Una famiglia a Pignataro Interamna, in provincia di Frosinone, si trova a dover fronteggiare una mancanza di servizi essenziali per una bambina con gravi problemi neurologici. La richiesta di un parcheggio riservato vicino all’abitazione della minorenne non ha avuto risposta dalle autorità locali, una situazione che richiama il rispetto dei diritti umani e l’accesso garantito alla mobilità per persone con disabilità. ROMANO Pesavento, presidente del Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani , ha espresso una dura presa di posizione sulla vicenda, denunciando l’inerzia del Comune e invitando gli organi competenti a intervenire con urgenza.
Il caso delicato di pignataro interamna
a Pignataro Interamna una bambina di tre anni con patologie neurologiche importanti vive insieme alla sua famiglia una condizione molto delicata. la famiglia ha chiesto formalmente un parcheggio riservato nei pressi della propria abitazione, un diritto sancito dalle norme italiane, ma la richiesta è rimasta senza riscontro da parte del Comune. si tratta di un dettaglio che può sembrare minuto, ma in realtà ha ripercussioni concrete sulla mobilità della bambina e sulla sicurezza di tutta la famiglia. ogni giorno, affrontano ostacoli che dovrebbero essere superati da leggi e regolamenti, non dalla pazienza di chi vive la disabilità.
Un diritto negato
la mancanza di un posto auto dedicato non è solo un disservizio, ma una violazione dei diritti fondamentali sanciti dall’articolo 3 della Costituzione italiana, che impone alla repubblica di rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza. nel contesto di una società che si definisce civile, questa assenza di risposte appare inaccettabile. serve un intervento immediato per ripristinare il rispetto di un diritto elementare che favorisce non solo la bambina ma tutta la sua famiglia.
Il ruolo del coordinamento nazionale docenti sui diritti umani
il CNDDU, attraverso la voce del suo presidente Romano Pesavento, ha deciso di intervenire per denunciare la mancata assegnazione di questo parcheggio, considerandola una contraddizione rispetto ai principi democratici e di tutela dei diritti umani alla base del nostro ordinamento. la denuncia va oltre l’aspetto locale, evidenziando che casi simili non possono essere lasciati senza risposta. il coordinamento ricorda che la disabilità non deve essere trattata come un’eccezione o un problema separato, ma come una realtà da includere nella vita pubblica e amministrativa senza eccezioni.
Richiamo alle convenzioni internazionali
pesavento sottolinea anche l’importanza delle convenzioni internazionali, in particolare la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che l’Italia ha ratificato con la legge 18 del 2009. queste norme obbligano gli enti pubblici a porre in atto misure concrete per facilitare la vita quotidiana delle persone con disabilità. dunque, la mancata risposta non è solo una mancanza di sensibilità, ma una violazione di obblighi giuridici e istituzionali che vanno rispettati senza indugio.
Le richieste e la responsabilità delle istituzioni locali
il CNDDU invita il Comune di Pignataro Interamna a rimediare immediatamente alla situazione, sottolineando che il rispetto del diritto non deve dipendere da pressione mediatica ma da una corretta applicazione delle norme. il coordinamento ha manifestato anche il suo appoggio perché la prefettura, informata dalla famiglia, intervenga e monitori il caso fino a quando non sarà assicurato il diritto violato. il silenzio e l’inerzia amministrativa in situazioni come queste diventano forme di esclusione che aggravano la condizione di fragilità già presente.
questa vicenda dimostra come la disattenzione delle istituzioni causi danni concreti e tocchi aspetti delicati della convivenza civile che coinvolgono la sicurezza e la mobilità delle persone con disabilità. la mancata predisposizione di un posto auto per la bambina non è semplicemente un errore amministrativo ma un segnale di disinteresse che va corretto al più presto. la responsabilità pubblica non si limita alle grandi scelte politiche, ma si manifesta anche in questi piccoli ma cruciali interventi sul territorio.
Diritto alla mobilità e tutela costituzionale
la richiesta per un parcheggio riservato per la bambina si basa sul diritto alla mobilità e alla sicurezza, aspetti garantiti dalla Costituzione italiana e da trattati internazionali. l’articolo 3 della Costituzione impone di eliminare ostacoli che impediscano l’uguaglianza, soprattutto per chi vive in condizione di fragilità. lo Stato, tramite le amministrazioni locali, deve adempiere a questi obblighi affinché ogni cittadino possa vivere con dignità.
L’importanza della convenzione onu
la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità rafforza questo principio, chiedendo un’inclusione reale, concreta, non limitata a dichiarazioni astratte. la mancanza di risposte alla famiglia dimostra quindi un divario tra la teoria normativa e la pratica amministrativa, che crea disagi evitabili per gli utenti più vulnerabili. la presenza di parcheggi riservati non solo tutela la salute, ma favorisce l’autonomia e il rispetto della persona.
il caso di Pignataro Interamna richiama l’urgenza di prestare attenzione a queste esigenze sulla base di norme precise. un ritardo, o un rifiuto, non può essere giustificato da ragioni burocratiche o mancanza di risorse: sono diritti da garantire, non concessioni da discutere. la mobilità è una dimensione essenziale della vita quotidiana, specie per chi convive con disabilità gravi. garantire questo diritto significa applicare concretamente le leggi e i valori che reggono il nostro ordinamento.