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Rrahmani, Lucca, Beukema e Marianucci rispondono alle domande dei tifosi durante il ritiro del Napoli a Castel di Sangro

La squadra del Napoli si è ritrovata a Castel di Sangro per il ritiro pre-campionato e ha organizzato un incontro con i tifosi in piazza. Alcuni protagonisti, come Rrahmani, Lucca, Beukema e Marianucci, hanno parlato senza filtri di carriera, emozioni e passioni extra campo. Questo scambio diretto con la curva mostra dettagli poco noti sulla vita dei giocatori azzurri, tra aneddoti sui primi stipendi, ricordi di gol e scudetti e sogni da realizzare.

I momenti chiave degli scudetti raccontati da Rrahmani

Amir Rrahmani ha ripercorso le stagioni in cui il Napoli ha conquistato due scudetti consecutivi. Ha descritto l’atmosfera vissuta nel primo trionfo, quando la squadra guidava con un vantaggio netto ma regnava una tensione palpabile per la paura di perdere tutto. Nel secondo successo, ha sottolineato la difficoltà della partita a Parma, una serata che definisce “complicata”, seguita dall’ultima sfida di campionato dove la squadra ha conquistato il titolo. Rrahmani ha scelto di ricordare con forza l’affetto dei tifosi, che gli hanno paragonato quel doppio scudetto a quello di Diego Maradona, un paragone che mette in evidenza il valore storico del loro risultato.

Le esperienze e i ricordi più vivi di Lucca

Lucca si è raccontato ai tifosi ripercorrendo i momenti più significativi della sua carriera sotto forma di gol importanti. Ha citato in particolare il suo gol su punizione contro il Bari, segnato quando giocava in serie C con il Palermo, un ricordo che evidenzia le radici della sua crescita calcistica. Ha menzionato anche le reti realizzate nella scorsa stagione contro l’Inter e il Monza, due partite chiave per lui con la maglia del Bologna. Il giovane attaccante ha aggiunto di rivedere spesso i suoi video, non solo per celebrare i successi ma anche per scovare errori e studiare come migliorare. Questo approccio mostra grande attenzione ai dettagli, una cura che giova alla sua evoluzione.

Come sono arrivati i giocatori al Napoli: tra chiamate e sorprese

I giocatori hanno raccontato come si sono uniti al Napoli. Rrahmani ha spiegato che a settembre il suo manager gli ha comunicato l’interesse del club basato sull’osservazione di alcune sue partite; l’offerta sembrava lontana, ma a gennaio si è concretizzata. Lucca ha ricordato che la proposta è arrivata direttamente dal direttore Manna e dal mister Conte, due figure che hanno suscitato in lui una forte emozione. Beukema ha ricevuto la chiamata proprio mentre era in vacanza a Ibiza, un momento inaspettato e intenso. Ha detto di aver subito avvertito grandi sensazioni e di apprezzare molto i complimenti che riceve dagli amici per la sua umiltà, nonostante la carriera in crescita. Marianucci, pur meno citato, ha preso parte a questo dialogo aperto con i tifosi, aggiungendo un altro tassello a questo racconto.

I rituali pre partita e i sogni di gloria degli azzurri

Le abitudini prima di entrare in campo hanno rivelato lati più personali dei calciatori. Lucca tocca l’erba e bacia il polso come gesti scaramantici per trovare concentrazione. Rrahmani invece dedica tempo a esercizi di mobilità e stretching in autonomia, elementi chiave per preparare corpo e mente. Beukema si isola con la musica nelle cuffie, un metodo per entrare nel giusto focus mentale. Non è mancato un accenno ai sogni: per Lucca, oltre a puntare a un altro scudetto con il Napoli, resta vivo l’ambizioso obiettivo di vincere un Mondiale con l’Italia, una speranza che accompagna ogni giovane calciatore sin dall’inizio della carriera. Questo incontro ha quindi messo in luce non solo la professionalità ma anche la passione e le aspirazioni di chi indossa la maglia azzurra.

Clarissa Abile

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