Nel nostro Paese la scarsità di donatori di sangue e plasma minaccia il sistema sanitario futuro, spinta da burocrazia lenta e disinformazione. A Giffoni è nata la start up Donarosso che vuole semplificare la donazione grazie a un’app accessibile, capace di creare un registro nazionale per gestire più efficacemente le scorte. L’occasione si è presentata durante il Giffoni Film Festival, dove esperti e fondatori hanno illustrato il progetto in un evento dedicato.
La crisi delle donazioni di sangue e plasma in italia e le conseguenze sanitarie
Negli ultimi anni, il numero di persone disposte a donare sangue e plasma in Italia è calato sensibilmente. Motivi come la disinformazione, i pregiudizi sulla donazione e il peso di procedure burocratiche hanno scoraggiato gran parte dei potenziali donatori. Questa riduzione si traduce in un rischio concreto: tra una decina d’anni, il sistema sanitario potrebbe non avere risorse sufficienti per garantire trasfusioni e cure essenziali. Le donazioni di sangue non servono soltanto a chi necessita trasfusioni immediate, ma divengono fondamentali anche per la produzione di farmaci e vaccini salvavita.
Vaccino contro l’epatite e l’importanza delle donazioni
È il caso per esempio del vaccino contro l’epatite, che dipende dalla disponibilità di materiali biologici ottenuti grazie alle donazioni. Senza scorte adeguate, molte cure potrebbero rallentare o interrompersi, mettendo a repentaglio vite umane. La carenza di sangue mette a rischio anche interventi chirurgici programmati e la gestione delle emergenze. Per affrontare questa situazione, occorre uno sforzo coordinato per recuperare e incrementare la fiducia nelle donazioni, semplificando le modalità di accesso.
Donarosso: l’app per prenotare la donazione e creare un registro nazionale
La start up Donarosso, nata dall’esperienza diretta di Chiara Schettino, ex ricevente di sangue, risponde a queste esigenze con un’app pensata per eliminare ostacoli burocratici e migliorare l’accesso alle donazioni. Attraverso questa piattaforma digitale, chi desidera donare può prenotare facilmente un appuntamento senza doversi scontrare con lunghe attese o complicazioni amministrative. L’app permette di svolgere analisi del sangue preliminari e test di malattie trasmissibili, rendendo il processo più sicuro per donatori e riceventi.
Anagrafe nazionale e gestione centralizzata delle scorte
L’aspetto più innovativo del progetto riguarda la creazione di un’anagrafe nazionale dei donatori. Questo registro digitale consentirà di contattare rapidamente chi ha già donato in passato in caso di emergenza. La gestione centralizzata delle scorte aiuterà a non sprecare sangue o plasma, che spesso oggi vengono scartati per scadenza o errata conservazione. Un sistema del genere potrebbe garantire una risposta più rapida alle richieste cliniche, oltre a offrire una tracciabilità completa della donazione. La start up punta così a rivoluzionare la gestione del sistema trasfusionale in Italia, con vantaggi per tutti.
L’evento donarosso a giffoni e il servizio di autoemoteca per donare comodamente
Il 22 luglio 2025, nella Cittadella del Cinema di Giffoni, Donarosso ha organizzato un evento particolare per promuovere la donazione di sangue. Sarà presente un’autoemoteca, un’unità mobile adatta a ospitare le donazioni in condizioni controllate e sicure. Chi si registra sull’app potrà prenotare direttamente il proprio turno inserendo il codice giffoni, e così recarsi comodamente sul posto. L’iniziativa punta a coinvolgere residenti, giovani e partecipanti al festival, sensibilizzando sull’importanza di donare.
L’autoemoteca offre la comodità di donare senza recarsi in ospedale o centri specializzati, un vantaggio importante per chi ha poco tempo o dubbie informazioni sulle procedure. Essere presenti durante un evento come il Giffoni Film Festival permette anche di ampliare il messaggio, sfruttando l’interesse e la partecipazione di migliaia di persone. Il progetto Donarosso vuole così superare le barriere culturali e organizzative che frenano oggi molte donazioni, offrendo uno strumento chiaro, semplice e accessibile a tutti.
L’accessibilità digitale combinata con iniziative sul territorio potrà rinnovare la fiducia verso la donazione. Solo così si potrà evitare che l’Italia si ritrovi, tra pochi anni, priva delle risorse necessarie per salvare vite con semplici gesti di solidarietà.