Il lazio si prepara a rilanciare le sue sale cinematografiche con un importante investimento da 3 milioni di euro, destinato a rinnovare e rendere più sicuri i cinema presenti sul territorio. Un’iniziativa che nasce dopo lo stop a una legge regionale pensata per riconvertire i cinema chiusi da oltre 10 anni. Questa decisione punta a sostenere le strutture attive, passando per miglioramenti tecnologici e interventi sugli spazi, grazie a fondi pubblici gestiti dalla regione stessa. Scopriamo come si svolge questo progetto e quali obiettivi si prefigge.
Stanziamento e obiettivi del bando regionale per la riqualificazione dei cinema
La regione lazio ha ufficializzato un bando con una dotazione complessiva di 3 milioni di euro, destinati a rinnovare le sale cinematografiche della regione. Il contributo nasce dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020, risorse europee e nazionali riutilizzate per sostenere la cultura e il patrimonio locale. La somma mira a coinvolgere tutte le oltre 90 sale cinematografiche attualmente aperte, che contano complessivamente 391 schermi.
Il bando si concentra su più ambiti per migliorare l’esperienza cinematografica e la sicurezza nei locali. I fondi vengono indirizzati verso aggiornamenti tecnologici, come sistemi digitali di proiezione e audio, interventi strutturali per rinforzare gli edifici e adeguamenti alle norme di sicurezza, cui si aggiunge l’attenzione all’accessibilità per ridurre le barriere architettoniche. L’intento è far vivere nuove occasioni di socialità e cultura, rilanciando le presenze in sala in un momento in cui lo spettacolo dal vivo affronta molte sfide.
Reazioni e commenti delle autorità regionali sul rilancio delle sale
Il governatore del lazio, Francesco Rocca, ha commentato il progetto sottolineando la necessità di tenere aperti i cinema, piuttosto che lasciarli chiusi senza prospettive. Ha definito l’investimento come un passo concreto per rilanciare un settore che rappresenta un importante elemento culturale e sociale nella regione. Il suo intervento ribadisce l’impegno politico verso la tutela e la valorizzazione degli spazi dedicati al cinema.
Giancarlo Righini, assessore al Bilancio della regione, ha spiegato che i fondi sono stati riorganizzati grazie a una gestione precisa delle risorse europee e nazionali. Ha evidenziato l’intenzione di garantire spazi più moderni e sicuri per i cittadini, prendendo le distanze da chi considera la maggioranza regionale indifferente o contraria al mondo cinematografico. In modo netto ha detto che l’obiettivo è evitare il degrado di luoghi preziosi e favorirne la rinascita.
Il ruolo delle associazioni di categoria nel definire gli interventi previsti
Il piano di riqualificazione si è sviluppato con il contributo diretto delle associazioni di categoria del settore cinematografico, che hanno partecipato alla definizione delle priorità su cui intervenire. Grazie alle loro indicazioni, il progetto non si limita a comprare nuove tecnologie o aggiornare i materiali di arredamento ma include anche il recupero di spazi inutilizzati o abbandonati nelle strutture.
La collaborazione con queste organizzazioni ha permesso di individuare i problemi reali e le esigenze delle sale, garantendo così una distribuzione più mirata delle risorse. Non si tratta quindi di una semplice modernizzazione tecnica, ma anche di un tentativo di riattivare ambienti chiaramente sottoutilizzati o lasciati in stato di degrado. Questo approccio punta a restituire vitalità al sistema cinematografico regionale, anche in vista di nuove attività e formule di intrattenimento.
Come cambia il panorama delle sale cinematografiche nel lazio
Con l’avvio del bando, il panorama delle sale cinematografiche nel lazio si prepara a un cambiamento significativo. Le risorse impegnate coinvolgono una vasta rete di strutture che rappresentano una parte importante della vita culturale nelle città e centri minori della regione. Questi spazi, oltre a contenere centinaia di schermi, hanno un valore sociale e culturale, che si estende oltre la semplice proiezione di film.
La tecnologia sarà aggiornata per offrire immagini e suoni di qualità superiore, in armonia con le nuove esigenze del pubblico. Le strutture beneficeranno di interventi di restauro e messa a norma, che garantiranno sicurezza e un ambiente più accogliente, soprattutto per chi ha difficoltà motorie o problemi di accesso. La rigenerazione degli spazi vuoti o non più sfruttati aumenterà le possibilità di attività collaterali, come eventi culturali o didattici, creando nuove occasioni di aggregazione.
Il progetto, dunque, si propone come un passo concreto per mantenere viva una rete di cinema che rischiava l’abbandono, rafforzando un patrimonio diffuso nel lazio. Tenere aperte queste sale, attrezzate e sicure, significa offrire alla comunità uno spazio prezioso per il confronto e lo svago. Resta ora da vedere come le strutture risponderanno alla chiamata e se questo nuovo impulso contribuirà a invertire il trend di chiusure accumulate negli ultimi anni.