La Milano Fashion Week maschile del 2025 si apre con un evento inaspettato che ha scosso il cuore del mondo della moda. Giorgio Armani, pilastro del made in Italy, non parteciperà alle consuete uscite finali delle sfilate Emporio e Giorgio Armani. L’annuncio ufficiale è arrivato nel primo pomeriggio con una nota della maison che ha spiegato le ragioni di questa scelta e come si svolgeranno gli eventi nelle prossime giornate.
Milano, marzo 2025. Giorgio Armani, fondatore dell’omonima casa di moda, ha deciso di non presentarsi di persona al saluto finale delle sfilate, una tradizione consolidata da più di cinquant’anni. Lo stilista, prossimo ai 91 anni, è ancora in convalescenza dopo un recente ricovero ospedaliero nella sua città natale. La comunicazione del gruppo Armani ha sottolineato che lui si trova a casa e che sta bene, ma ha preferito riposarsi in vista delle prossime presentazioni a Parigi.
Lo storico braccio destro di Armani, Leo Dell’Orco, sarà invece a bordo passerella per raccogliere gli applausi a nome del maestro. Responsabile dello stile maschile, Dell’Orco conosce bene le collezioni e ha seguito direttamente tutte le fasi di preparazione. Nonostante la distanza fisica, le fonti interne all’azienda assicurano che Armani non ha rinunciato a seguire il lavoro con la sua consueta attenzione. Il debutto della linea Emporio, previsto per la giornata seguente, è il primo show che si svolge senza il fondatore presente. Per la maison si tratta di un evento inedito, segnato dal rispetto dei tempi di recupero di un uomo che ha plasmato la moda italiana nel mondo.
L’assenza di Giorgio Armani a Milano ha suscitato preoccupazione per il mondo della moda, che da decenni lo segue con ammirazione e rispetto. Con una carriera lunga più di 50 anni, Armani ha trasformato il made in Italy in un marchio sinonimo di stile e qualità, influenzando non solo il settore dell’abbigliamento ma anche la cultura popolare, come testimoniano le frequenti presenze a eventi di Hollywood. La sua opera ha creato una vera e propria scuola, captando l’attenzione di interpreti globali e professionisti del settore.
Non a caso, per celebrare i primi venti anni della linea Privé, Armani ha organizzato una mostra all’Armani Silos, spazio di cultura e moda situato in via Bergognone a Milano. Questa celebrazione testimonia una produzione di alta moda che ha sempre mantenuto una forma di eccellenza e fedeltà al mestiere, anche in un’epoca dove il mercato e le tendenze mutano rapidamente. Il richiamo a Parigi per i prossimi appuntamenti conferma la volontà dello stilista di essere presente nelle occasioni chiave, pur limitando l’esposizione fisica.
La fashion week maschile di Milano del 2025 si è aperta con una presenza più contenuta rispetto al passato. Alcuni nomi di rilievo come Zegna, Gucci e Fendi non partecipano quest’anno, contribuendo a una riduzione delle sfilate previste. Il calendario è iniziato con il brand Setchu, vincitore del LVMH Prize e del Camera Moda Fashion Trust Grant 2023. La collezione ha puntato su un’estetica legata all’istinto primordiale del vestirsi, ossia una ricerca di semplicità e autenticità nella moda maschile.
Un debutto di rilievo è quello di Fiorucci per l’abbigliamento uomo. Al timone creativo c’è Francesca Murri, che ha scelto un allestimento che ricorda una piazza, immersa nell’headquarter del marchio situato in Chinatown, Milano. La proposta è giocosa e ironica, in linea con lo spirito storico del brand, noto per le sue provocazioni e il carattere distintivo sulla scena internazionale.
Tra le proposte della giornata, Mtl Studio si distingue per un modello originale che richiama una festa di paese. Matteo Lamandina, designer di 35 anni, ha scelto la Fondazione Sozzani di via Bovisasca come cornice per il suo show. L’evento ha ricreato l’atmosfera di una sagra tradizionale, con giochi popolari come carte e bocce, accompagnati da tigelle e granite. La collezione rende omaggio al territorio e alle radici personali di Lamandina, cresciuto in un piccolo paese della provincia di Modena.
L’abbigliamento presentato tende a superare le classiche distinzioni di genere e a coinvolgere diverse età, con pezzi pensati sia per uomini che per donne. Questo approccio sottolinea il legame con la comunità e un senso di inclusività, che si riflette nella morbidezza dei tessuti e nella leggerezza delle forme. La scelta della location contribuisce a far emergere un rapporto con la cultura più autentica e quotidiana, lontana dai grandi eventi e dalle luci della ribalta.
Il mondo della moda segue con attenzione gli sviluppi che si susseguono in questa Milano Fashion Week, segnata dall’assenza e dal cambiamento, ma anche da tentativi di trovare nuovi equilibri nei mesi cruciali che anticipano l’alta moda parigina.
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