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Due barriere blocca-rifiuti pronte a frenare la plastica alle foci del volturno e garigliano nel casertano

Nel casertano, nelle aree di Castel Volturno e Sessa Aurunca, sono in arrivo due nuove barriere progettate per bloccare i rifiuti plastici galleggianti alle foci dei fiumi Volturno e Garigliano. Queste installazioni rientrano nell’iniziativa nazionale per la tutela del mare e puntano a ridurre in modo significativo l’inquinamento provocato dai rifiuti solidi, senza danneggiare ambiente e navigazione. L’intervento si basa sulla normativa “SalvaMare” e integra le operazioni già in corso lungo la costa grazie al progetto Mare Pulito promosso dalla Provincia di Caserta.

Caratteristiche tecniche e funzionamento delle barriere blocca-rifiuti

Le barriere che saranno installate si chiamano Pelikan River, un sistema modulare concepito per intercettare fino al 100% dei rifiuti plastici portati dai fiumi. Il dispositivo non agisce solo da semplice barriera fisica, ma è stato studiato per non impattare negativamente né sulla flora né sulla fauna locale. Inoltre, la struttura è progettata per non ostacolare le attività di navigazione fluviale e marittima, un aspetto fondamentale per evitare disagi alle comunità e agli operatori locali.

Funzionalità ecologica e energetica

Pelikan River lavora senza consumare energia, quindi a impatto zero, e si adatta al flusso d’acqua grazie alla sua modularità. Dato che le foci dei fiumi sono punti in cui spesso si accumulano plastica e detriti, la presenza delle barriere permetterà di bloccare questi rifiuti prima che raggiungano il mare. Attualmente sono in corso i sopralluoghi tecnici per valutare le posizioni ideali all’interno dei comuni di Castel Volturno e Sessa Aurunca. L’installazione segue le disposizioni della legge numero 60 del 2022, la cosiddetta “SalvaMare”, che obbliga interventi specifici contro l’inquinamento marino.

Come si inserisce l’intervento nel progetto mare pulito della provincia di caserta

L’installazione delle barriere è solo una parte del più ampio progetto Mare Pulito, lanciato dalla Provincia di Caserta per migliorare la qualità delle acque marine lungo circa quaranta chilometri di costa. Finora il piano ha visto l’impiego di battelli spazzamare che operano quotidianamente per rimuovere rifiuti, plastiche e sostanze oleose galleggianti. Le unità operative ora presenti si basano proprio nelle zone di foce del Garigliano e del Volturno, punti strategici per intercettare gli agenti inquinanti prima che si spostino verso il mare aperto.

Tecnologie impiegate nel monitoraggio ambientale

Oltre alla raccolta diretta, ogni battello è dotato di strumenti tecnologici avanzati come droni per la sorveglianza aerea in tempo reale e robot subacquei in grado di mappare e monitorare il fondo marino. Questi dispositivi aiutano a identificare le aree più critiche e permettono di intervenire con maggiore precisione, per evitare accumuli di materiali dannosi sotto la superficie dell’acqua. Questo livello di monitoraggio è essenziale per avere continuità nell’intervento e misurare i risultati nel tempo.

Dichiarazioni ufficiali e aspettative per la salute ambientale e turistica

Il presidente della Provincia di Caserta, Anacleto Colombiano, ha commentato l’avvio del nuovo sistema di barriere con soddisfazione. Ha sottolineato come la somma dell’attività dei battelli spazzamare e l’installazione delle barriere blocca-rifiuti rappresentino un passo importante per la tutela del litorale casertano. Per Colombiano, il progetto Mare Pulito non riguarda solo l’ambiente, ma anche la salute delle persone e lo sviluppo di un turismo più sostenibile.

Il recupero naturale della costa, con acque più pulite, si traduce in una maggiore attrattiva per i visitatori e una migliore qualità della vita per gli abitanti della zona. Il presidente ha insistito sul fatto che l’azione coordinata di queste misure può ridurre visibilmente l’inquinamento. Allo stesso tempo, ha messo in rilievo l’importanza di un impegno continuativo per mantenere pulito il mare e l’ambiente circostante, con una gestione precisa e dedicata.

Prossimi sviluppi e impatto su altre aree

I prossimi mesi vedranno quindi il completamento dell’installazione e l’avvio delle operazioni di monitoraggio, con lo scopo di contenere la diffusione di plastica lungo i corsi d’acqua e l’area costiera. L’esperimento nelle foci del Volturno e del Garigliano servirà anche da modello per interventi simili in altre zone italiane, che si trovano a fronteggiare medesimi problemi di inquinamento marino e fluviale.

Monica Ghilocci

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