La Fondazione Roma REgeneration ETS ha lanciato una sfida globale destinata a ripensare Roma attraverso un concorso che ha raccolto l’attenzione di centinaia di esperti internazionali. Trentacinque team composti da 958 professionisti di diversi Paesi stanno elaborando progetti incentrati su temi cruciali come casa, mobilità e sostenibilità. Questa iniziativa, sostenuta dalla Regione Lazio e da Roma Capitale, dimostra come la capitale possa trarre nuovo slancio da proposte innovative, condivise e interdisciplinari. Il percorso prevede una selezione finale che porterà alla premiazione nel 2026.
La prima fase della “Call for Ideas – A Vision for Rome” ha visto la risposta di professionisti provenienti da più continenti. Squadre multidisciplinari hanno preso parte all’iniziativa con l’obiettivo di disegnare il futuro della città. Accademici, urbanisti, architetti, ingegneri, gestori di servizi e altri esperti hanno unito le competenze per offrire soluzioni concrete a problemi che riguardano direttamente la vita quotidiana di Roma. I partecipanti includono importanti studi internazionali e università, sia italiane che straniere, il che arricchisce il confronto promosso dalla fondazione.
Questo mix di esperienza locale e prospettive globali è apparso fin da subito come il punto forte del concorso. L’apporto accademico – con contributi di atenei di rilievo – ha sottolineato il valore culturale e strategico dell’iniziativa, confermando che la rigenerazione urbana non è esclusivamente un tema tecnico, ma un processo che deve coinvolgere più settori e punti di vista. La partecipazione trasversale riflette l’esigenza di affrontare la complessità delle città contemporanee con strumenti ampi e integrati.
I progetti ricevuti mirano ad offrire risposte su più fronti. La carenza di abitazioni adeguate e inclusive, la necessità di una mobilità più efficiente e meno impattante, e l’urgenza di soluzioni sostenibili per il territorio urbano sono punti centrali nei lavori presentati. A questi si aggiunge un’attenzione particolare all’inclusione sociale, riconosciuta come elemento imprescindibile per costruire una città che funzioni per tutti i suoi abitanti.
Il concorso suggerisce una strada da seguire per Roma: puntare su idee e strategie capaci di dialogare tra loro e resistere al tempo. L’aspetto rigenerativo non riguarda solo il recupero fisico degli spazi, ma anche la costruzione di legami sociali e di opportunità per i cittadini. Le proposte sono pensate per offrire soluzioni integrate, capaci di incidere su più livelli e costruire un futuro più vivibile per la capitale.
Gianluca Lucignano, presidente della Fondazione Roma REgeneration ETS, ha sottolineato come la multidisciplinarità sia stata una caratteristica determinante di tutti i team partecipanti. “Questo approccio è indispensabile per rispondere alle tante sfide che presenta una metropoli come Roma.” I problemi urbani, infatti, non possono essere affrontati da un solo punto di vista: servono competenze diverse che si incrociano per trovare soluzioni complete.
La complessità della città richiede una visione olistica, capace di considerare aspetti sociali, economici, ambientali e culturali insieme. L’obiettivo è costruire progetti che si integrino con il tessuto urbano esistente e che guardino lontano, verso scenari di sviluppo inclusivi e concreti. La multidisciplinarità apre spazi di confronto e arricchisce la proposta progettuale, superando le tradizionali divisioni tra discipline e favorendo la costruzione di un percorso condiviso.
Dai 35 team iniziali, una giuria composta da esperti selezionerà sei finalisti che parteciperanno alla fase conclusiva del concorso. La premiazione si svolgerà al Roma REgeneration Forum nel febbraio 2026, occasione che metterà in luce le idee ritenute più promettenti e valide per restaurare e ridisegnare la capitale. Questo momento rappresenta un punto di svolta importante per l’iniziativa, che coinvolge diversi attori e mira a influenzare le politiche urbane future.
La Fondazione Roma REgeneration ETS, promotrice del concorso, è sostenuta da un gruppo di soci molto variegato. Tra questi figurano realtà come Fondazione Roma, FS Sistemi Urbani Gruppo Ferrovie dello Stato, Acea, Banca del Fucino, Colliers Gi, Cbre Italy, Yard Reaas, Ream sgr, Cushman & Wakefield e Gruppo Gabetti. I tre fondatori dell’ente sono DeA Capital Re sgr, Investire sgr e Fabrica Immobiliare sgr. Questa rete di soggetti riflette l’impegno congiunto tra pubblico e privato nel processo di rigenerazione della città.
Il percorso di questa iniziativa dimostra come la rigenerazione di Roma non sia solo un obiettivo locale, ma attiri l’interesse di specialisti di tutto il mondo. Le idee raccolte ora attendono di essere valutate e sviluppate, per offrire soluzioni capaci di segnare un nuovo corso per la capitale italiana.
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