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Pensionato di 90 anni muore in un incendio di sterpaglie a sessa aurunca mentre lavorava il terreno

Un uomo di 90 anni è deceduto a causa di un incendio sviluppatosi durante la pulizia di un terreno agricolo a Sessa Aurunca, nel casertano. L’anziano, residente a Roma ma spesso presente nella cittadina campana per la cura delle sue proprietà, ha perso la vita in circostanze che rimangono al vaglio delle autorità.

Il ritrovamento del corpo carbonizzato lungo la strada provinciale

Il corpo di Domenico Andreoli è stato trovato senza vita dai vigili del fuoco allertati a mezzogiorno del 2025 per un rogo di sterpaglie lungo la strada provinciale che collega le frazioni di San Martino e Santa Maria a Valogno. La zona è frequentata da coltivatori locali e residenti che spesso usano quel tratto per raggiungere i campi.

I pompieri, accorsi rapidamente, hanno individuato il 90enne agonizzante tra le fiamme usate per la pulizia del terreno, ma ormai senza speranza di salvezza. Le fiamme hanno causato danni estesi alla vegetazione circostante, rendendo complesso il primo intervento e la successiva identificazione del corpo. Sul luogo erano presenti anche i carabinieri della compagnia di Sessa, pronti ad avviare le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente.

Le prime ipotesi sull’incidente: un incendio fuori controllo durante la pulizia delle sterpaglie

Secondo i rilievi iniziali delle forze dell’ordine, Andreoli stava occupandosi della pulizia della vegetazione secca presente sotto le piante di ulivo, una pratica comune in molti terreni agricoli per evitare infestazioni o favorire la coltura. L’uso delle fiamme per bruciare residui vegetali è una procedura diffusa, ma rischiosa se non correttamente monitorata.

Non si esclude che l’uomo possa aver innescato accidentalmente il rogo con l’obiettivo di pulire il terreno, ma le condizioni climatiche e la presenza di vegetazione secca hanno alimentato rapidamente il fuoco. Questo passaggio ha provocato il rapido propagarsi delle fiamme, impedendo ad Andreoli una via di fuga e provocandone la morte per ustioni e asfissia.

Le autorità hanno escluso al momento ipotesi di dolo o altri coinvolgimenti, configurando l’evento come un tragico incidente legato a un’attività agricola svolta con strumenti e metodi tradizionali. Altre verifiche, tecniche e testimoniali, sono in corso per ricostruire con precisione ogni momento prima della tragedia.

L’importanza di adottare precauzioni nei roghi agricoli e i rischi connessi alla gestione delle sterpaglie

Questo episodio riporta all’attenzione la pericolosità dell’utilizzo del fuoco nelle operazioni di pulizia agricola. Bruciare sterpaglie richiede controlli continui e condizioni ambientali favorevoli, oltre alla presenza di persone in grado di intervenire prontamente in caso di emergenza.

Nei territori come quello di Sessa Aurunca, con ampie aree di campi e uliveti, la gestione delle sterpaglie diventa un’operazione abituale ma può trasformarsi in fonte di pericolo, soprattutto per persone anziane o da sole. Le autorità locali e i vigili del fuoco sottolineano la necessità di informare gli agricoltori sulle misure di sicurezza, dall’uso di attrezzature antincendio alla valutazione del vento o dell’umidità.

Anche la presenza di un supporto esterno, come vicini o personale di assistenza, potrebbe ridurre i rischi in situazioni di emergenza durante queste operazioni. La vicenda di Andreoli evidenzia come un gesto di cura e gestione della terra possa diventare tragico senza l’adeguata attenzione.

La risposta delle istituzioni locali e le indagini in corso

Immediatamente dopo il ritrovamento, i carabinieri di Sessa Aurunca hanno avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente con precisione. Sono stati ascoltati testimoni abituali della zona e le persone che conoscevano la routine del pensionato.

Le autorità locali hanno mostrato vicinanza ai familiari di Andreoli, residente a Roma ma con legami consolidati in campagna. Nel contempo, il comune di Sessa Aurunca sta valutando iniziative per rafforzare la sicurezza nelle attività agricole e sostenere anziani che lavorano nei terreni, anche in considerazione della stagione secca che comporta rischi maggiori.

I vigili del fuoco hanno infine ricordato l’importanza di evitare comportamenti imprudenti nella gestione del territorio, invitando a sempre segnalare eventuali incendi e mantenere attrezzature di emergenza a portata di mano. La tragedia di Domenico Andreoli resta uno spaccato doloroso della vita rurale che richiede attenzione e prevenzione.

Clarissa Abile

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Clarissa Abile

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