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Posterland celebra 30 anni di creatività trasformando le sue texture iconiche in capi d’abbigliamento

Posterland spegne 30 candeline con un progetto capace di unire moda, arte e design. L’azienda, punto di riferimento per la stampa digitale su misura in Italia, interpreta le sue texture storiche trasformandole in abiti, raccontando tre decenni di lavoro e innovazione. Questa iniziativa riflette la capacità di Posterland di trasformare superfici e spazi dettagliati in un linguaggio visivo originale e personale.

Trent’anni di posterland tra innovazione e personalizzazione degli spazi

Dal 1995 Posterland rappresenta un’eccellenza nella stampa digitale dedicata a chi vuole personalizzare ambienti di lavoro, negozi, spazi espositivi o abitazioni. La fondatrice Pascale Lacrouts ha guidato l’azienda fin dall’inizio, dandole un’identità precisa nel settore delle carte da parati personalizzate, vetrofanie e pellicole decorative. La capacità di interpretare le esigenze di ogni cliente trasformando pareti e superfici in narrazioni visive uniche ha portato Posterland al centro della comunicazione visiva in Italia.

Un’offerta tailor made

Le maxi affissioni, insieme ai tessuti stampati, compongono un’offerta che spazia dal design all’arredamento, caratterizzata da una lavorazione tailor made senza compromessi sul dettaglio. L’azienda si distingue nel modo di connettere immagine e spazio tramite la stampa digitale, diventando così sinonimo di risultati dal forte impatto estetico ed emozionale. Questi trent’anni hanno testimoniato successive evoluzioni nel modo di comunicare e abitare gli spazi: con Posterland la personalizzazione si racconta come vera forma d’arte applicata.

Il progetto del trentesimo anniversario che trasforma le texture in moda

Come festeggiare l’anniversario di un’azienda che lavora con superfici e forme? Posterland ha scelto di trasformare tre texture scelte per ogni decennio di storia in capi d’abbigliamento realizzati su tessuto non tessuto. Marta Poli, giovane designer diplomata alla NABA, ha creato gli abiti sul modello delle stampe originali, tagliandoli secondo linee fresche e contemporanee.

Lo shooting fotografico si è svolto negli spazi aziendali, accompagnando la lavorazione delle materie con i gesti quotidiani di chi opera a Posterland. Tre modelle hanno indossato gli abiti, portando in movimento quelle superfici nate per esaltare pareti, trasformandole in elementi narrativi di moda. Il progetto intreccia così creatività tecnica e nuova estetica, dando vita a una storia visiva dove tessuti e muri si raccontano a vicenda.

Elementi chiave del progetto

“Trasformare texture storiche in capi d’abbigliamento è un modo innovativo per celebrare la nostra storia,” afferma Marta Poli.

La forza femminile dietro il racconto visivo e creativo del progetto

Un dettaglio importante di questa iniziativa è l’alto profilo femminile nel team coinvolto. Dalla direzione creativa di Sophie Marino, responsabile della casa di produzione The Row, fino al lavoro della fotografa, della fondatrice Pascale Lacrouts e della designer Marta Poli, il progetto assume un valore simbolico. In un ambito produttivo e visivo spesso dominato da rappresentanze maschili, questa scelta esprime un segnale d’inclusione e una visione che celebra la presenza al femminile.

La compagine del gruppo creativo ha puntato a veicolare un messaggio chiaro: l’identità di Posterland si rafforza non solo attraverso la sua storia, ma anche grazie all’energia di chi ne scrive il presente, con uno sguardo aperto. La collaborazione ha preso forma in un dialogo fatto di competenze, sensibilità e sguardi diversi ma complementari, imprimendo nei capi la storia di un’azienda e al contempo un nuovo orizzonte stilistico.

Un racconto visivo coordinato da the row per valorizzare posterland come cultura

Dietro il progetto c’è The Row, società di produzione fondata da Silvio De Rossi, che ha curato ogni fase del lavoro. L’obiettivo è stato mostrare Posterland come più di un’azienda, ma come un crocevia di idee e linguaggi. La stampa digitale in questo caso non si limita a riprodurre immagini, ma diventa ponte tra realtà visive diverse: dagli spazi urbani ai corpi che indossano colori e forme.

Dettagli e vitalità

The Row ha orchestrato il racconto visivo con attenzione, inserendo negli scatti i dettagli del processo produttivo e la vitalità dell’ambiente lavorativo, contribuendo così a fare della comunicazione un’esperienza concreta e immersiva. Il lavoro mostra quanto un’azienda possa diventare cultura visiva quando si apre alle contaminazioni e costruisce ponti tra settori vicini, come moda e produzione digitale.

Uno sguardo attuale sul futuro di posterland attraverso la creatività femminile

Sophie Marino, nella direzione creativa, ha trasformato l’idea in un gesto semplice ma intenso: indossare fisicamente il patrimonio visivo di un’azienda. L’operazione ha portato in superficie il passaggio dalle superfici immobili alle forme in movimento, dalle pareti ai corpi umani. Il percorso è stato un modo originale per testimoniare la storia e allo stesso tempo mostrare una dimensione contemporanea che include diversità e inclusività.

Le immagini del progetto si trovano sull’account Instagram di Posterland dove continuano a raccontare, giorno dopo giorno, esperienze e nuovi sviluppi. Qui si può seguire l’evoluzione di una realtà che non si ferma al risultato, ma alimenta un dialogo costante con professionisti e clienti, tenendo viva la sua storia e aprendosi a sfide future. Posterland conferma così la sua promessa di innovare gli spazi con una narrazione visiva capace di parlare davvero a chi li abita o li visita.

Paolo Ludovichi

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