L’ecosistema digitale della regione Campania si è fatto conoscere durante la settimana dedicata alla Sicilia al Padiglione Italia di Expo 2025 a Osaka. Questo spazio virtuale raccoglie e mette a disposizione il patrimonio culturale campano con l’obiettivo di raggiungere un pubblico ampio: studiosi, appassionati, turisti. Non si tratta solo di un archivio, ma di un sistema interconnesso che valorizza e diffonde le ricchezze culturali campane attraverso strumenti digitali.
Il progetto ecosistema digitale: patrimonio campano accessibile a tutti
L’ecosistema digitale rappresenta un vero e proprio porto digitale per i beni culturali della Campania. La piattaforma offre contenuti che spaziano da materiali archeologici, bibliografici, storico-artistici fino a documenti cinematografici e informazioni su alberi monumentali. Rivolto a diversi tipi di utenti, il progetto consente agli studiosi di accedere a dati approfonditi, mentre ai turisti propone indicazioni utili per visitare luoghi di interesse culturale. Al suo interno, il portale organizza le informazioni con schede catalografiche dettagliate, in modo da facilitare la ricerca e la consultazione.
La visione di rete e accessibilità
Questa raccolta digitale si basa su un’idea di rete, dove ogni elemento contribuisce a costruire un quadro più ampio e ricco del patrimonio della regione. La visione, infatti, supera il concetto di semplice banca dati; si tratta di un ecosistema in cui le relazioni tra arte, storia e territorio sono sviluppate per creare un’esposizione digitale dinamica e coinvolgente. L’accessibilità è centrale: chiunque può navigare e scoprire il patrimonio campano, partecipando a un’esperienza condivisa.
Il ruolo della regione campania e il significato del progetto a expo 2025
Andrea Marin, direttore del Padiglione Italia, ha sottolineato come il progetto della Campania colga perfettamente lo spirito del padiglione stesso. Marin ha spiegato che l’espressione guida del padiglione è “pensare con le mani”, un modo per indicare l’incontro tra tradizione e sviluppo. Questa frase racconta il legame tra le radici culturali e l’apertura alle nuove tecnologie, un equilibrio che il progetto digitale della Campania riflette.
Un altro rappresentante della regione, Nicola Caputo, assessore all’Agricoltura, ha evidenziato il rapporto che lega la Campania alla propria cultura e imprenditoria. Ha ricordato che questa relazione si manifesta anche attraverso l’uso di strumenti digitali, che migliorano la fruizione delle ricchezze locali. Caputo ha poi parlato dell’impegno nel mostrare una regione ricca di cultura e beni materiali e immateriali, con l’obiettivo di favorire turismo e consapevolezza culturale.
Commenti sulle sinergie tra tradizione e digitale
La presentazione dell’ecosistema digitale: voci e strumenti coinvolti
Durante l’evento a Osaka, l’ecosistema è stato presentato con un video narrato da Marisa Laurito, figura che ha anche partecipato da remoto alla discussione successiva. La narrazione si è arricchita di pannelli espositivi e codici QR, che hanno permesso ai visitatori di accedere direttamente ai contenuti digitali. Oltre alla Laurito, è intervenuto da remoto anche Felice Casucci, assessore regionale alla Semplificazione amministrativa e al Turismo, il quale ha descritto la Campania come una regione ricca di attrazioni culturali, naturali e gastronomiche.
I legami culturali tra campania e giappone
Casucci ha ricordato i legami particolari tra Campania e Giappone, sottolineando la presenza di una strada a Napoli intitolata alla città giapponese di Kagoshima, e viceversa. Questi scambi rappresentano uno scambio culturale concreto, che si estende anche attraverso iniziative come quella dell’ecosistema digitale. Nel corso della presentazione, è stato evidente come la piattaforma serva da ponte tra tradizioni locali e relazioni internazionali.
Un archivio digitale ampio e variegato: patrimonio culturale campano nel dettaglio
Rosanna Romano, direttore generale per le politiche culturali e il turismo della Campania, ha offerto una descrizione approfondita dei contenuti custoditi all’interno dell’ecosistema. Ha elencato la varietà di materiali raccolti: dai reperti archeologici ai documenti bibliografici, dai cimeli storico-artistici a quelli cinematografici, passando per la musica, la moda e lo spettacolo dal vivo. Questa molteplicità rende l’archivio un contenitore che va al di là dell’arte tradizionale, includendo anche aspetti poco noti del patrimonio campano come gli alberi monumentali.
Struttura e finalità della piattaforma
Romano ha definito il sistema come un archivio digitale ampio, in cui ogni scheda catalografica è pensata per raccogliere tutte le informazioni necessarie su un determinato bene culturale. L’obiettivo è conservare e diffondere la conoscenza, creando un punto di riferimento che chiunque può consultare. Questo sistema informativo vuole promuovere anche il turismo culturale, aiutando i visitatori a scoprire dettagli e storie della Campania che senza questo supporto rischierebbero di passare inosservati.
L’evento a Osaka ha rappresentato così un’occasione per presentare la Campania come regione che valorizza il proprio passato attraverso il digitale, stabilendo una dialogo con culture lontane come quella giapponese. Tale iniziativa mostra come i nuovi media possano dare voce e visibilità a patrimoni territoriali ricchi e diversificati.