Il napoli pride ha animato le strade della città partenopea, portando migliaia di persone in un corteo che ha preso avvio da piazza municipio per raggiungere piazza dante nel tardo pomeriggio. La manifestazione ha raccolto partecipanti da tutta la campania e anche da altre regioni italiane, unendo voci e colori sotto lo slogan centrale “Il corpo non è mai reato”. Un evento carico di simboli, bandiere e richieste di diritti.
Il corteo napoli pride è partito in una giornata di sole, con diverse migliaia di persone che si sono radunate in piazza municipio, luogo simbolico nel cuore della città. A fianco dello striscione di apertura ha sfilato la cantante Gaia, madrina dell’evento, accompagnata dal sindaco di napoli, Gaetano Manfredi. La presenza di figure istituzionali ha dato un tono ufficiale alla manifestazione, confermando il sostegno di molte realtà locali e regionali. Tra i volti noti anche l’ex presidente della camera Roberto Fico, che ha preso parte al corteo insieme a rappresentanti del comune e della regione campania.
La composizione del gruppo era variegata. Si sono visti giovani, famiglie e attivisti, tutti desiderosi di far sentire la loro voce a favore dei diritti civili e contro qualsiasi forma di discriminazione. Molti partecipanti avevano indosso magliette colorate e portavano cartelli con messaggi chiari e incisivi. Il corteo ha attraversato varie strade fino a giungere in piazza dante, luogo scelto per le celebrazioni serali.
Il tema centrale del napoli pride 2025, “Il corpo non è mai reato”, ha voluto mettere l’accento sulla tutela del corpo come diritto inviolabile e sul rispetto della libertà individuale rispetto all’identità di genere e all’orientamento sessuale. La frase sintetizza una battaglia che ha radici profonde nella quotidianità delle persone lgbtq+, in lotta contro discriminazioni e violenze. Lo slogan ha voluto ribadire che ogni corpo, ogni espressione di sé, ha diritto a vivere senza paura di repressioni o giudizi.
Questo messaggio è stato trasmesso anche dai numerosi interventi durante il pomeriggio, a testimonianza della rilevanza della questione anche in una città come napoli, con la sua ricca storia di lotte sociali. Il napoli pride ha assunto così la funzione di spazio di confronto e rilancio per i diritti civili, coinvolgendo non solo gli attivisti ma anche un pubblico più ampio.
Tra le immagini più forti del corteo, spiccavano le bandiere della palestina e quelle della pace. Numerosi partecipanti hanno esposto striscioni e cartelli con slogan di solidarietà alla gente di gaza, condannando gli attacchi militari in corso nella regione. Questo elemento ha aggiunto una dimensione internazionale alla manifestazione, collegando le rivendicazioni di diritti umani in italia a quelle in altre parti del mondo.
I messaggi contro i bombardamenti israeliani si sono intrecciati alle richieste di libertà e rispetto per tutte le comunità oppresse, sottolineando l’impegno del pride anche verso temi di giustizia globale. La presenza costante di queste bandiere ha contribuito a creare un’atmosfera di attivismo e consapevolezza, in cui i diritti delle persone si saldano con quelli dei popoli in lotta.
Il napoli pride si è concluso in serata con lo star show, iniziato dalle ore 21 in piazza dante. Questo momento ha visto alternarsi sul palco vari artisti che hanno animato la piazza con canzoni e performance dedicate ai temi dell’evento. La madrina Gaia ha partecipato anche a questa fase, portando la sua musica e il suo impegno nel contesto della manifestazione.
Lo spettacolo ha richiamato un pubblico numeroso, che ha assistito a un programma ricco e vario, in grado di coinvolgere persone di tutte le età. Oltre alla musica, non sono mancati momenti di testimonianza e di festa, segno dell’amalgama tra impegno civile e celebrazione. La scelta di piazza dante come punto di arrivo e palcoscenico ha valorizzato un luogo centrale per la vita culturale della città.
Le voci degli artisti si sono fuse con quelle dei partecipanti al corteo, lasciando un’impressione di unità e partecipazione diffusa. Come ogni anno, il pride a napoli ha saputo unire momenti di riflessione con altri di festa, creando un’esperienza che resta impressa nella memoria di chi l’ha vissuta.
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