La regione Lazio ha appena approvato una legge urbanistica che mette al centro la rigenerazione urbana e il contenimento del consumo del suolo. Questo provvedimento nasce da un confronto diretto con i Comuni, le associazioni locali e i professionisti del settore, con l’obiettivo di offrire risposte concrete ai bisogni del territorio. Alla base della norma c’è anche la volontà di snellire le procedure amministrative, spesso lente e complicate, per alleggerire il lavoro delle amministrazioni e agevolare cittadini e imprese.
La legge regionale 171, approvata dal Consiglio Regionale del Lazio, è frutto di un lavoro di dialogo continuo con gli attori locali. L’aspetto più rilevante è l’aggiornamento dell’interpretazione delle problematiche urbanistiche, adattata alle nuove realtà del territorio. Il provvedimento punta ad incentivare la rigenerazione urbana, evitando il consumo eccessivo di terreni agricoli o naturali. Le modalità per raggiungere questi obiettivi sono precise e dettagliate, perché l’intenzione è quella di trasformare il patrimonio urbano esistente piuttosto che espandersi su nuovi spazi. L’adozione di criteri chiari per il contenimento del consumo di suolo è un passaggio cruciale per lo sviluppo sostenibile di città e paesi nella regione.
Una delle novità più importanti riguarda il procedimento per l’AUA, un’autorizzazione complessa sotto molti aspetti. La legge introduce un’armonizzazione delle norme su tutto il territorio regionale, superando applicazioni diverse da un Comune all’altro. Ai Comuni viene affidata la competenza esclusiva per l’emissione di autorizzazioni sulle materie di loro pertinenza, riducendo così inutili lungaggini burocratiche e pareri sovrapposti. Questa razionalizzazione vuole evitare errori originati da confusioni di competenze e alleggerire il carico di lavoro delle amministrazioni, migliorando i tempi di rilascio e la chiarezza nei procedimenti. Si tratta di un passo importante per garantire uniformità e trasparenza nell’applicazione di queste norme.
Il nuovo quadro normativo si propone non solo di rivoluzionare la gestione urbana ma anche di far respirare chi opera nel territorio. La riduzione dei tempi tra richiesta e rilascio delle autorizzazioni aiuta le imprese a pianificare meglio le proprie attività, evitando inutili costi legati ad attese burocratiche. I Comuni ricevono strumenti chiari per esercitare le proprie funzioni, con precisi limiti e competenze ben definite. Ai cittadini viene riservata una gestione più trasparente e accessibile, con procedure meno complicate e un linguaggio meno tecnico, più comprensibile. La legge rappresenta quindi un cambio di passo verso un’amministrazione più vicina alle persone e alle esigenze reali della comunità.
Marika Rotondi, vice presidente della commissione regionale urbanistica e politiche abitative e presidente della commissione speciale semplificazione amministrativa, ha presentato la legge come un intervento che rispecchia le necessità del territorio. Ha sottolineato come la legge 171 sia stata progettata con l’intento di superare le inefficienze presenti nel sistema burocratico, con particolare attenzione all’AUA. Secondo Rotondi, “questo provvedimento è fondamentale per garantire una maggiore coesione tra enti locali e Regione, fondamentale per una gestione efficace del territorio.” La sua posizione evidenzia che la norma sia anche uno strumento politico per consolidare il ruolo dei Comuni nel governo delle città e dei loro spazi urbani.
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