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A Anagni torna il dibattito sulla badia di santa maria della gloria tra degrado e promesse mancate

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La badia di santa maria della gloria ad Anagni torna al centro dell’attenzione pubblica, dopo la diffusione di un video che mette in luce il suo stato di abbandono. Questo monumento storico, uno dei simboli della città, appare oggi in condizioni preoccupanti. La situazione solleva dubbi sulla gestione e le prospettive future, mentre la comunità locale chiede risposte e interventi concreti.

Il video di liberanagni riaccende i riflettori sulla badia

Nel marzo 2025 LiberAnagni ha pubblicato un video sui social che mostra con chiarezza le difficoltà che interessano la badia di santa maria della gloria. Il filmato evidenzia danni alle strutture, aree aperte senza recinzioni adeguate e segni di incuria, come la presenza di vegetazione che invade gli spazi storici. Questo documento visivo ha raccolto numerose visualizzazioni e commenti, sottolineando quanto il problema tocchi la sensibilità dei cittadini.

Attenzione sull’importanza del sito

Il gruppo civico LiberAnagni richiama l’attenzione sull’importanza del sito, già vittima di un lungo periodo di trascuratezza. La diffusa indignazione nasce da una serie di segnalazioni penose, che chiedevano una presa di posizione delle istituzioni già a partire dallo scorso aprile. All’epoca un’interrogazione consiliare aveva spinto l’amministrazione comunale a promettere un’imminente ripresa dei lavori di messa in sicurezza e restauro. La risposta, a oggi, non si è tradotta in azioni visibili.

Sopralluogo e condizioni attuali della badia

Durante un’opportuna ispezione effettuata nelle ultime settimane, il gruppo LiberAnagni ha constatato uno scenario di grave degrado. Le recinzioni di sicurezza risultano in parte divelte o assenti in alcune zone, mentre il tetto presenta coperture crollate che mettono a rischio la stabilità interna. Intorno all’edificio si accumulano materiali da cantiere lasciati senza controllo, e aree vicine sono occupate da rifiuti abbandonati, trasformando il luogo in un punto di degrado urbano.

Gli impianti tecnici, indispensabili per la sicurezza e la conservazione del monumento, risultano inattivi. La vegetazione è cresciuta senza alcun intervento, arrivando a invadere spazi che dovrebbero rimanere liberi e fruibili. È chiaro che la situazione non rappresenta solo un problema estetico ma coinvolge rischi concreti per chi visita l’area e per la conservazione stessa della badia.

Il legame della comunità con la badia di santa maria della gloria

I messaggi giunti dopo la pubblicazione del video evidenziano una profonda connessione tra gli abitanti di Anagni e la badia. Questo luogo, non solo importante per la storia locale, è da tempo un punto di riferimento identitario. Anche se parte dei restauri sono stati realizzati con fondi pubblici, la gestione complessiva appare frammentata e insoddisfacente.

Desiderio di riscossa

La reazione della cittadinanza non si limita all’espressione di dispiacere: molti utenti hanno espresso un vero desiderio di riscossa per il sito. Il senso di appartenenza resta vivo, soprattutto perché la badia rappresenta un patrimonio che potrebbe diventare un punto di attrazione culturale e sociale. L’abbandono attuale, piuttosto, rischia di depotenziare il valore pubblico della struttura.

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Assenza di interventi concreti nel documento di programmazione 2024-2027

Nel documento ufficiale di programmazione 2024-2027 del comune di Anagni non sono state inserite misure dedicate al completamento o alla valorizzazione della badia di santa maria della gloria. Nessun progetto specifico è stato reso pubblico per migliorare la sicurezza, portare a termine i collaudi o definire una destinazione d’uso per il bene. La mancanza di indicazioni precise scoraggia chi sperava in un rilancio immediato.

La badia fa parte della Rete delle Dimore Storiche del Lazio, un riconoscimento che avrebbe dovuto facilitare interventi volti al recupero artistico e all’apertura al turismo. Invece, il vuoto progettuale nel piano comunale apparisce come una forma d’ignavia, specie di fronte al deterioramento costante dell’immobile. L’impressione è che nessuna priorità reale le sia stata attribuita, nonostante le richieste della comunità.

Il simbolo di una gestione inefficace e l’appello dei cittadini

Il problema della badia di santa maria della gloria diventa anche un simbolo della difficoltà di amministrare il patrimonio locale. Lo stato attuale non mostra solo l’incuria fisica, ma la mancanza di una strategia chiara e decisa da parte delle istituzioni pubbliche. La figura dell’amministrazione è indicata da alcuni come debole, incapace di mantenere gli impegni presi con la cittadinanza.

LiberAnagni ha denunciato ripetutamente questa situazione, sottolineando la distanza tra promesse e azioni. Per gli abitanti il sito rappresenta più di un luogo abbandonato: è la testimonianza di un passato che non si dimentica e di una spinta a riprendersi ciò che spetta alla collettività. In questo scenario emerge la volontà della comunità di vigilare, documentare e sostenere la badia fino a che potranno tornare tempi di cura e rispetto.

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