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La comunità di latina si prepara al pellegrinaggio notturno in onore di santa maria goretti il 28 giugno

La festa di santa Maria Goretti, patrona di Latina e dell’agro pontino, si avvicina. Il momento più atteso è il pellegrinaggio notturno a piedi verso la casa del martirio, una tradizione che si ripete da oltre trent’anni e coinvolge la comunità locale con riflessioni profonde sulla santità e sulla fede giovanile.

La tradizione del pellegrinaggio notturno verso la casa del martirio a le ferriere

Sabato 28 giugno 2025 torna il pellegrinaggio che da trentuno edizioni unisce i fedeli pontini in cammino notturno. Partendo dalla chiesa di san Matteo, in via Nascosa 1975 a Latina, il gruppo si raccoglie poco prima delle 23. Il percorso segue via Nascosa, toccando i borghi di Santa Maria, Bainsizza e Montello, prima di raggiungere le Ferriere, luogo dove Maria Goretti subí il martirio. La tradizionale camminata, che si svolge sotto il cielo della notte, chiama un numero crescente di partecipanti desiderosi di vivere un’esperienza intensa di fede e condivisione.

L’arrivo e la messa celebrativa

L’arrivo all’alba in piazzale presso la casa del martirio si accompagna alla celebrazione della messa presieduta dal vescovo Mariano Crociata. È un momento di raccoglimento collettivo, che segna la fine di un viaggio fisico e spirituale. La partecipazione dei presbiteri e dei diaconi rende la celebrazione un evento corale e profondo, che richiama le radici della devozione locale.

Riflessioni sul tema della santità giovanile durante il pellegrinaggio

Ogni anno l’evento si arricchisce di approfondimenti tematici. Nel 2025, grazie al gruppo coordinato da don Paolo Lucconi, delegato del vescovo per il pellegrinaggio, la riflessione si concentra sul significato della santità oggi, specialmente in riferimento alla gioventù. Maria Goretti, esempio di purezza e perdono, continua a ispirare. Le meditazioni si allargano però anche ad altre figure di giovani santi; infatti verranno presentate le storie di Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, figure che a breve saranno canonizzate durante il giubileo dei giovani a Roma previsto per il 7 settembre.

Nuovi testimoni di fede

Questa scelta di includere nuovi testimoni di fede rende il pellegrinaggio una tradizione viva. I giovani, che spesso si trovano a fronteggiare sfide complesse, possono trovare in queste storie un modello di coraggio e autenticità. Il legame storico non passa inosservato: Maria Goretti fu canonizzata proprio durante un anno giubilare, nel 1950, evidenziando così un filo che unisce momenti e figure della chiesa in momenti particolari dedicati al rinnovamento della fede.

L’importanza storica e culturale di santa maria goretti per latina e l’agro pontino

Santa Maria Goretti rappresenta non solo un simbolo religioso ma anche un elemento centrale nella cultura della comunità pontina. La sua storia, intrecciata con le radici della zona, ha dato vita a una memoria collettiva che si rinnova ogni anno con la festa del 6 luglio, sua ricorrenza ufficiale, e con eventi come il pellegrinaggio notturno. Le sue virtù di perdono e purezza hanno modellato modi di vita e pratiche di fede, diventando un punto di riferimento per le famiglie e per i più giovani.

Pellegrinaggio come momento sociale

Il pellegrinaggio, in questo senso, non è soltanto un rito religioso ma anche un’occasione di rafforzamento dei legami sociali. Coinvolge diverse realtà della cittadinanza, dalle parrocchie ai gruppi giovanili, fino alle famiglie che trasmettono questa eredità di generazione in generazione. Il territorio si anima attorno a questo appuntamento che unisce le diverse comunità dei borghi attraversati dal cammino.

L’attenzione verso il territorio e le radici religiose riflette un’identità ben definita, che si manifesta nel rispetto per le figure di santità e nella cura verso i luoghi della fede. Il pellegrinaggio, con la sua lunga storia, richiama un sentimento condiviso che si rinnova anche grazie all’impegno di chi, come don Lucconi e il vescovo Crociata, continua a promuoverne la presenza viva.

Il 28 giugno si avvicina e la comunità è in fermento. La camminata notturna diventa così più di un momento devozionale: è un incontro che lega passato e presente, fede e territorio. Anche quest’anno, fedeli e curiosi si preparano a vivere un’esperienza intensa di luce e silenzio sotto la volta stellata, in attesa della messa dell’alba che chiuderà la lunga veglia di preghiera.

Paolo Ludovichi

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