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Due pazienti ancora gravi ricoverati a roma dopo l’esplosione, terzo paziente in condizioni migliori

L’ospedale sant’Eugenio a roma continua a gestire l’emergenza dopo l’esplosione che ha colpito la città. Restano ricoverati due pazienti in condizioni serie nel reparto grandi ustionati, mentre un terzo si trova nello stesso nosocomio ma con prospettive di recupero più favorevoli. La asl roma 2 ha diffuso nuovi dettagli sullo stato dei feriti.

L’arrivo e le condizioni del terzo paziente trasferito da san giovanni

Nelle ultime ore è stato trasferito al sant’Eugenio un nuovo paziente, un uomo proveniente dall’ospedale san giovanni. A differenza degli altri due, questo ferito è in condizioni generali più solide. È cosciente, vigile e respira autonomamente senza bisogno di supporto meccanico. Le ustioni di questo paziente sono concentrate su un arto superiore, coinvolgendo circa il 10% del corpo, e anche in questo caso si tratta di lesioni di terzo grado. Attualmente medici specialisti stanno esaminando il caso per stabilire il percorso terapeutico più adeguato, studiando come intervenire per assicurare una buona guarigione e limitare le complicanze che possono derivare da ferite di questo tipo. L’attenzione si concentra dunque sul monitoraggio e sulla definizione di un trattamento personalizzato.

La situazione dei pazienti gravi nel reparto grandi ustionati

All’ospedale sant’Eugenio rimangono ricoverati due pazienti con condizioni critiche. Entrambi sono sedati e collegati a ventilazione meccanica assistita per garantire la respirazione. Le loro condizioni sono stazionarie, ma la gravità delle lesioni richiede un controllo costante da parte di un’équipe multidisciplinare che opera senza sosta. Uno dei due pazienti presenta ustioni di terzo grado che coinvolgono il 55% della superficie corporea, una lesione molto estesa che richiede interventi mirati. Nelle ultime ore, su questo paziente è stata eseguita la prima fase di un trattamento specifico chiamato escarolisi enzimatica, una procedura che si concentra sull’eliminazione del tessuto morto attraverso enzimi selettivi. Questo trattamento, come spiegato dalla asl roma 2, rappresenta la prima tappa nel lungo percorso che attende chi ha subito ustioni estese. La prognosi per entrambi resta riservata, un segnale che lo stato clinico è ancora troppo instabile per prevedere evoluzioni certe.

Le cure specifiche per i grandi ustionati e il ruolo dell’équipe multidisciplinare

Il reparto grandi ustionati del sant’Eugenio è attrezzato per gestire casi complessi come quelli delle persone coinvolte nell’esplosione. La presenza di ustioni estese a terzo grado impone un protocollo di cure particolari. La escarolisi enzimatica, utilizzata su uno dei pazienti più critici, è destinata a rimuovere il tessuto necrotico senza dover ricorrere immediatamente a interventi chirurgici invasivi. Questo tipo di trattamento favorisce la preparazione della pelle per successive fasi, che possono includere innesti cutanei o ulteriori procedure chirurgiche. L’équipe multidisciplinare coinvolge medici specializzati in chirurgia plastica, anestesia, terapia intensiva e riabilitazione, per seguire il decorso dei pazienti in modo integrato e continuo. Monitorare costantemente i parametri vitali e gli sviluppi delle lesioni rappresenta un impegno cruciale, soprattutto quando le condizioni cliniche restano gravi o riservate.

L’impatto dell’esplosione e l’attenzione delle autorità sanitarie a roma

L’esplosione che si è verificata a roma ha generato diversi feriti, alcuni con ustioni di gravità diversa. L’intervento tempestivo degli operatori sanitari ha permesso di trasferire i pazienti nei centri più idonei, come il sant’Eugenio, che ha posto al centro le cure specifiche per i grandi ustionati. La asl roma 2 continua a monitorare la situazione aggiornata ogni giorno e a comunicare lo stato clinico dei ricoverati, senza però tralasciare il riserbo necessario per rispettare i pazienti e le famiglie. L’evento rimane sotto osservazione anche da parte delle autorità competenti, impegnate nelle indagini e nella gestione delle emergenze successive. Il reparto grandi ustionati rappresenta un punto di riferimento per la città, in grado di affrontare casi complessi causati da incidenti di questa natura.

Paolo Ludovichi

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