Nel 2024 è stata istituita la prima Giornata nazionale delle periferie, una data che porta in primo piano le condizioni delle aree periferiche e la vita quotidiana dei loro abitanti nelle grandi città italiane. Questa iniziativa nasce per richiamare l’attenzione delle istituzioni e della società su territori spesso marginalizzati, con l’obiettivo di costruire un dialogo che favorisca il cambiamento reale e condiviso.
l’istituzione della giornata nazionale delle periferie e il ruolo di alessandro battilocchio
La Giornata nazionale delle periferie è stata formalizzata con la legge 170 del 2024. A spingere per questa ricorrenza è stato il presidente della Commissione Periferie della Camera, Alessandro Battilocchio, che ha voluto mettere al centro dell’agenda politica il tema delle periferie. L’intento è chiaro: puntare l’attenzione sulle aree urbane dove spesso si concentrano problematiche sociali, economiche e di sicurezza. L’istituzione di questa giornata indica la ferma volontà delle istituzioni di far emergere queste realtà, non solo come zone da assistere ma come territori da valorizzare e coinvolgere attivamente nella crescita del Paese.
Coinvolgimento e rete di supporto
L’attenzione verso le periferie passa attraverso un coinvolgimento diretto di chi vive in quelle zone e di chi opera quotidianamente per migliorarne le condizioni. A questo si affianca una rete composta da forze dell’ordine, associazioni, enti locali, istituzioni scolastiche e universitarie e operatori sociali che, come vedremo, hanno iniziato a collaborare con un approccio più coordinato e pragmatico. Si tratta di un primo passo per rompere l’isolamento di molti quartieri, che troppo spesso si trovano esclusi dal dibattito pubblico.
Il forum regionale per la sicurezza e il metodo di lavoro condiviso
Un momento importante per dare concretezza a questa nuova attenzione è stata la seconda edizione del Forum regionale per la Sicurezza, organizzata nel lazio. Qui, come ha raccontato Luisa Regimenti, assessore al Personale, alla Polizia locale, alla Sicurezza urbana, agli Enti locali e all’Università della Regione Lazio, si è delineato un metodo che si basa sulla collaborazione tra diversi attori. L’idea è semplice ma efficace: mettere intorno a un tavolo Istituzioni, forze dell’ordine, associazioni del Terzo settore, operatori sociali e sanitari, rappresentanti del mondo accademico e scolastico e amministratori locali.
Un’alleanza per le periferie
Questa alleanza punta a sviluppare strumenti pratici e sinergici per affrontare le sfide che le periferie devono affrontare ogni giorno. Il confronto tra soggetti diversi permette di condividere esperienze e buone pratiche, con l’obiettivo di costruire un piano d’azione che agisca su più fronti. Legalità, opportunità di lavoro e formazione, accesso ai servizi, sicurezza sociale e integrata sono le linee guida su cui lavorare. È un invito a considerare ogni realtà periferica non solo come una zona da «controllare», ma come protagonista del proprio sviluppo.
la sicurezza nelle periferie di roma e lazio: il lavoro delle forze dell’ordine e delle associazioni
Luisa Regimenti ha voluto sottolineare il lavoro quotidiano delle forze dell’ordine a roma e nel lazio, impegnate a garantire legalità e sicurezza nelle periferie. Questi agenti operano in contesti spesso difficili, dove la presenza della criminalità può essere radicata e ostacolare la vita dei cittadini. Il loro impegno rappresenta un elemento fondamentale per mantenere l’ordine e tutelare chi abita in queste aree.
L’importanza delle associazioni sul territorio
Non meno importanti sono le realtà associative che affrontano le difficoltà sul terreno. Alcune di queste, come l’Opera Don Giustino, promossa da don Antonio Coluccia, e il calcio sociale di Massimo Vallati, si dedicano con costanza a portare un messaggio di speranza e coesione. Attraverso attività sportive, culturali e sociali cercano di creare alternative positive per i giovani e le famiglie, sfidando le organizzazioni criminali e la violenza che a volte sembrano insormontabili.
Questi gruppi ricevono il pieno sostegno delle istituzioni e dei cittadini perché la loro presenza rappresenta un argine contro il degrado e una fonte di stimolo per la rinascita dei quartieri. Il lavoro congiunto delle forze dell’ordine e delle associazioni crea una rete di protezione e opportunità che trova nella collaborazione e nel coraggio il suo punto di forza.