Nel primo pomeriggio di ieri, la spiaggia di Serapo a Gaeta era piena di turisti. Proprio in quel momento, due bagnanti provenienti da Aversa hanno rischiato di affogare tra le correnti insidiose di quel tratto di mare. Il rapido intervento dei bagnini ha evitato un dramma.
I due bagnini hanno raggiunto la coppia giusto in tempo. La donna era quasi allo stremo, mentre il marito, sopraffatto dall’ansia, non poteva più reggere la situazione. Con forza e attenzione, i soccorritori li hanno portati a bordo del pattino. Durante il trasporto verso la spiaggia, hanno monitorato le condizioni dei due, pronti a intervenire se fosse stato necessario.
Una volta a riva, è stato subito praticato il primo soccorso. I bagnini hanno lavorato per stabilizzare entrambi, si sono assicurati che respirassero bene e che riprendessero conoscenza. L’operazione è durata circa venti minuti. Nel frattempo, i presenti hanno assistito con apprensione alla scena, consapevoli del rischio appena evitato.
Erano circa le 14.30 quando la coppia si è spinta quasi a duecento metri dalla battigia, ignorando la pericolosità delle correnti che caratterizzano il mare di Serapo. Nonostante la presenza di numerosi bagnanti lungo la spiaggia, la distanza li ha messi in difficoltà. Ad un certo punto, entrambi hanno iniziato ad annaspare, incapaci di tornare verso la riva. La donna mostrava segni evidenti di stanchezza, mentre il marito, sotto pressione e in preda al panico, non riusciva più a controllare la situazione anche mentre cercava di aiutarla.
Una barca di passaggio ha immediatamente lanciato l’allarme, trasmettendo il segnale UNIVP di emergenza, un codice riconosciuto dal personale addetto alla vigilanza FISA. I bagnini Marco Di Clemente e Marco Treglia hanno ricevuto l’allarme e sono partiti con il pattino di servizio in direzione dei due nuotatori in difficoltà. La loro velocità nel raggiungere i bagnanti ha evitato il peggio.
L’episodio ha richiamato l’attenzione delle autorità FISA sulla pericolosità delle correnti di Serapo, mai da sottovalutare, soprattutto in giorni affollati. Il delegato Eduardo Canzano ha evidenziato ai media quanto sia fondamentale non allontanarsi troppo dalla riva per un bagno. Il rischio di perdere l’orientamento cresce rapidamente al di fuori della zona sicura.
L’allarme lanciato ieri si somma a un precedente salvataggio avvenuto a Lago Lungo di Sperlonga, dove il bagnino Giuseppe Speranza è intervenuto tempestivamente per salvare un uomo in difficoltà. Speranza fa parte della nazionale italiana di pallamano under 20 e l’intervento è stato particolarmente seguito negli ambienti sportivi e balneari. Il racconto di questi casi tende a ricordare come la presenza di personale qualificato al mare sia cruciale. I bagnini, in questi frangenti, fanno la differenza, non solo con la prontezza ma anche con l’esperienza.
Il soccorso di ieri dimostra l’importanza della vigilanza attiva durante le ore di maggiore affluenza sulle spiagge italiane. I due bagnini coinvolti hanno ricevuto l’encomio pubblico da parte di FISA, un riconoscimento per la capacità di intervenire senza esitazione e per aver evitato un potenziale dramma.
Il caso di Serapo deve servire anche come monito per chi frequenta il mare nel periodo estivo: il rispetto dei consigli dei bagnini e delle zone di balneazione è indispensabile. Affidarsi all’esperienza degli operatori presenti significa limitare i rischi, soprattutto in mari dove le correnti possono sorprendere chi si spinge troppo lontano, come appunto accade a Gaeta.
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