Il ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha pubblicato un decreto con le caratteristiche tecniche e le modalità di installazione dell’alcolock, il dispositivo che blocca l’avvio del veicolo se il conducente ha bevuto alcol. La norma entra in vigore dopo l’introduzione nel nuovo codice della strada, attivo dal 14 dicembre 2024, e punta a contrastare la guida in stato di ebbrezza soprattutto tra i recidivi. Il provvedimento indica chi deve montarlo, come va installato e quali documenti vanno esibiti durante i controlli.
Come funziona l’alcolock e a cosa serve
L’alcolock è un apparecchio collegato al sistema di accensione dell’auto o del mezzo pesante. Il guidatore deve soffiare in un alcoltest integrato prima di avviare il motore. Se il dispositivo registra una quantità di alcol nell’aria espirata superiore allo zero, il veicolo non si accende. Questa funzione vuole impedire a chi ha bevuto di mettersi alla guida, riducendo incidenti causati dall’ebbrezza alcolica.
Lo strumento misura dunque il tasso alcolemico istantaneo e blocca l’auto in caso di superamento della soglia zero. Non si tratta di un semplice deterrente, ma di un controllo concreto da parte del mezzo stesso. In alcune nazioni europee l’alcolock è già adottato da anni, considerato efficace nel ridurre mortalità e incidenti sulle strade.
Decreto ministeriale e diffusione
Il decreto ministeriale pone quindi le basi per una diffusione maggiore di questi dispositivi, assegnando a officine specializzate il compito di un’installazione conforme alle norme europee e nazionali. L’obiettivo è tutelare sia i guidatori sia gli altri utenti della strada, garantendo un livello minimo di sicurezza.
Chi deve obbligatoriamente installare un alcolock
La norma italiana stabilisce che l’alcolock diventa obbligatorio per chi ha ricevuto una sanzione per guida in stato di ebbrezza con un tasso superiore a 0,8 grammi per litro di sangue. Questi conducenti recidivi potranno utilizzare veicoli solo se dotati del dispositivo. In questo modo il legislatore intende prevenire comportamenti rischiosi e ricorrenti, limitando la possibilità di incidenti legati all’abuso di alcol.
Questa misura riguarda sia le auto private sia i mezzi commerciali usati per trasporto di persone e merci. L’obbligo punta su chi ha già dimostrato di non rispettare le regole nelle precedenti infrazioni. In pratica, non si tratta di un obbligo generale per tutti, ma di una misura mirata che colpisce principalmente chi guida sotto effetto di alcol dopo una prima sanzione.
Possibili sviluppi futuri
Il decreto non esclude che in futuro possano esserci ulteriori ampliamenti dell’obbligo, proprio sulla base dei dati sugli incidenti e sulla sicurezza. Già oggi la tipologia e la gravità delle sanzioni dimostrano come il dispositivo possa diventare uno strumento utile per limitare guai causati da eccesso di alcol alla guida.
Modalità di installazione e responsabilità degli operatori
Il decreto descrive con precisione come deve essere installato l’alcolock. Le officine devono essere autorizzate e seguire procedure che rispettano normative europee, sulle quali si basano le caratteristiche tecniche del dispositivo. Il testo prevede che l’installazione venga convalidata con un sigillo speciale, volto ad evitare che l’apparato possa essere manomesso o disattivato in qualche modo.
La responsabilità sui produttori è chiara: devono fornire tutte le istruzioni tecniche necessarie per montare l’alcolock, per il suo uso e per eventuali interventi di manutenzione. Ciò assicura uniformità nelle operazioni e consente agli operatori di conoscere esattamente quali controlli effettuare.
Elenco officine autorizzate
Le officine autorizzate saranno iscritte in un elenco pubblico nel sito del ministero, www.ilportaledellautomobilista.it. Questo registro aiuta i cittadini a rivolgersi a centri certificati e permette ai controlli di identificare immediatamente se l’installazione è regolare e conforme.
L’alcolock può essere montato su veicoli destinati al trasporto di persone e merci. Questa flessibilità consente l’adattamento del dispositivo a diverse tipologie di mezzi, dagli autoveicoli leggeri ai camion. Nel documento si chiede anche ai conducenti di conservare la documentazione originale che certifica l’installazione e la taratura del dispositivo.
Cosa succede durante i controlli su strada
In caso di accertamenti da parte delle forze dell’ordine, il conducente deve poter mostrare la dichiarazione originale di installazione e il certificato di taratura dell’alcolock. Questi documenti dimostrano che il dispositivo funziona correttamente e che il veicolo è conforme alla legge.
Non è necessario modificare il documento unico di circolazione per adeguarsi all’installazione dell’alcolock. Questo evita procedure burocratiche inutili e semplifica le verifiche su strada.
Impegno del ministero
Il ministero si impegna a mantenere aggiornato il sito per consentire a tutti di consultare gli elenchi degli installatori autorizzati e sapere quali modelli di auto sono compatibili con ciascun tipo di dispositivo. Questa trasparenza facilita l’applicazione delle norme e aiuta i guidatori a rispettare la legge.
L’adozione dell’alcolock si inserisce nella logica di riduzione degli incidenti causati da guida sotto l’effetto di alcol, registrata in molte realtà europee che hanno sperimentato questo sistema. Ora l’Italia definisce con dettaglio tecnico e amministrativo le regole per renderlo operativo anche nel nostro paese, con attenzione alla sicurezza.