L’ospedale floraspe renzetti di lanciano ha portato a termine un intervento complesso di colangiopancreatografia retrograda endoscopica su una paziente che presto compirà 100 anni. Ricoverata per una colangite recidivante che non rispondeva più agli antibiotici, la donna è stata curata con una procedura mininvasiva eseguita dall’équipe di endoscopia chirurgica. L’operazione ha avuto esito positivo e ha permesso la dimissione in condizioni cliniche soddisfacenti, nonostante il rischio legato all’età avanzata.
La paziente è stata dimessa in condizioni buone, senza complicazioni post operatorie. L’intervento ha quindi consentito di risolvere in modo definitivo la colangite recidivante, evitando ulteriori episodi che avrebbero potuto aggravare la sua salute.
La Asl lanciano vasto chieti ha sottolineato in una nota ufficiale che questo caso conferma la qualità e il livello della endoscopia digestiva a lanciano. L’ospedale si pone come punto di riferimento nella gestione di patologie biliari e pancreatiche, affrontando anche situazioni complesse e ad alto rischio. L’esperienza acquisita e la capacità di mettere in campo un approccio multidisciplinare fanno di questa struttura un centro in grado di offrire trattamenti efficaci per pazienti fragili, come nel caso della donna quasi centenaria.
L’esito positivo dimostra che, con metodologie adeguate e un’organizzazione attenta, si possono superare limiti che in passato avrebbero scoraggiato interventi di questo tipo in persone anziane. Questo intervento a lanciano rappresenta un esempio pratico di questa possibilità, contribuendo a un quadro sanitario locale che garantisce assistenza specialistica di livello.
La Ercp è un esame che coniuga diagnostica e terapia nel trattamento delle vie biliari e pancreatiche. Viene spesso utilizzata per risolvere o prevenire complicanze come la colangite, ma l’età avanzata della paziente aggiunge ulteriori difficoltà tecniche. Nella signora di lanciano, prossima al traguardo dei cento anni, l’intervento è stato considerato ad alto rischio proprio per la fragilità associata alla sua età. Questo tipo di procedura richiede una preparazione accurata e un monitoraggio costante per prevenire eventi avversi.
L’approccio mininvasivo ha costituito una scelta strategica per limitare il trauma operatorio e favorire un recupero più rapido. La delicatezza dell’intervento è aumentata dalla necessità di bilanciare le terapie farmacologiche e gestire le condizioni generali della paziente, compromessa dalla colangite recidivante non più contenibile tramite antibiotici. L’esecuzione dell’Ercp in queste condizioni rappresenta una sfida tecnica e clinica di rilievo.
La procedura è stata diretta dalla dottoressa maria pia caldarella, affiancata da maria marino, responsabile del servizio di endoscopia digestiva che coordina l’attività per gli ospedali di atessa, lanciano, ortona e vasto. Il lavoro di squadra ha permesso di affrontare con successo la situazione critica della paziente.
Maria marino ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra reparti diversi. Anestesia e rianimazione, medicina interna, pronto soccorso e chirurgia generale hanno svolto un ruolo essenziale nel corso di tutto il percorso ospedaliero. Questo coordinamento interdisciplinare ha garantito l’assistenza continua durante e dopo l’intervento. I responsabili di reparto, Daniela albanese, Nicola scorpiglione, Nicoletta fini e vincenzo casolino, hanno contribuito al successo dell’operazione, assicurando la disponibilità delle competenze necessarie nelle varie fasi della cura.
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