Napoli si è svegliata oggi in tensione, dopo un corteo non autorizzato di disoccupati che ha bloccato alcune vie del centro cittadino. La protesta nasce dalla difficoltà di molti a partecipare al click day, il sistema online che assegna contributi e incentivi economici basandosi su una graduatoria. Il malcontento si è trasformato in scontri con le forze dell’ordine davanti al porto di Napoli, dove sono intervenuti diversi agenti per contenere la situazione.
La tensione è aumentata nel momento in cui il corteo ha raggiunto l’area del porto, punto nevralgico della città. Qui, le forze dell’ordine erano schierate per prevenire disordini e garantire l’ordine pubblico. I manifestanti hanno cercato di forzare il blocco, ma l’intervento della polizia ha rapidamente agitato gli animi.
Secondo fonti presenti sul posto, sono scoppiati spintoni e momenti di confronto acceso. Le forze di sicurezza hanno usato manganelli e gli attivisti hanno reagito con urla e tentativi di rompere le linee. Almeno due persone sono state fermate per identificazione, mentre la situazione rimane sotto monitoraggio. I disordini hanno causato rallentamenti negli ingressi al porto, con conseguenze anche sul traffico e sulle attività commerciali dell’area.
Il gruppo di manifestanti, composto in gran parte da disoccupati, ha iniziato il corteo per denunciare i disagi legati all’accesso alla piattaforma digitale del click day. Questo meccanismo, che si occupa di stilare la graduatoria per la distribuzione dei fondi destinati a chi è senza lavoro, si è rivelato complicato da gestire per molti cittadini. Numerose segnalazioni hanno raccontato di errori nei sistemi, difficoltà tecniche e tempi ristretti per registrarsi.
I manifestanti sostengono che questa modalità penalizzi chi ha minor dimestichezza con il web o chi non dispone di una connessione stabile, escludendo quindi gran parte di chi avrebbe necessità urgente di sostegno. L’insoddisfazione è cresciuta finché, questa mattina, il gruppo ha deciso di organizzare un corteo non autorizzato in centro città per attirare l’attenzione delle istituzioni e ottenere risposte rapide.
Alla protesta hanno preso parte gli attivisti del Movimento di lotta Disoccupati 7 novembre, realtà storica impegnata nella tutela dei lavoratori in difficoltà, insieme ai membri del cantiere 167 di Scampia. Questi gruppi rappresentano una parte significativa della popolazione marginalizzata della città, da anni impegnata a fronteggiare disoccupazione e povertà.
Il corteo ha visto la partecipazione di un centinaio di persone, molte giovani e in condizioni economiche precarie. I manifestanti hanno sfilato per alcune delle principali vie del centro di Napoli, reclamando un cambiamento nelle modalità operative del click day e chiedendo maggiori garanzie per l’accesso diretto ai finanziamenti pubblici. Tra slogan e cartelli, si sono unite storie di difficoltà quotidiane, registrate da più testimoni presenti.
Questi eventi riflettono un malessere sociale più ampio che continua a pesare su Napoli, una città già segnata da alti tassi di disoccupazione e difficoltà economiche. La gestione del click day, strumento pensato per favorire chi è senza lavoro, è diventata motivo di frustrazione. Questa protesta rappresenta una richiesta di ascolto ed equità.
L’interruzione delle attività e gli scontri di oggi potrebbero spingere le autorità a intervenire con modifiche più concrete nella distribuzione dei fondi e nei processi informatici. Le tensioni sociali restano però alte e la situazione potrebbe evolversi nei prossimi giorni. Chi abita e lavora nella zona attende segnali chiari da parte delle istituzioni per garantire un accesso trasparente ai sostegni pubblici.
Napoli si trova così di fronte a un momento delicato, dove la richiesta di diritti e supporto economico si scontra con le difficoltà pratiche di una città complessa, stretta tra innovazione digitale e realtà sociale.
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