L’autore Fabio Genovesi è stato protagonista di un incontro letterario a Velletri, all’interno della rassegna “Velletri Libris”. L’evento ha richiamato numerosi spettatori curiosi di ascoltare il racconto del suo ultimo libro “Mie magnifiche maestre”, una narrazione intensa che intreccia ricordi, sogni e figure femminili fondamentali nella vita dello scrittore. La serata ha visto dialoghi, musica e letture coinvolgenti, offrendo uno sguardo profondo sulla relazione tra passato e presente attraverso la voce di donne coraggiose.
Martedì 22 luglio, la città di Velletri ha ospitato Fabio Genovesi presso l’evento “Velletri Libris”, iniziativa ideata dalla Fondazione De Cultura insieme alla Mondadori Bookstore delle città vicine come Lariano, Genzano, Frascati e Cisterna. Il progetto vanta il sostegno della Regione Lazio, di Arsial, e si svolge sotto il patrocinio del Comune di Velletri, della Città Metropolitana di Roma Capitale e del Sistema Castelli Romani. Questa serie di incontri letterari mira a portare autori noti nella zona per condividere le loro opere e storie con un pubblico appassionato.
Come di consueto, la serata è iniziata con la presentazione della cantina ospite, curata da Massimo Morassut del CREA, che ha offerto una riflessione sulle tradizioni vitivinicole locali, seguito da letture affidate a Silvia Ciriaci e accompagnate dalla musica di Roberto Candidi. Questo contesto ha creato un’atmosfera accogliente e ricca, preparando il terreno all’ingresso di Genovesi che, accolto dagli organizzatori, ha subito iniziato a dialogare con la giornalista Flavia Capone. L’evento si è rivelato un’occasione di scambio culturale e confronto partecipato, dove letteratura e arte si sono fuse.
Fabio Genovesi ha condotto il pubblico in un viaggio nella sua Versilia, raccontando donne che hanno lasciato un’impronta decisiva nella sua esistenza. Attraverso i ricordi di nonne, zie e amiche della madre, ha dipinto figure complesse e fuori dagli schemi. Donne audaci, a volte dure, altre poetiche, capaci di sfidare le regole della vita con gesti intensi e inaspettati. Questi personaggi tornano a frequentare i suoi sogni, soprattutto nel periodo che precede il suo cinquantesimo compleanno, un momento di riflessione profonda sul tempo e sull’eredità lasciata da chi ti ha cresciuto.
Tra le protagoniste, Genovesi ha descritto Isolina, che con un’azione risoluta aveva salvato il proprio matrimonio, Benedetta, che aveva scelto la libertà controcorrente, e Gilda, famosa per trasformare lutti in feste. Accanto a loro si sono affacciate altre donne come Azzurra, Irene e Violetta, ognuna con una storia diversa, capace di insegnare qualcosa. Lo scrittore ha spiegato che questi personaggi, pur non presenti nei libri di storia ufficiale, hanno influenzato profondamente la sua esistenza e quella di chi le ha amate. Questa parte del racconto ha sottolineato come le esperienze personali possano offrire una versione potente e alternativa della memoria collettiva.
La giornalista Flavia Capone ha guidato la conversazione verso i temi più intimi e simbolici del romanzo di Genovesi. Ha evidenziato il carattere visionario del testo, che combina il racconto autobiografico, elementi di sogno e riflessioni sul tempo, la memoria, la morte, l’infanzia e l’eredità invisibile delle persone care. Il romanzo si basa su un arco temporale preciso: sette giorni e sette notti prima del compleanno dell’autore. Ogni notte è caratterizzata dall’apparizione di una “maestra” nei sogni, che riporta alla luce episodi teneri, divertenti o dolorosi, ma sempre significativi.
Il pubblico ha reagito coinvolto, accolto con emozione aneddoti e battute offerte dallo scrittore. Genovesi ha raccontato come da bambino ignorasse spesso gli insegnamenti di queste donne, distratto dall’attrazione per gli zii marinai, ma che col tempo ha finito per riscoprire il valore di quelle lezioni, che proseguono oltre la morte, attraverso il mondo onirico. “Questi passaggi hanno rivelato un approccio alla memoria intriso di umanità e di legami autentici che resistono al tempo”, dando corpo a una narrazione intima che coinvolge lettore e spettatori.
“Mie magnifiche maestre” racconta le figure femminili con uno stile che evita le banalità e ricerca un tratto di verità profonda. Le donne descritte non sono eroine o personaggi mitologici, ma persone comuni con storie uniche e capacità di trasmettere valori. Nonne, zie e maestre che hanno mantenuto l’equilibrio delle famiglie, affrontato difficoltà con forza e dignità, lasciando un segno duraturo. Lo scrittore le definisce “maestre di vita” perché, dentro la loro quotidianità, si sono fatte carico di insegnamenti autentici.
Il romanzo è strutturato in modo simbolico: ogni notte del periodo che precede il cinquantesimo compleanno è dedicata a un’incontro onirico con una di queste donne. Attraverso queste visite, il protagonista rievoca momenti della sua infanzia e giovinezza, emozioni diverse e ricordi incancellabili. Questo meccanismo narrativo costruisce un percorso intimo di riconciliazione con il passato, mettendo a fuoco rapporti spesso complessi e rivelando la persistenza dell’eco di quelle figure femminili nella sua vita presente.
L’appuntamento con Fabio Genovesi ha richiamato pubblico e interesse, confermando la rassegna “Velletri Libris” quale appuntamento fisso per l’estate culturale nel Lazio. Diversi enti e aziende collaborano per offrire un calendario ricco di incontri con autori di rilievo. Tra i partner figurano la Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri, Casale della Regina e CREA – Viticoltura Enologia, mentre tra gli sponsor ci sono Allianz, Banca Popolare del Lazio, Class Auto e Casa di Cura Madonna delle Grazie.
Il prossimo evento è previsto per martedì 29 luglio alle ore 20, con la presenza di Gianrico Carofiglio, che presenterà “Elogio dell’ignoranza e dell’errore”, edito da Einaudi. Il libro affronta temi insoliti legati all’ignoranza e all’errore, offrendo una riflessione sulla natura umana in modo leggero e riflessivo. L’incontro sarà aperto al pubblico senza obbligo di ingresso, proseguendo così la tradizione di incontri accessibili e partecipati promossa dal festival.
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