuto. Nessuna iniziativa è stata organizzata per favorire l’accesso a questi finanziamenti o per appoggiare le imprese locali in una fase complicata. Questo atteggiamento ha spinto i consiglieri di Fdi a denunciare una più ampia indifferenza verso le esigenze produttive della città oltre che alla gestione dell’emergenza sanitaria.
La situazione a Cisterna racconta così una doppia crisi: da un lato i cittadini che devono convivere con il rischio sanitario e il fastidio delle zanzare, dall’altro le imprese che affrontano difficoltà senza un reale sostegno istituzionale.
Le critiche raccolte dalla maggioranza consiliare indicano un problema non solo di intervento immediato ma di struttura amministrativa. La carenza di piani operativi e la mancanza di una strategia chiara mettono in evidenza un Comune incapace di affrontare sia situazioni emergenziali che la quotidianità gestionale.
L’ordinanza del sindaco compare come un atto isolato, un tentativo di schermare l’assenza di interventi pratici. Chi vive a Cisterna ha già segnalato un primo caso di virus veicolato dalle zanzare. Questo non ha modificato l’approccio, che rimane fermo su indicazioni generiche e poca attenzione ai rischi reali.
L’amministrazione lascia così un vuoto importante: mentre altri Comuni della provincia agiscono per limitare i danni, Cisterna si affida a misure formali e risposte episodiche. Il territorio resta esposto e la popolazione deve proteggersi da sola, senza un reale sostegno pubblico che invece sarebbe necessario.
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