L’arrivo dell’estate porta con sé un incremento significativo dei casi di infezioni urinarie, un problema comune soprattutto tra le donne, ma che può riguardare anche uomini, bambini e anziani. Le giornate più calde, l’uso di indumenti bagnati e una facile disidratazione creano le condizioni ideali per la proliferazione batterica nelle vie urinarie. Qui approfondiremo come identificare i segnali della malattia, quali rimedi adottare e quali accorgimenti mettere in pratica per limitare i rischi.
Le infezioni urinarie e la loro diffusione tra donne e altri soggetti
Le infezioni delle vie urinarie rappresentano la seconda forma più comune di infezione dopo quelle respiratorie. Colpiscono in particolare le donne, circa l’11% ogni anno, con una percentuale superiore al 50% che almeno una volta affronta questo problema nel corso della vita. I sintomi tipici vanno dal bruciore o dolore durante la minzione a una sensazione costante di urgenza o frequenza nell’urinare. Le urine possono apparire torbide, avere un odore forte o presentare tracce di sangue. Nei casi più gravi, come nelle pielonefriti, si aggiungono sintomi sistemici quali febbre, brividi e dolore localizzato nella parte bassa della schiena.
Il parere dell’urologo vincenzo mirone
L’urologo Vincenzo Mirone, presidente della Fondazione PRO, spiega che non sono solo le donne a essere colpite, ma anche uomini, bambini e anziani. La zona delle vie urinarie è particolarmente suscettibile visto che i batteri riescono facilmente a risalire dalla vescica fino ai reni con rischi che aumentano se il problema non viene curato tempestivamente.
Le cause estive che favoriscono le infezioni urinarie e i principali fattori di rischio
Durante l’estate, caldo e sudorazione abbondante modificano l’ambiente della pelle e delle mucose, rendendo facile la comparsa di infezioni urinarie. La disidratazione gioca un ruolo cruciale: la scarsa assunzione di liquidi riduce la quantità di urina prodotta, permettendo ai batteri di accumularsi più facilmente nelle vie urinarie. Indossare costumi bagnati per troppo tempo, oppure abiti sintetici e aderenti, crea un ambiente umido ideale per la proliferazione degli agenti patogeni. Anche una minore cura nell’igiene personale può favorire l’insorgere della cistite, la forma più comune di infezioni urinarie.
Il professor Mirone sottolinea che l’idratazione corretta è una forma di protezione fondamentale. “Bere acqua regolarmente e assumere alimenti ricchi di acqua come cetrioli, zucchine, lattuga, finocchi e cocomero aumenta la produzione di urina e aiuta a eliminare i batteri.” Questi cibi, oltre ad avere un effetto diuretico naturale, forniscono anche sostanze utili a mantenere un ambiente favorevole alla salute delle vie urinarie.
Quali alimenti aiutano la prevenzione
Alimenti utili e abitudini alimentari per proteggere la salute delle vie urinarie
Oltre a mantenere un buon livello di idratazione, alcuni alimenti si rivelano alleati per la salute urinaria. Tra questi i mirtilli rossi sono tra i più noti per la loro capacità di impedire l’adesione dei batteri alle pareti della vescica. Anche l’uva ursina e il tè verde contengono sostanze che possono ostacolare la crescita batterica. La vitamina C, presente in vari frutti, aiuta ad acidificare le urine, creando un ambiente sfavorevole ai batteri.
Il mantenimento di un microbiota intestinale e vaginale equilibrato è un altro punto importante che contribuisce alla protezione delle vie urinarie. Alimenti come yogurt, kefir, cereali integrali e fibre prebiotiche favoriscono questa condizione, riducendo così il rischio di infezioni. Al contrario, zuccheri raffinati, bevande alcoliche e zuccherate, tè nero, caffè, spezie piccanti e agrumi vanno limitati, soprattutto durante le fasi acute dell’infezione. Questi elementi possono peggiorare l’infiammazione o favorire la proliferazione dei batteri.
Il ruolo dell’antibiotico e l’importanza di una diagnosi precisa
Il trattamento delle infezioni urinarie si basa principalmente sull’uso di antibiotici, ma è fondamentale assumerli solo dopo una diagnosi accurata e sotto controllo medico. L’automedicazione e l’abuso di questi farmaci rischiano infatti di provocare fenomeni di antibiotico-resistenza, che rappresentano una delle sfide più gravi per la sanità pubblica mondiale. Il professor Mirone evidenzia che “solo un’analisi dettagliata e un corretto dosaggio permettono di eliminare i batteri senza favorire la selezione di ceppi resistenti.”
In certi casi, la diagnosi si completa con esami delle urine e colture batteriche per riconoscere l’agente infettivo. L’identificazione precisa garantisce la scelta del farmaco più adatto e impedisce trattamenti inutili o inefficaci. Un’infezione non trattata correttamente può causare complicazioni come pielonefriti o infezioni ricorrenti con danni più seri per il paziente.
Precauzioni estive per la prevenzione
Consigli pratici per prevenire le infezioni urinarie nei mesi estivi
Le precauzioni da adottare per evitare infezioni urinarie si concentrano soprattutto sulle buone abitudini durante l’estate. È importante indossare capi in cotone traspirante e evitare vestiti troppo stretti o sintetici che riducono la ventilazione e favoriscono il ristagno di umidità. Cambiare prontamente il costume da bagno dopo il bagno è un gesto semplice ma essenziale per interrompere il ciclo di proliferazione batterica.
Una corretta igiene intima, fatta senza esagerare con prodotti aggressivi, aiuta a mantenere l’equilibrio naturale della flora locale. Ai primi segnali di disturbi urinari è fondamentale rivolgersi subito a un medico: “non bisogna sottovalutare bruciori, dolori o cambiamenti nell’aspetto dell’urina.” Oltre all’acqua, si può usufruire di tisane a base di camomilla, ortica, lavanda e tè verde, purché tollerate, per facilitare la diuresi e il benessere delle vie urinarie.