Una giornata tranquilla al Circeo si è trasformata in dramma per un gruppo di subacquei. Un uomo di 46 anni, in compagnia di tre amici, ha perso la vita durante un’immersione nelle acque di questo tratto di mare molto frequentato da appassionati di immersioni. L’episodio è avvenuto nel corso della giornata e, nonostante l’intervento tempestivo dei soccorritori, l’uomo non ce l’ha fatta.
Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, il 46enne si trovava a immergersi con tre amici in una zona nota per la sua bellezza naturale, ma anche per i rischi legati alla profondità e alle correnti. Durante l’immersione, l’uomo è stato colto da un malore, cause ancora al vaglio delle autorità, che hanno avviato le indagini per chiarire ogni dettaglio.
I compagni di immersione hanno subito tentato di portarlo in superficie per permettere ai soccorritori di intervenire. Il malore improvviso ha reso però impossibile qualsiasi tentativo di recupero. Gli operatori sanitari e gli uomini della Guardia Costiera sono giunti sul posto nel giro di pochi minuti ma, dopo gli accertamenti, non hanno potuto far altro che constatare il decesso del sub.
La risposta degli enti di emergenza ha coinvolto la Guardia Costiera e i mezzi sanitari locali. L’allarme è scattato subito non appena i tre amici hanno segnalato il problema, indicando la posizione esatta in mare del 46enne. Le operazioni di recupero sono state complicate dalle condizioni del mare e dalla profondità a cui si è verificato il malore.
Il personale di soccorso ha dovuto lavorare rapidamente per portare l’uomo sulla barca di supporto e procedere al tentativo di rianimazione. Purtroppo, la gravità del malore non ha lasciato spazio alla ripresa, ma l’impegno e la rapidità dei soccorritori hanno evitato conseguenze ulteriori per gli altri presenti.
Il promontorio del Circeo è luogo abituale per immersioni turistiche e sportive. Le sue acque attraggono sub di ogni livello, dalla semplice esplorazione di fondali poco profondi a discese più impegnative. Tuttavia, la presenza di correnti, profondità variabili e la possibile mancanza di segnalazioni adeguate mette chi pratica questo sport davanti a rischi che non vanno sottovalutati.
Tra i problemi più comuni per chi si immerge ci sono i malori legati alla pressione o all’aria respirata, così come l’iperventilazione o altre condizioni fisiche preesistenti. Questo episodio dimostra come, anche in situazioni apparentemente sicure, la prudenza resti un fattore fondamentale per chi si avventura sott’acqua.
Dopo questa tragedia, torna l’attenzione sulla sicurezza nelle immersioni, soprattutto in aree frequentate da turisti e sportivi. Le autorità locali e le associazioni di subacquei si stanno muovendo per valutare eventuali miglioramenti nei protocolli di soccorso e nella segnaletica marina.
La formazione dei sub resta inoltre un punto fondamentale. Essere informati sui rischi che si corrono e conoscere le tecniche di autoprotezione può ridurre in modo significativo gli incidenti. In questo caso, la prontezza degli amici e l’arrivo tempestivo dei soccorritori hanno reso più agevole la gestione dell’emergenza, purtroppo senza esito positivo per l’uomo colpito da malore.
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