La città di Latina ha ospitato un evento dedicato a ricordare Giuseppe Manzi, dirigente troppo presto scomparso nel 2020. Nell’ambito di una cerimonia ambientata nella sala De Pasquale del Comune, sette giovani studenti si sono visti riconoscere un premio in denaro e una pergamena per i loro risultati scolastici. Il premio Manzi si rivolge agli istituti con indirizzo giuridico-economico e premia coloro che hanno superato brillantemente l’esame di stato, segnalando un esempio di impegno e talento in campo scolastico e civile.
Il 20 luglio 2025, nella sala De Pasquale del Comune di Latina, si è svolta la consegna ufficiale del premio Manzi. Questo riconoscimento è istituito in memoria di Giuseppe Manzi, dirigente comunale scomparso il 20 luglio 2020. Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Matilde Celentano, l’assessore alla Pubblica istruzione Francesca Tesone e il dirigente del servizio Finanziario e Partecipate Diego Vicaro. Presenti anche i familiari di Manzi e diversi dirigenti scolastici della città, a sottolineare il legame tra l’amministrazione locale e le istituzioni educative.
È stata consegnata una pergamena, simbolo di gratitudine e memoria, che precede il premio in denaro di 1.000 euro destinato agli studenti vincitori. L’evento, giunto alla sua quinta edizione, rappresenta un momento di condivisione importante tra l’amministrazione pubblica e il mondo della scuola. La presenza della famiglia Manzi ha dato ulteriore spessore emotivo alla cerimonia, rendendo omaggio all’uomo e al dirigente che resta vivo nell’impegno civico locale.
Il premio Manzi premia gli studenti degli indirizzi giuridico-economici che si sono distinti nel superamento dell’esame di stato. Per la quinta edizione, sette giovani hanno ricevuto l’onore dalla giuria composta dalle scuole del territorio. La commissione ha comunicato all’amministrazione i nomi degli studenti selezionati, portando alla luce il talento e la volontà di chi ha portato a termine il percorso di studi con risultati eccellenti.
Tra i premiati figurano Ginevra Gioia e Antonio Lo Conte, provenienti dal liceo statale Alessandro Manzoni. Dall’istituto di istruzione superiore Guglielmo Marconi sono stati scelti Beatrice D’Antoni e Massimo Giulio Di Pietro. Anche l’istituto Vittorio Veneto Salvemini ha visto protagonista Nicola Grandin e Nikhil Singh, mentre l’istituto Einaudi-Mattei-San Benedetto ha segnalato Gabriele Mandan. Questi nomi rappresentano un’ampia rappresentanza del territorio scolastico di Latina, concentrata nel valore accademico e nella determinazione personale.
Durante la cerimonia, il sindaco Matilde Celentano ha annunciato un’estensione del premio a Simone Baldori, studente dell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing dell’istituto Guglielmo Marconi. Simone, pur avendo raggiunto meriti equivalenti, non era stato incluso tra i premiati per via di un sorteggio effettuato tra due studenti dello stesso istituto.
Con questa integrazione, l’amministrazione comunale ha voluto riconoscere equamente l’impegno di Baldori, eliminando ogni effetto casuale che poteva negargli il riconoscimento. Questo gesto dimostra attenzione alle diverse dinamiche scolastiche e la volontà di premiare l’impegno concreto, anche quando la normativa iniziale risulta limitante. Si consolida così il legame tra la città e le nuove generazioni, valorizzando risultati e motivazioni personali.
Il sindaco Matilde Celentano ha voluto rivolgere un messaggio agli studenti vincitori, riconoscendo il percorso affrontato con dedizione e costanza. Ha espresso l’auspicio che il premio possa rappresentare un piccolo aiuto per sostenere ulteriori studi e il cammino verso la piena realizzazione personale. Il riferimento alla libertà indica la volontà di accompagnare i giovani in scelte responsabili e consapevoli, insieme alla città che li sostiene.
L’assessore alla Pubblica istruzione, Francesca Tesone, ha ricordato che il premio è un invito a continuare a studiare e a cercare nuove conoscenze. Ha fatto eco alle parole dei dipendenti comunali che avevano lavorato con Giuseppe Manzi, sottolineando come lui avrebbe creduto nel futuro di questi ragazzi. In questo modo il premio diventa uno strumento di memoria attiva ed educazione, capace di motivare e valorizzare il talento sul territorio. La cerimonia conferma così un impegno concreto del Comune verso il mondo della scuola di Latina.
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