La sagra del prosciutto di bassiano torna dal 25 al 27 luglio nel borgo medievale di Lepino, ospitando una delle manifestazioni più attese del Lazio. Arrivata alla sua 56esima edizione, la festa si presenta con un programma ricco di eventi che uniscono cultura, cucina e spiritualità in un contesto unico. L’evento mette sotto i riflettori il prosciutto di bassiano, noto per le sue caratteristiche distintive e per la lunga tradizione di lavorazione, capace di attrarre appassionati e turisti da tutta Italia.
Il prosciutto di bassiano è una delle eccellenze gastronomiche più rappresentative del Lazio e ha conquistato anche l’attenzione internazionale per il suo sapore e la sua lavorazione. Il segreto sta nel processo di produzione, che fonde metodi artigianali tramandati da generazioni con tecniche moderne all’interno di prosciuttifici ben radicati nel territorio. Questa combinazione assicura un prodotto di alta qualità, apprezzato da chi conosce le sue origini.
La sagra, promossa dal Comune di Bassiano insieme alla Pro Loco locale e sostenuta da Arsial e dalla Regione Lazio, diventa un momento fondamentale per mettere in mostra questa specialità e per rilanciare l’economia locale. Il sindaco Giovanbattista Onori spiega come il prosciutto rappresenti un elemento chiave per costruire sinergie tra produttori, istituzioni e associazioni, dando vita a una rete capace di promuovere turisticamente il territorio e di creare opportunità di crescita per agricoltori e residenti.
Oltre alla valorizzazione del prodotto, la manifestazione si inserisce in un più ampio progetto di sviluppo culturale e sociale, puntando a rafforzare l’identità della comunità e a coinvolgere le nuove generazioni. Il presidente del consiglio comunale Jerry Cantali sottolinea come la sagra sia “un’occasione per fare scuola sul territorio e per tramandare valori legati alla tradizione e al lavoro nei campi, elementi che hanno segnato la storia e la vita di Bassiano.”
La sagra prende il via venerdì 25 luglio con un momento di confronto che coinvolge istituzioni, produttori e esperti: la tavola rotonda “il prosciutto di bassiano: eccellenze da raccontare”, in programma dalle 17:30. Questo dialogo serve a riflettere sul futuro del territorio e sull’importanza di sostenere le produzioni locali.
Alla tavola rotonda seguirà la consegna dei “cestini della salute”, un’iniziativa nata nell’ambito del progetto “il gusto del cuore: un viaggio nel lazio tra sapori e spiritualità nell’anno del giubileo”, promosso dall’associazione Donna Donna Onlus. La fondatrice, Nadia Accetti, sarà presente per rappresentare il legame tra cibo, salute e tradizione mediterranea. Nel corso della giornata sono previste degustazioni di prosciutto, formaggi, olio, pane e vino, tutti rigorosamente prodotti nei dintorni.
Sabato 26 luglio la festa si concentra sul rapporto tra spiritualità e cultura rurale. Verrà aperto il Santuario del Santissimo Crocifisso, che si trova lungo la Via Francigena, per celebrare il giubileo della speranza. I visitatori avranno la possibilità di visitare le aziende agricole e i prosciuttifici, con visite guidate che spiegano le tecniche di produzione e raccontano le storie legate ai prodotti tipici locali.
Tra le iniziative collaterali spiccano momenti di intrattenimento per tutte le età, come le esibizioni delle Majorette Butterfly, un laboratorio di scultura organizzato dall’artista Maurizio Orsini e una performance live in piazza dello spettacolare Luigi Rieti. I visitatori potranno anche partecipare ai giochi d’epoca allestiti nel centro storico, passeggiando tra stand gastronomici che offriranno specialità del territorio.
Domenica si svolgerà la giornata clou della sagra con la tradizionale degustazione itinerante del prosciutto di bassiano per le vie del borgo. Questa passeggiata gastronomica permette di assaggiare il prosciutto in diverse location, accompagnato da altri prodotti locali, e di scoprire angoli caratteristici del centro storico di Lepino.
La giornata prevede inoltre la proiezione del video “Bassiano: bellezza ed eccellenze”, ideato da Mattia Ercole. Il filmato offre una panoramica emozionante sulla storia, le tradizioni e i sapori della zona, contribuendo a valorizzare il turismo e a rafforzare il senso di appartenenza della comunità.
Questo ultimo momento sintetizza lo spirito della sagra, che non si limita alla celebrazione di un prodotto ma racconta un territorio con le sue radici, i suoi caratteri e le sue prospettive future. Bassiano si conferma così una tappa fondamentale per chi vuole conoscere il cuore autentico della cultura laziale attraverso il cibo e le storie di chi lo produce.
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