Carabinieri arrestano un polacco di 48 anni per evasione e violenze a nettuno

Un uomo di 48 anni, di nazionalità polacca, è stato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Anzio per una serie di reati tra cui evasione, rapina e maltrattamenti in famiglia. Il fatto è accaduto a Nettuno, in provincia di Roma, dove le forze dell’ordine sono intervenute dopo una segnalazione del figlio dell’uomo, che ha descritto una situazione di pericolo per sé e la madre.

L’intervento dei carabinieri a nettuno e il fermo con il taser

L’allarme è scattato quando un giovane italiano di 22 anni ha contattato i carabinieri per denunciare l’arrivo minaccioso del padre, con cui viveva separatamente. I militari si sono recati in via Lavinio, nell’area di Nettuno, dove hanno trovato l’uomo in evidente stato di ebbrezza. La situazione era agitata e il 48enne mostrava un atteggiamento violento e irrequieto.

Data la resistenza opposta durante l’intervento, i carabinieri sono stati costretti a ricorrere al taser in dotazione per immobilizzarlo. Questa scelta è stata necessaria per limitare il rischio di ulteriori lesioni, sia per gli operatori sia per le persone presenti sul posto, tra cui il figlio e l’ex moglie. L’uso del taser ha velocizzato il controllo della situazione, evitando escalation di violenza.

La fuga dagli arresti domiciliari e la rapina dell’auto

Da accertamenti immediati è emerso che il 48enne era sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. La misura cautelare era stata disposta per reati pregressi legati a maltrattamenti verso la famiglia. L’uomo aveva però deciso di eludere il controllo, violando la misura restrittiva per raggiungere i familiari a Nettuno.

Durante la fuga, l’uomo ha effettuato una rapina ai danni di una donna di 69 anni, anch’essa italiana, minacciandola per impossessarsi della sua auto. Con questo mezzo ha proseguito il tragitto verso la casa di famiglia. La rapina è stata confermata da testimoni e dalle immagini raccolte dalle forze dell’ordine, che hanno ricostruito quanto accaduto con precisione.

Dinamiche della violenza familiare e testimonianze dirette

Il figlio e l’ex moglie del 48enne hanno riferito che l’uomo aveva agito con violenza fisica nei loro confronti poco prima dell’arrivo dei carabinieri. La donna ha raccontato episodi di schiaffi e spinte, mentre il giovane ha descritto un clima di tensione crescente culminato nell’episodio di minaccia che ha spinto la famiglia a chiedere aiuto.

Il fermo dei carabinieri ha interrotto le aggressioni in corso. Le testimonianze raccolte dai militari sono state fondamentali per chiarire il quadro degli abusi. Entrambi i familiari hanno potuto così trovare sostegno e protezione immediata. Le denunce depositate sono al centro dell’indagine in corso, che punta a tutelare la sicurezza delle vittime.

Soccorsi medici e trasferimento del detenuto in carcere

Sul luogo dell’intervento è arrivata anche un’ambulanza del 118 che ha soccorso le persone coinvolte. Sono state trasportate al pronto soccorso dell’ospedale “Riuniti” di Anzio/Nettuno per gli accertamenti necessari. Le ferite riportate sono risultate non gravi, con prognosi di sette giorni per entrambi, che poi sono stati dimessi.

Il 48enne, dopo le procedure di identificazione e verbalizzazione, è stato trasferito al carcere di Velletri, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’arresto in flagranza si basa proprio sul cumulo dei reati contestati: evasione, rapina, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. Il caso resta sotto stretta osservazione degli inquirenti.