Un intervento di emergenza è stato condotto il 27 aprile 2025 dalle unità navali della Sezione Operativa Navale di Gaeta dopo la ricezione di un segnale di mayday. Un’imbarcazione da diporto con sette persone a bordo aveva preso fuoco a circa dieci miglia dall’isola di Ponza. Gli operatori della Guardia di Finanza sono intervenuti rapidamente in condizioni meteorologiche difficili, recuperando gli occupanti e fornendo i primi soccorsi.
La chiamata di emergenza e l’allarme per l’incendio a bordo della barca
L’allarme è scattato quel pomeriggio, quando due unità navali della Sezione Operativa di Gaeta hanno captato un messaggio di mayday con richiesta di soccorso urgente. Un’imbarcazione da diporto, impegnata in una tranquilla navigazione a poca distanza dall’isola di Ponza, ha segnalato la presenza di un incendio piuttosto esteso. Le fiamme, alimentate dal carburante e dai materiali a bordo, avevano trasformato la barca in una situazione critica con fumo denso e alto rischio di esplosione. A bordo si trovavano sette persone, tutte da mettere in salvo nel minor tempo possibile.
Il messaggio d’emergenza ha subito mobilitato gli assetti navali, già presenti in zona per attività di contrasto ai traffici illegali lungo la Costa Tirrenica, in particolare nelle acque intorno a località a vocazione turistica come Ponza. La prontezza del comando navale e la vicinanza delle unità al luogo del sinistro hanno accelerato le operazioni di soccorso. La loro esperienza, unita agli strumenti di localizzazione, ha permesso di raggiungere rapidamente l’imbarcazione in fiamme.
Le condizioni meteo avverse e il pericolo esplosione complicano il soccorso
Le difficoltà dell’operazione non sono mancate. Quel tratto di mare, noto per improvvisi cambiamenti meteorologici, presentava onde e vento che ostacolavano manovre precise e veloci. Il fuoco a bordo, alimentato anche dai serbatoi di carburante, rappresentava un rischio elevato di esplosione con possibili danni gravi alle imbarcazioni di soccorso e agli stessi naufraghi. L’equipaggio delle unità navali ha dunque operato con cautela e coordinazione per evitare di peggiorare la situazione.
Durante le manovre, la priorità è stata subito mettere in sicurezza le persone a bordo. I sette occupanti sono stati trasferiti in sicurezza sull’unità della Guardia di Finanza. Qui sono stati immediatamente assistiti dal personale, che ha prestato le prime cure emergenziali. Tra loro, una persona manifestava segni evidenti di difficoltà respiratoria, probabilmente causata dall’inalazione di fumo denso. Quella persona è stata segnalata come critica e preparata per il trasporto urgente verso una struttura ospedaliera.
Il trasporto sanitario e le operazioni di recupero a Ponza
Raggiunta la costa di Ponza, le autorità marittime hanno preso in carico la situazione. I sette sono stati sbarcati per essere sottoposti a controlli sanitari più dettagliati. L’operazione si è svolta con la collaborazione delle autorità locali e del personale medico presente sull’isola. Per il naufrago in condizioni più gravi si è deciso di richiedere un elisoccorso e il trasferimento immediato all’ospedale civile di Latina, dove sono previsti accertamenti approfonditi e un trattamento specifico per le complicazioni legate all’intossicazione da fumi.
L’imbarcazione è stata abbandonata e successivamente messa in sicurezza dalle autorità competenti. Le operazioni di soccorso hanno confermato il pronto intervento e la capacità delle forze di Guardia di Finanza di operare in condizioni difficili. Anche la tempestiva collaborazione con la Capitaneria di Porto ha permesso di gestire la situazione senza incidenti ulteriori.
Il ruolo della guardia di finanza nel soccorso in mare
L’episodio evidenzia di nuovo come la Guardia di Finanza mantenga un presidio attento lungo le coste, garantendo sicurezza e supporto alla cittadinanza anche in situazioni di emergenza. Le unità navali si trovano spesso impegnate in attività di controllo contro traffici illeciti, ma sono pronte a intervenire anche quando si presentano emergenze tecniche o umanitarie come incendi o naufragi.
L’azione svolta dagli equipaggi della Sezione Operativa Navale di Gaeta ha portato al salvataggio di sette vite e ha impedito che il fuoco si propagasse mettendo in pericolo altre imbarcazioni e aree limitrofe. Il coordinamento con le altre autorità marittime dimostra la capacità di rispondere efficacemente a segnali di pericolo in mare aperto, anche in condizioni difficili. Il soccorso di Ponza conferma così il valore di questo presidio navale nel mantenere tranquillità lungo la costa tirrenica.