Il litorale di terracina si conferma punto di riferimento per la tutela delle tartarughe marine caretta caretta grazie al lavoro costante di Legambiente e agli strumenti offerti dal progetto Life Turtlenest. Dopo un anno difficile per le nidificazioni spostate sul litorale di fondi, la squadra locale di Tartawatchers non si ferma e organizza diverse attività di monitoraggio e sensibilizzazione per tutta l’estate 2025. A guidare l’impegno ci sono momenti di controllo sul campo, droni per una sorveglianza più efficace e un fitto calendario di appuntamenti rivolto a cittadini, scuole e turisti.
L’esperienza e gli strumenti per monitorare il litorale di terracina
Nel 2024 Legambiente ha ufficialmente lanciato il progetto Life Turtlenest proprio a terracina, puntando a contrastare l’abbandono delle uova e a favorirne la schiusa. Il programma ha coinvolto studenti del liceo statale L. Da Vinci con lezioni e simulazioni per riconoscere tracce e nidi, rafforzando il legame tra scuola e territorio. La partecipazione alle attività è stata consistente, con gazebo informativi molto frequentati durante la Giornata del Mare dello scorso aprile. Le riconoscenze dal Ministero dell’Ambiente hanno segnato un premio concreto per l’impegno delle referenti Annalaura Rossi e Patrizia Pagliaroli, che coordinano i Tartawatchers insieme ad Anna Giannetti, Marcello Di Lello, Marta Minà e Marinella Cangini.
L’importanza del drone e della sorveglianza
Dallo scorso giugno, dopo la chiamata di Tartalazio , è ripreso il controllo continuo delle coste terracinesi. Il drone del progetto Life Turtlenest si è rivelato uno strumento prezioso, consentendo di coprire vaste aree in modo più preciso e rapido. Le attività non si limitano alla sorveglianza ma includono anche la distribuzione di cartelli informativi agli stabilimenti balneari, per aumentare la consapevolezza tra operatori e visitatori sul rispetto di questi habitat.
La scoperta del primo nido e la scelta di traslocarlo a fondi
La notte del 12 luglio 2025 è stato individuato il primo nido sul litorale di terracina, vicino al residence santa monica. Immediato l’intervento di Tartalazio, che ha schedato 77 uova e, a causa di rischi legati alla posizione, ha deciso il trasferimento delle uova sul litorale di fondi. Questa scelta, basata sulle valutazioni dei ricercatori, ha però sollevato dubbi tra i responsabili di Legambiente terracina che temono possa ripetersi il fallimento degli scorsi anni, dove le traslocazioni hanno avuto esiti negativi.
Il Comune di terracina, sottoscrittore del protocollo Life Turtlenest e definito “amico delle tartarughe”, è stato informato e chiamato a giustificare questa decisione. Legambiente mantiene alta l’attenzione, garantendo la custodia e il monitoraggio del nido fino alle prime schiuse previste a settembre. La richiesta di trasparenza sui dati raccolti sarà continua, soprattutto riguardo allo stato di salute delle uova e alle condizioni ambientali del nuovo sito.
Tarta eventi: una rassegna estiva per avvicinare cittadini e turisti alle tartarughe marine
L’estate 2025 porta con sé un calendario ricco di appuntamenti organizzati da Legambiente terracina. La rassegna “tarta eventi” si propone di far conoscere il mondo delle tartarughe marine con attività pensate per tutte le età. Si parte il 19 luglio con “discovering sea turtles” alla watersports academy, una mattinata dedicata a giochi e laboratori didattici. Il 20 luglio la stessa iniziativa si sposta alla spiaggetta di levante, integrandosi con la festa della madonna del carmelo.
Iniziative per famiglie e comunità
Il 30 luglio si svolge “tarta cafè” allo stabilimento beach point, un pomeriggio di incontri, esperienze e racconti, pensato per coinvolgere famiglie e bambini. Il 10 agosto arriva la tappa nazionale del tarta beach tour al lido di enea, un evento organizzato in collaborazione con l’ASD Le Orme di Jack, la Protezione Civile Comunale e sotto il patrocinio del Comune di terracina. A chiudere la programmazione estiva, il 24 agosto si torna alla spiaggia libera davanti all’ex proinfantia per un altro appuntamento “tarta cafè” dedicato a nuove occasioni di incontro e diffusione di informazioni.
I volontari sottolineano l’importanza di farsi carico della presenza crescente delle caretta caretta sulle spiagge italiane, specie che si sta adattando a nidificare anche in zone diverse dai suoi siti tradizionali, in parte a causa dei cambiamenti climatici. In parallelo, aumentano gli sforzi per ridurre i pericoli che minacciano questi animali e per evitare nuovi casi di esemplari feriti o morti sulle nostre coste.
Volontariato e protezione: la determinazione dei tartawatchers di terracina
Sono ormai cinque anni che la squadra di Tartawatchers di terracina dedica tempo e risorse per seguire i movimenti delle tartarughe marine. L’esperienza sul campo si affina anno dopo anno grazie a stage anche all’estero, tra i luoghi più importanti per la nidificazione, come l’isola di Boa Vista nelle Capoverde. Le certificazioni e i riconoscimenti ricevuti da Legambiente nazionale e dagli enti internazionali coinvolti nel progetto Life Turtlenest attestano la serietà e la capacità del gruppo.
Sensibilizzazione e nuovi obiettivi
Quest’anno, l’obiettivo principale resta quello di aumentare la sensibilizzazione della comunità locale e dei turisti. La serie di iniziative vuole spingere tutti a riconoscere il valore di questa specie e a rispettarne gli ambienti naturali. La speranza dei volontari è di registrare nuovi nidi direttamente sul litorale di terracina e di poter proteggerli in modo diretto, affidandoli a mani competenti e attente.
La progressione degli eventi non soltanto intrattiene ma spinge a una maggiore consapevolezza. Dopo le difficoltà di annate passate, legate alle traslocazioni e alle pessime condizioni ambientali, si cerca oggi di costruire un rapporto stabile tra uomo, spiaggia e tartarughe. In questo quadro, il lavoro di osservazione, documentazione e tutela rimane essenziale, soprattutto mentre gli effetti del clima cambiano le rotte e i luoghi di nidificazione delle caretta caretta.