Un incendio ha coinvolto una barca a vela al largo di Punta Campanella, area marina protetta tra la costiera sorrentina e la costiera amalfitana. Otto persone a bordo sono state tratte in salvo grazie all’intervento della Guardia costiera. L’incidente ha richiesto una pronta risposta per evitare conseguenze più gravi in un territorio di grande valore ambientale.
L’allarme e il primo intervento della guardia costiera
La mattina del 12 aprile 2025, la sala operativa delle Capitanerie di porto di Napoli ha ricevuto un segnale di may day da una barca a vela lunga 14 metri, battente bandiera croata. L’imbarcazione aveva una avaria al motore e un principio di incendio che metteva a rischio la sicurezza delle otto persone a bordo. La motovedetta della Guardia costiera proveniente da Capri è stata subito inviata sul posto per fornire assistenza.
Arrivati vicino alla barca, i militari hanno appurato che gli occupanti sembravano aver spento autonomamente le fiamme e dichiaravano di poter continuare la navigazione verso Sorrento senza ulteriori problemi. Tuttavia, le condizioni si sono rapidamente aggravate: a pochi minuti di distanza, l’incendio è riesploso con intensità maggiore, costringendo la motovedetta a intervenire direttamente per proteggere le persone e limitare i danni all’imbarcazione.
Le operazioni di soccorso e spegnimento dell’incendio
La Guardia costiera ha immediatamente organizzato il salvataggio degli otto occupanti, portandoli in sicurezza a bordo della motovedetta e successivamente sbarcandoli a Sorrento. L’incendio a quel punto è diventato più difficile da controllare, complici le alte temperature e il forte vento che hanno spinto le fiamme e generato una colonna di fumo visibile dalla costa a decine di chilometri di distanza.
L’equipaggio della Guardia costiera ha lavorato senza sosta per spegnere il rogo. Sono intervenute anche tre navi di linea, uno yacht privato e una unità della Guardia di Finanza, tutte coordinate per circoscrivere velocemente il fuoco. L’impegno è stato notevole dato il contesto marino e le condizioni meteo avverse, che hanno reso le operazioni più complesse del previsto.
Monitoraggio dell’area e rischio ambientale
Al momento le unità della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia mantengono una stretta sorveglianza sulla zona per evitare conseguenze sulla fragile area marina protetta di Punta Campanella. Questa località, nota per le sue specie marine e la biodiversità, rischiava di subire danni irreparabili a causa di eventuali sversamenti o combustioni incontrollate.
Le autorità hanno dichiarato che gli sforzi proseguiranno fino al completo spegnimento e messa in sicurezza della barca. Nel contempo, viene verificata la presenza di eventuali residui inquinanti in acqua per limitare qualsiasi danno all’ecosistema. A causa della natura e dell’importanza del luogo, ogni precauzione resta fondamentale per tutelare il territorio e le comunità costiere vicine.