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Il consiglio comunale approva il polo logistico di via selva dei muli nonostante dubbi su ambiente e viabilità

L’assemblea comunale di Frosinone ha dato il via libera a un progetto che cambierà il volto dell’area di via Selva dei Muli, con la realizzazione di un polo logistico esteso oltre 200mila metri quadrati. Non è stato però un percorso lineare. Le forti contestazioni in merito all’impatto ambientale e alla gestione della viabilità hanno animato il dibattito, mentre l’amministrazione comunale ha ribadito la correttezza formale dell’iter e il valore occupazionale dell’opera. Il progetto, affidato alla società Escass, punta a creare un centro strategico sovracomunale, ma il confronto in consiglio ha mostrato tutte le tensioni tra sviluppo economico e tutela del territorio.

Il progetto del polo logistico e le opere previste

Lo strumento approvato dal consiglio comunale riguarda la realizzazione di un parco logistico con una superficie utile di 203mila metri quadrati. Saranno realizzati due edifici principali: uno da 110mila e un altro da 93mila metri quadri, oltre a un’area denominata “truck village” e servizi accessori di circa 3.350 metri quadrati. L’intervento comporterà la creazione di mille posti di lavoro.

La zona coinvolta si trova in via Selva dei Muli, e l’impatto non si limita agli immobili. Il piano include opere di urbanizzazione necessarie per collegare l’area alle principali arterie viarie. Sarà realizzato un collegamento tra via Selvotta e via Antonello da Messina, con una nuova infrastruttura stradale parzialmente già esistente, che passerà sotto l’autostrada A1. Tra le opere anche l’adeguamento di rotatorie e la costruzione di nuove, per favorire il traffico pesante e limitare l’effetto sugli assi più piccoli della città.

Non ci saranno opere a scomputo, ovvero il privato verserà al Comune gli oneri previsti e realizzerà le infrastrutture nella loro interezza. Sono stati previsti poi interventi migliorativi nelle vicinanze, come asfaltature, marciapiedi e illuminazione, su richiesta dell’amministrazione e recepite da Escass. L’obiettivo principale è alleggerire la pressione del traffico pesante sulle strade principali e ammodernare la viabilità locale.

Le critiche emerse durante il consiglio comunale

Il dibattito in consiglio non è stato pacifico. Il consigliere Anselmo Pizzutelli ha aperto la discussione sollevando dubbi sulla completezza dell’istruttoria, segnalando l’assenza di pareri tecnici essenziali, soprattutto quello del dirigente dei Lavori pubblici. Pizzutelli ha messo in luce un problema legato alla strada in oggetto, interessata da un finanziamento pubblico mai chiuso e ancora da rendicontare. Questo potrebbe esporre il Comune a un rischio economico, come la richiesta di restituzione delle somme non utilizzate, situazione finora non chiarita.

Sulla stessa linea, Pasquale Cirillo ha chiesto il rinvio della pratica per disporre di maggior tempo per verifiche e approfondimenti. La richiesta di sospensiva è stata però respinta dal sindaco Riccardo Mastrangeli, che ha puntualizzato come il voto riguardasse solo un atto di indirizzo preliminare e non l’approvazione definitiva del piano urbanistico. Il sindaco ha inoltre ricordato il valore occupazionale dell’intervento, con mille nuovi posti di lavoro e la necessità di rispettare tempi certi.

I rischi ambientali e il punto di vista della commissione urbanistica

La presidente della commissione Urbanistica, Maria Antonietta Mirabella, ha sottolineato la delicatezza della valutazione in corso, ricordando il lavoro approfondito svolto per capire gli effetti sul territorio. Ha riportato le preoccupazioni espresse da comitati cittadini e associazioni come Legambiente, che indicano criticità nell’aumento del traffico pesante e nella capacità delle strade di assorbire i nuovi flussi senza creare congestioni.

Mirabella ha osservato che le compensazioni in verde pubblico e servizi risultano insufficienti rispetto al consumo di suolo che il progetto comporta. La componente economica non può essere l’unico criterio di giudizio. Va analizzato il quadro globale, con attenzione a aspetti tecnici, sociali e ambientali.

Problematiche evidenziate dalla consigliera petricca

Sulla stessa linea, la consigliera Teresa Petricca ha evidenziato come il piano volumetrico da 2,5 milioni di metri cubi imponga uno studio dettagliato sulla mobilità sostenibile, che ancora manca. Ha rilevato l’assenza di misure precise per mitigare gli effetti ambientali negativi, come l’inquinamento derivante dall’aumento dei mezzi pesanti.

Problematiche di natura patrimoniale e urbanistica nella cessione dei terreni

Il consigliere Giovambattista Martino ha affrontato un nodo sensibile legato alla vendita di una strada comunale, passata per un prezzo giudicato troppo basso rispetto al valore reale. Ha messo a confronto il costo pagato dalla società per l’area agricola brutta e il prezzo che il Comune ha ricavato dalla vendita di un sito con un indice edificatorio quasi triplicato.

La differenza tra le valutazioni è sotto gli occhi di tutti: 27 euro a metro quadro pagati da Escass per un terreno con bassa edificabilità contro 26 euro per un lotto con potenzialità molto superiori ceduto dal Comune. Martino ha definito la situazione un segnale politico negativo, sottolineando l’importanza di tutelare il patrimonio pubblico e i valori della comunità al di là delle valutazioni catastali.

L’intervento di domenico marzi e la chiusura del voto

L’ex sindaco Domenico Marzi ha preso parola nel momento più critico del dibattito per riportare ordine e chiarezza. Ha ricordato come Frosinone abbia perso opportunità di sviluppo in passato, citando progetti mai decollati come l’interporto e la ex Permaflex. Ha citato esperienze di altri comuni limitrofi come Colleferro e Paliano, capaci di attrarre imprese di rilievo già da anni.

Marzi ha spiegato di non rappresentare partiti ma solo l’interesse collettivo, come il presidente della campania Vincenzo De Luca, sottolineando la necessità di superare logiche di fazione per concentrarsi su scelte concrete.

Prima della votazione, Marzi ha dissipato i timori su eventuali responsabilità contabili o danni erariali legati all’approvazione della delibera. Il sindaco Mastrangeli ha quindi ringraziato per il sostegno, portando la maggioranza a esprimersi con 17 voti favorevoli e a rimuovere ogni ostacolo formale alla realizzazione del polo, che ora attende il via libera regionale e poi potrà partire.

Clarissa Abile

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