Un escavatore dotato di pinza idraulica è stato sottratto in piena notte da un cantiere vicino all’abbazia di Casamari. Il mezzo, di proprietà della ditta Nicoletti Loreto di Sora, è sparito poco dopo la mezzanotte, in un’azione ben organizzata e rapida. Nei minuti successivi, il segnale GPS è stato distrutto dai ladri, che hanno così interrotto ogni possibilità di localizzare l’escavatore durante il trasporto.
Il furto è avvenuto tra martedì e mercoledì, precisamente alle 00:05 del 18 aprile 2025, quando il sistema di localizzazione del mezzo ha smesso di funzionare. I ladri hanno agito con precisione, manomettendo la scheda SIM interna per disattivare il dispositivo di sicurezza. Dopo aver forzato il lucchetto del cancello che chiudeva il cantiere, hanno trascinato l’escavatore nel parcheggio antistante il campo sportivo, adiacente al luogo del furto.
Il veicolo da lavoro, pesante almeno 4 tonnellate, non poteva essere spostato senza un mezzo adatto. Così, molto probabilmente, i malfattori hanno caricato l’escavatore su un camion o un carrello. La circostanza suggerisce che dietro al colpo ci sia stata una pianificazione accurata e l’intervento di almeno tre persone. Non si trattava di un furto improvvisato ma vissuto come un obiettivo ben definito.
L’escavatore appartiene alla ditta Nicoletti Loreto, un’azienda edile con sede a Sora. Alessandro Nicoletti, figlio del titolare, ha descritto con tono amareggiato quanto sia stato duro subire la perdita. Si trattava di un mezzo nuovo, appena acquistato dopo anni di lavoro e sacrifici. Questo investimento rappresentava una possibilità di migliorare l’attività aziendale e affrontare una fase difficile per le imprese locali, dove i costi si sono fatti pesanti.
Il furto ha un peso non solo economico, ma anche sociale. Dietro l’azienda ci sono famiglie intere che contano su quel lavoro per vivere. La perdita di un macchinario così importante significa meno opportunità di lavoro e difficoltà in più per chi ogni giorno fatica a portare avanti l’impresa. Il dispiacere emerge anche dall’importanza che ha avuto l’escavatore per la crescita e la tenuta della ditta.
“Questo colpo ci ha colpito profondamente, non è solo un pezzo di attrezzatura che abbiamo perso, ma un pezzo di futuro per la nostra azienda e la nostra comunità.”
Subito dopo la denuncia sporta dai Nicoletti, i carabinieri di Veroli sono intervenuti al cantiere per raccogliere prove e fare un sopralluogo accurato. Dal momento in cui il furto è stato scoperto, circa sei ore dopo il fatto, le possibilità di ritrovare il mezzo si sono ridotte. Le autorità puntano a recuperare l’escavatore prima che attraversi le regioni e sparisca nel mercato nero.
Una difficoltà nelle ricerche è che questi mezzi non sono targati, per cui possono essere difficili da individuare e ricollocare sul mercato. Inoltre, il sospetto è che l’escavatore possa essere stato già trasportato verso la Campania, complicando ulteriormente la pista investigativa.
Le forze dell’ordine invitano chiunque abbia notizie a contattarle o a rivolgersi direttamente alla ditta Nicoletti Loreto. L’attenzione dei cittadini rimane fondamentale per riportare alla luce un mezzo di lavoro che rappresenta una risorsa importante per un’azienda e le persone che dipendono da essa.
Il furto si è verificato in una zona strategica, vicino all’abbazia di Casamari, un luogo noto e frequentato. Il cantiere, pur essendo chiuso e protetto, non è riuscito a evitare lo scippo notturno. Questi episodi suscitano una certa preoccupazione nella comunità locale, specialmente tra chi opera nel mondo dell’edilizia.
Gli imprenditori, come quelli della ditta Nicoletti, spesso si trovano a dover fronteggiare problemi che vanno oltre il lavoro quotidiano, come la sicurezza degli strumenti e dei macchinari. La perdita di un mezzo così costoso pesa non solo sugli investimenti personali ma condiziona anche la capacità lavorativa.
Non è la prima volta che nel territorio si registrano furti di mezzi pesanti, e il problema si trascina senza soluzioni definitive. La prevenzione resta cruciale, ma in casi come questo la rapidità del colpo e la pianificazione rendono difficile intervenire in tempo. Le indagini andranno avanti per scoprire chi ha agito e recuperare quanto sottratto.
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