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Controlli serrati della polizia stradale tra Napoli e Caserta per contrastare traffico illecito di rifiuti

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Negli ultimi giorni, la polizia di stato ha intensificato le verifiche contro il trasporto e lo smaltimento illecito di rifiuti nelle province di Napoli e Caserta. In campo un gruppo speciale, formato da esperti della polizia stradale e personale di altri compartimenti, per agire su strade extraurbane e in aree produttive sensibili al fenomeno. L’azione ha portato a una serie di interventi mirati e numerose sanzioni per violazioni penali e amministrative.

Gruppo di lavoro speciale per il contrasto al traffico illecito di rifiuti

Il compartimento della polizia stradale di Napoli ha messo insieme un team con risorse specializzate provenienti anche da altre province. Questo gruppo ha pianificato strategie per intervenire con controlli più serrati, soprattutto lungo le principali vie di collegamento delle due province. L’attenzione si è concentrata su punti che, per tipologia produttiva o intensità di traffico, risultano più a rischio per lo sversamento e trasporto irregolare di rifiuti.

L’approccio previsto ha previsto una presenza costante e mirata su strade come la SS 7BIS, SS 162 in provincia di Napoli, e la SS 7 quater e SP 335 in provincia di Caserta, dove si registra un passaggio rilevante di mezzi destinati al trasporto di materiali potenzialmente pericolosi o non autorizzati. Organizzare controlli per periodi prolungati ha permesso di individuare criticità non solo in fase di viaggio, ma anche direttamente in siti produttivi e commerciali connessi al ciclo di gestione dei rifiuti.

Controlli a esercizi commerciali e siti produttivi: irregolarità in evidenza

L’azione delle forze dell’ordine non si è limitata al controllo del traffico su strada. Sono stati effettuati sette controlli amministrativi in luoghi particolari come gommisti, officine meccatroniche, autorimesse e depositi di ricambi usati. Queste attività, per la loro natura, possono rivelarsi punti di transito o stoccaggio illecito di materiali di scarto. Le verifiche hanno portato all’accertamento di sette irregolarità di natura penale e quindici amministrative, segnalando situazioni da approfondire per evitare danni ambientali ulteriori.

La molteplicità di violazioni registrate nelle attività produttive indica come il problema non riguardi solo il trasporto, ma anche la gestione interna pericolosa o irregolare degli scarti. I controlli hanno assunto così una funzione di prevenzione più ampia, mirando a interrompere catene illecite che si dipanano tra strada e deposito.

Dati e risultati dei controlli su strada negli ultimi quindici giorni

Nel corso degli ultimi quindici giorni, la polizia di stato ha identificato 272 persone durante le attività di controllo, elevando sanzioni amministrative a 81 individui e deferendo 12 persone alle autorità giudiziarie per reati ambientali. Le violazioni contestate riguardano soprattutto il trasporto di rifiuti senza le necessarie iscrizioni all’albo, in violazione degli articoli 212 e 256/4 del Testo Unico Ambientale .

Sono stati fermati 255 veicoli, tra cui 92 dedicati al trasporto di rifiuti speciali, in larga parte non pericolosi. L’azione ha imposto il sequestro o il fermo amministrativo di 26 mezzi, segno dell’intensità delle irregolarità riscontrate. Le multe hanno raggiunto un totale di 314 infrazioni con sanzioni amministrative pari a 141.207 euro. Questi numeri mostrano come in alcune aree il fenomeno rimanga diffuso e richieda iniziative costanti di monitoraggio.

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L’attenzione sulle regole seguite dai trasportatori rappresenta un punto cruciale per arginare la diffusione delle pratiche illegali, per tutelare sia l’ambiente sia la sicurezza pubblica lungo le vie di comunicazione più frequentate.

Impatto delle operazioni sul territorio di napoli e caserta

Le attività di controllo condotte tra Napoli e Caserta si inseriscono in un contesto di forte pressione sulle autorità per limitare i danni ambientali provocati da smaltimenti abusivi. Le province coinvolte ospitano numerose attività economiche e attraversano arterie stradali strategiche, che facilitano purtroppo anche traffici illeciti.

I checkpoint e le verifiche frequenti costituiscono un deterrente efficace, mostrando la presenza della polizia di stato e indirizzando verso comportamenti più corretti. Il coinvolgimento di più compartimenti e di personale specializzato indica come la lotta contro questi fenomeni richieda coordinamento e competenze diversificate.

Le sanzioni penali e amministrative, così come il fermo dei veicoli irregolari, impattano direttamente sulle attività illegali e inviano un segnale forte a chi opera fuori legge. Continuare su questa strada risulta necessario per evitare che le province si trasformino in crocevia privilegiato per attività dannose e illegali.

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