La regione Abruzzo ha avviato la procedura per assegnare in concessione pluriennale i diritti di sfruttamento delle acque minerali, termali e di sorgente nelle sorgenti di Caramanico Terme, situate in provincia di Pescara. L’ente incaricato della gestione della gara pubblica è Areacom, che ha definito le scadenze e i criteri per partecipare all’asta aperta a soggetti interessati. L’obiettivo è valorizzare le risorse idriche termali di un’area nota per le sue proprietà terapeutiche, mantenendo attenzione alle capacità tecniche dei concorrenti.
La procedura di assegnazione della concessione per l’uso delle acque di Caramanico Terme è stata pubblicata da Areacom, organismo incaricato dalla regione Abruzzo dopo accordi presi con i curatori fallimentari delle Terme di Caramanico. Il bando ha come riferimento le sorgenti naturali note per le loro acque minerali e termali, risorsa economica e ambientale preziosa per il territorio di Pescara. La concessione avrà carattere pluriennale, consentendo così una gestione continuativa e strutturata delle attività connesse allo sfruttamento.
Le offerte per partecipare alla gara potranno essere presentate entro il 15 ottobre 2025, termine fissato in modo da superare la chiusura della nuova asta prevista tra il 22 e il 25 luglio dello stesso anno. Questa scelta permette di evitare sovrapposizioni con la vendita competitiva delle Terme e garantisce tempo sufficiente per valutare con attenzione le candidature. I documenti relativi alla procedura sono disponibili sul sito di Areacom, dove si trovano informazioni dettagliate e il testo completo del bando.
Tra i requisiti fondamentali richiesti ai partecipanti alla gara, è stato inserito un criterio premiale legato al possesso di uno stabilimento termale in Abruzzo. Ciò significa che chi detiene, a qualsiasi titolo – sia di proprietà, locazione o altro diritto reale – una struttura termale in una zona tecnicamente compatibile con il punto di prelievo delle sorgenti di Caramanico, avrà un vantaggio nella valutazione delle offerte. Tale condizione riflette la volontà di favorire operatori già presenti e radicati nel settore termale regionale.
Il bando si rivolge quindi a imprese o soggetti economici che dimostrino esperienza diretta nel settore delle acque termali, per assicurare una gestione adeguata e rispettosa delle risorse naturali. L’area di Caramanico Terme, con le sue acque minerali e termali di qualità riconosciuta, richiede una conduzione che sappia coniugare sviluppo economico e tutela ambientale. La pubblicazione del bando rappresenta un passo decisivo per rilanciare la valorizzazione di queste risorse, congelate dagli anni delle difficoltà gestionali.
Le sorgenti di Caramanico Terme costituiscono uno degli elementi più importanti per l’economia locale e regionale, attraverso la produzione e lo sfruttamento delle acque minerali e termali. Dopo diversi anni segnati da problemi gestionali e dalla procedura fallimentare delle Terme di Caramanico, la regione Abruzzo ha deciso di rilanciare la partita tramite una gara pubblica ben strutturata. L’obiettivo è permettere a operatori qualificati di avviare una gestione stabile e durevole, capace di dare nuova linfa a un settore turistico e produttivo fondamentale.
La popolazione locale, oltre agli operatori economici della zona, guarda con attenzione all’evoluzione della procedura. L’assegnazione della concessione rappresenta infatti un’opportunità per reinserire il complesso termale in un circuito di sviluppo capace di generare occupazione e ricadute economiche. Le acque di Caramanico Terme conservano un valore terapeutico e commerciale apprezzato, elemento distintivo del territorio pescarese. È quindi il momento di passare dalle difficoltà a un nuovo percorso di gestione coerente e rispettoso.
Con la pubblicazione della gara, la regione Abruzzo punta a dare nuova vita alle sorgenti termali di Caramanico, affidandole a chi ha capacità diretta e legame con il territorio. La scadenza del 15 ottobre 2025 rende chiaro il ritmo della procedura, mentre i criteri stabiliti garantiscono una selezione basata su esperienza e radicamento locale. Da questa fase dipenderà il futuro delle acque minerali e termali che da anni aspettano una gestione solida e duratura.
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