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Figc esclude la spal dalla serie c 2025/26: un posto libero per il ripescaggio tra le novità del consiglio federale

La figc ha deciso di non concedere la licenza nazionale alla spal, escludendo così il club ferrarese dalla serie c per la stagione 2025/26. La rinuncia al ricorso contro la covisoc ha reso ufficiale questa misura, creando spazio per un ripescaggio in un campionato già segnato dall’avvio della liquidazione giudiziale della lucchese. Il consiglio federale ha inoltre definito varie nomine per la giustizia sportiva e avviato progetti per migliorare il rispetto nel calcio, toccando anche la riforma degli stadi.

La mancata licenza alla spal e le conseguenze per la serie c

Il consiglio federale della figc ha preso atto della rinuncia della spal al ricorso contro la valutazione negativa della covisoc, l’organismo di vigilanza sui conti delle società calcistiche. A seguito di questa scelta, la spal non avrà la licenza nazionale, che è condizione necessaria per partecipare alla serie c 2025/26. Con la squalifica della squadra di ferrara, si è aperto un posto libero nel campionato.

Non solo la spal, anche la lucchese si trova in difficoltà: la società lucchese ha infatti avviato una procedura di liquidazione giudiziale, che ha comportato la sua espulsione o sospensione dal torneo. Questa situazione ha fatto emergere almeno due posti vacanti nella terza serie del calcio italiano.

Il ripescaggio come soluzione ai posti vacanti

Il consiglio ha pertanto reso noto che a questi posti liberi dovranno aggiungersi altri da assegnare tramite ripescaggi. Questi serviranno a mantenere il numero di squadre necessario per la regolare composizione del campionato. Il presidente della figc, gabriele gravina, ha confermato che ci sarà un’ulteriore possibilità di accesso in serie c per una seconda squadra, sottolineando un interesse specifico da parte dell’inter per questo segmento. Il termine per la presentazione delle domande di ripescaggio è fissato al 18 luglio, lasciando poche settimane per completare le iscrizioni e definire gli organici ufficiali.

Nomine e figure di garanzia nella giustizia sportiva della figc

Durante la stessa riunione, il consiglio federale ha assegnato con voto unanime incarichi quadriennali importanti nel sistema della giustizia sportiva. La novità più rilevante riguarda il garante per le persone con disabilità, maurizio borgo, nominato giudice sportivo della divisione calcio paralimpico e sperimentale della figc. La sua presenza vuole garantire maggiore attenzione e supporto a forme di calcio inclusive, valorizzando lo sport per tutti.

Conferme nei vertici della giustizia sportiva

Sono stati riconfermati tre dirigenti chiave: luigi maria torsello come capo della corte federale, giuseppe chinè alla procura federale e gerardo mastrandrea come giudice sportivo in serie A. Questi nomi rappresentano una continuità nella gestione della giustizia sportiva e assicurano una linea stabile per la prossima quadriennalità.

Il presidente gravina ha evidenziato l’importanza di inserire figure autorevoli come borgo nel mondo del calcio sociale. L’obiettivo è favorire una cultura dell’inclusione e del rispetto in tutti i livelli di gioco, fino anche al calcio paralimpico.

L’introduzione del dirigente arbitro per educare al rispetto delle regole

Il consiglio ha affrontato il tema della figura del “dirigente arbitro”, una proposta che mira ad affiancare l’attività degli arbitri tradizionali per migliorare il clima di rispetto nel calcio dilettantistico e contrastare la violenza. L’idea nasce da un modello già applicato in francia, dove il ruolo ha dato risultati positivi.

Secondo la figc questa nuova figura potrà essere formata con una preparazione specifica e autorizzata ad arbitrare nei livelli più bassi degli sport di base. Non si tratta solo di una figura tecnica, ma anche educativa, capace di trasmettere valori sportivi e normativi all’interno dei club.

gabriele gravina ha sottolineato il valore di questa iniziativa, che è stata condivisa con l’associazione italiana arbitri e la lega nazionale dilettanti . Il progetto fa parte di un più ampio percorso volto a ridurre episodi di intolleranza, violenze e contesti di conflitto all’interno dei campi amatoriali. La presenza di un dirigente arbitro garantirà un presidio più vicino agli ambienti locali, al centro delle problematiche più frequenti.

Il decreto sport e il commissario per la ristrutturazione degli stadi

Nel corso della conferenza stampa, il presidente della figc si è soffermato sulle novità riguardanti il decreto sport, ancora in via di approvazione da parte del consiglio dei ministri. Tra i punti cardine c’è la creazione della figura del commissario per gli stadi, un ruolo che dovrà favorire gli interventi necessari per ammodernare impianti e costruirne di nuovi.

gravina ha raccontato di aver avuto colloqui con il presidente dell’agenzia nazionale per lo sport, vito abodi, riguardo l’imminente approvazione del decreto, attesa entro pochissimi giorni. L’incarico del commissario stadi rappresenterà un tassello fondamentale nella riorganizzazione degli spazi sportivi, da tempo considerati inadeguati o in condizioni precarie.

Rilancio infrastrutturale per il calcio italiano

L’obiettivo dichiarato è rilanciare le infrastrutture sportive italiane, offrendo ai club e ai tifosi strutture più sicure e moderne per seguire il calcio. La scelta di nominare un commissario dedicato sottolinea la necessità di un intervento rapido e efficace a livello nazionale, soprattutto per le realtà di leghe minori e dilettantistiche.

La scelta unanime di gattuso come nuovo commissario tecnico della nazionale

La seduta del consiglio federale si è aperta con un passaggio sugli aspetti tecnici e sportivi, dove la figura del nuovo commissario tecnico della nazionale maggiore ha avuto ampio risalto. gabriele gravina ha ringraziato i consiglieri per il sostegno unanime a favore di gennaro gattuso, confermando così la piena fiducia nel tecnico.

gattuso è stato presentato ufficialmente nella mattinata della stessa giornata di riunione. Il presidente ha sottolineato l’importanza di questa scelta in vista dell’imminente ciclo competitivo. L’assegnazione a gattuso rappresenta un punto fermo per la gestione tecnica della nazionale, dopo un periodo di instabilità.

In questa fase, il riconoscimento del lavoro di gattuso vuole trasmettere un segnale di compattezza e determinazione, utile a preparare la squadra azzurra per le sfide europee e mondiali. Anche altri componenti del consiglio hanno espresso apprezzamento per il percorso che si sta costruendo intorno a questa nomina.

Clarissa Abile

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