nasce nuova pescara: aumentano le preoccupazioni e le resistenze a spoltore e montesilvano a un anno dal via
La creazione di nuova pescara, città destinata a unirsi il primo gennaio 2027 attraverso la fusione di pescara, montesilvano e spoltore, sta sollevando timori e perplessità tra i cittadini coinvolti. Con l’avvicinarsi della data ufficiale, emergono difficoltà nei processi di integrazione dei servizi e crescono i dubbi sull’effettiva funzionalità del nuovo assetto amministrativo. La sindaca di spoltore chiara trulli ha parlato apertamente delle criticità, raccontando come le resistenze siano legate più all’organizzazione pratica che a divisioni campanilistiche.
La prima prova tangibile della fusione riguarda i servizi associati tra i tre comuni. Per ora si tratta di attività ritenute “semplici”, decise già nel 2023 e da attuare dal 2024, ma i risultati non sono quelli sperati. Chiara trulli ha spiegato che i servizi integrati faticano a partire e persino a funzionare. Se questo succede con compiti di minor complessità, saltano immediatamente dubbi maggiori riguardo alla gestione dei servizi più delicati, come quelli alla cittadinanza che richiedono un rapporto diretto e di prossimità con gli utenti.
Nel 2024 sono stati individuati altri cinque servizi da associare nel 2025, ancora più semplici, ma le difficoltà già presenti dimostrano una netta lentezza nella realizzazione pratica. La sindaca ha sottolineato come questa situazione sollevi domande cruciali: “quando la fusione dovrà permettere la condivisione di servizi essenziali guidati da immediata relazione con i cittadini, come verranno garantite qualità e continuità?” I dubbi sono concreti e fanno riflettere sulle conseguenze di un processo che procede senza un progetto solido e condiviso.
Questa realtà ha spinto l’amministrazione di spoltore a chiedere un incontro ufficiale con la regione abruzzo per discutere eventuali rinvii, ipotesi ventilata anche nei giorni scorsi, per rallentare la tabella di marcia e affrontare meglio i problemi emersi.
Le perplessità di spoltore e montesilvano riguardano principalmente la qualità di questa fusione, non un contrasto di interessi tra comuni o posizioni di potere. La sindaca trulli ha specificato che nessuno è legato a poltrone o a divisioni territoriali in senso stretto. Tutti riconoscono il valore storico e culturale dei singoli comuni, ma l’attenzione si concentra sulla struttura di governo e gestione futura.
L’amministrazione di spoltore teme che l’attuale modello di gestione e il passaggio a una governance condivisa dei servizi più complessi possano generare disservizi nei confronti dei cittadini. Il rischio concreto è che i residenti di spoltore, che finora hanno goduto di un sistema più snello e personalizzato, si trovino a pagare un prezzo alto senza benefici reali. Quindi, l’opposizione nasce da problemi metodologici e legati a una mancanza di progettualità chiara, non da opposizioni emotive o identitarie.
Questa lettura mette al centro il bisogno di una gestione trasparente e precisa da parte dell’ente regionale e dei comuni coinvolti, per evitare che l’unione diventi un passaggio confusionario con ricadute negative.
Una delle questioni che pesa di più sull’opinione pubblica è quella fiscale. Il sistema di tassazione a spoltore è tra i più bassi dell’abruzzo. La tariffa rifiuti è meno della metà rispetto a pescara e montesilvano. Chiara trulli ha segnalato che questo squilibrio crea una percezione chiara: “i cittadini di spoltore vedono soltanto aumento dei costi, senza riscontro di vantaggi tangibili.”
Questo aspetto finanziario mette in crisi il consenso sociale e la legittimità del progetto agli occhi della popolazione. Le entrate aggiuntive e i cambiamenti previsti rischiano di pesare sulle tasche dei residenti senza un miglioramento immediato nei servizi ricevuti. Nonostante il cammino verso la creazione di nuova pescara, la mancanza di un piano di sviluppo condiviso rende l’idea di fusione meno appetibile.
La sindaca ha sottolineato come sia fondamentale costruire un progetto credibile che renda evidente la praticità e i benefici della nuova grande città, per accompagnare i cittadini in questa trasformazione e ottenere un consenso più solido. Pause e ripensamenti restano all’ordine del giorno con un orizzonte temporale che si avvicina rapidamente.
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