La regione Lazio ha concluso un passaggio fondamentale per la gestione dei dati sanitari trasferendo il proprio patrimonio informativo sul cloud del Polo Strategico Nazionale. Questo passo segna un avanzamento significativo nella protezione e sicurezza delle informazioni mediche regionali. Nei prossimi anni, sono previsti investimenti importanti per potenziare l’infrastruttura digitale, a tutela dei dati sensibili di milioni di cittadini. La scelta di questo sistema segna un cambiamento sostanziale nella digitalizzazione dei servizi sanitari.
Il Lazio è una delle prime regioni italiane ad aver completato la migrazione dei dati sanitari verso il cloud gestito dal Polo Strategico Nazionale. Oltre 30 sistemi centralizzati, equivalenti a 150 terabyte di informazioni, sono stati spostati sotto la gestione di LazioCrea, la società regionale che si occupa di infrastrutture digitali. Questi dati includono referti, cartelle cliniche e prenotazioni, ora custoditi in un ambiente protetto da attacchi informatici. La gestione affidata a enti pubblici garantisce un controllo diretto sulla protezione delle informazioni, un aspetto critico data la natura sensibile dei dati stessi.
La sicurezza del patrimonio informativo del Servizio sanitario regionale è stata rafforzata grazie alla collaborazione con il Polo Strategico Nazionale, una società partecipata da diverse realtà pubbliche e private come Tim, Leonardo, Cassa depositi e prestiti, e Sogei. Gli elementi principali dietro questa strategia puntano a una tutela efficace contro minacce informatiche sempre più sofisticate, conservando al contempo la disponibilità immediata dei dati per operatori sanitari e cittadini.
Il completamento della migrazione si inserisce in un quadro più ampio di investimenti previsti nel Lazio nei prossimi dieci anni. La regione ha previsto un budget di 130 milioni di euro destinato al potenziamento dell’infrastruttura digitale e alla sicurezza delle informazioni sanitarie. Questi fondi mirano a garantire continuità nello sviluppo tecnico e nella protezione dei dati.
In parallelo, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha stanziato circa 47,4 milioni di euro per supportare la migrazione dei dati delle aziende sanitarie italiane, compreso il Lazio. Si tratta di un programma voluto dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri che accompagna la modernizzazione dei servizi pubblici sanitari in tutta Italia. Questo flusso di fondi evidenzia l’impegno nazionale rivolto a migliorare la tecnologia a servizio della salute pubblica.
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha evidenziato i vantaggi diretti derivanti da questa migrazione digitale. Tra questi, la protezione attiva contro le minacce digitali, l’accesso in tempo reale ai referti, la semplificazione delle prenotazioni e il potenziamento della telemedicina. Tutti questi elementi contribuiranno a una continuità assistenziale più efficiente, diagnosi più veloci e terapie più mirate.
Il cloud del Polo Strategico Nazionale racchiude sistemi cruciali come il Recup, che coinvolge 800 operatori nel call center e gestisce circa 70mila operazioni giornaliere tra accettazioni e prenotazioni in 700 strutture, pubbliche e private. Anche il sistema regionale del pronto soccorso è interessato dalla migrazione, supportando 110mila accessi mensili in 39 strutture. I numeri mostrano come la gestione dei dati digitali sia un punto cardine per rendere i servizi più rapidi e affidabili.
Oltre alla velocità nell’accesso, la digitalizzazione permette una condivisione agile delle immagini diagnostiche tra strutture sanitarie, dando un impulso alla collaborazione tra professionisti e migliorando la qualità delle prestazioni in tempi brevi.
La Regione Lazio ha scelto una soluzione tecnologica pensata per garantire la sovranità digitale, la sicurezza dei dati e la sostenibilità economica e ambientale. Il sistema avviato con il Polo Strategico Nazionale si basa su infrastrutture indipendenti e avanzate, che assicurano una gestione autonoma e protetta dei dati sanitari regionali.
Questo processo di aggiornamento digitale è parte di un progetto più ampio di supporto allo sviluppo dei servizi sanitari. L’obiettivo è facilitare l’accesso degli esami e delle visite per i cittadini, riducendo i tempi d’attesa e migliorando l’esperienza generale. La piattaforma digitale consente di velocizzare le procedure, migliorare la comunicazione tra ospedali, cliniche e operatori e offrire prestazioni sanitarie di qualità più alta.
La regione punta a far dialogare in tempo reale tutte le strutture interessate e i professionisti del settore per assicurare continuità nelle cure e affidabilità nei servizi offerti. Sarà un passaggio decisivo anche per rafforzare la telemedicina e potenziare l’assistenza in remoto, ormai una realtà concreta e sempre più necessaria per grandi parti della popolazione.
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