Un vasto incendio ha infiammato la riserva naturale del Borsacchio nella mattinata di oggi 14 giugno 2025, consumando circa due ettari di area retrodunale. Il fuoco si è spinto fino alla linea di costa, minacciando da vicino i nidi del fratino, uccello simbolo della zona protetta. Le cause del rogo restano ancora oggetto di approfondimenti, mentre si lavora per contenere i danni.
L’incendio è divampato in una delle aree più frequentate della riserva naturale del Borsacchio, zona caratterizzata da una vegetazione retrodunale. Le fiamme, spinte da un forte vento, sono avanzate velocemente verso sud, consumando la flora presente fino a raggiungere una distanza di 600-700 metri dal punto di partenza. Tra i luoghi toccati dal rogo c’è la cosiddetta “casa verde”, edificio abbandonato affacciato sul mare che si trova proprio nelle vicinanze dell’innesco.
La rapidità con cui si è diffuso l’incendio ha reso particolarmente complesso il contenimento, considerato anche l’ambiente naturale dove le condizioni possono favorire la propagazione delle fiamme. Il vento ha soffiato incessante, alimentando il fuoco e aumentando la potenza delle fiamme. Per questo motivo, il fronte del rogo ha catturato immediatamente l’attenzione dei servizi di emergenza, perché “il rischio di propagazione verso altre aree protette e la costa era molto alto”.
La risposta tempestiva dei Vigili del Fuoco, affiancati dalla Protezione Civile, ha limitato la portata del disastro. Le squadre sono arrivate sul posto non appena ricevuta la segnalazione e hanno iniziato a operare in condizioni difficili, tra la fitta vegetazione e il vento sostenuto. Il loro lavoro ha impedito che le fiamme si spingessero oltre i confini già raggiunti, evitando così danni più gravi agli habitat circostanti e ai bagnanti presenti nella zona.
La presenza dei soccorritori è stata fondamentale specialmente vicino ai siti di nidificazione del fratino, specie particolarmente protetta e sensibile agli incendi, la cui salvaguardia rappresenta una delle priorità della riserva. Grazie al coordinamento tra le squadre antincendio e la protezione ambientale, si è riusciti a ridurre i possibili effetti negativi sull’ecosistema.
Il Borsacchio è un’area naturale tutelata che ospita habitat primari per diverse specie di fauna e flora, con particolare attenzione proprio al fratino, uccello che nidifica sulle coste sabbiose. L’incendio di oggi ha toccato un territorio delicato, formato da vegetazione retrodunale fondamentale per mantenere l’equilibrio dell’ecosistema costiero.
Le fiamme arrivate fino al limite dei nidi hanno messo a rischio le uova e i pulcini in crescita, soprattutto per via della distruzione dell’habitat circostante che offre riparo e cibo. Restano sotto osservazione gli effetti del rogo sugli animali e sulle piante della zona, mentre i tecnici stanno valutando le misure da adottare per il recupero del territorio dopo le fiamme.
Nel frattempo il personale della riserva ha intensificato i controlli per prevenire nuovi episodi di incendio, specie in questa stagione, quando il clima secco e i venti possono trasformare rapidamente un piccolo focolaio in un incendio devastante. Il futuro dell’area dipenderà anche dalla capacità di adottare pratiche di tutela più rigide e dalla collaborazione della comunità locale.
L’evento di oggi richiama ancora una volta l’attenzione sulla fragilità degli ecosistemi naturali, soprattutto quelli costieri, e sulla necessità di garantire un intervento rapido ed efficace in caso di emergenze ambientali, per proteggere nuove generazioni di specie animali e piante che popolano queste aree.
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