L’Italia affronta le sfide del turismo con un nuovo sguardo, concentrandosi sul valore generato dalla spesa procapite dei visitatori più che sul numero complessivo di turisti. Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha messo in luce questo concetto durante il IV Summit nazionale sull’economia del Mare – Blue Forum a Roma. Secondo Santanchè, l’overtourism interessa solo una piccola parte del territorio nazionale, e un cambiamento di prospettiva può valorizzare le risorse uniche del Paese, a partire dal turismo legato al mare.
Il ministro Santanchè ha spiegato che circa il 75% dei turisti che visitano l’Italia si concentra su appena il 4% del territorio nazionale. Questo dato sfata l’idea di un sovraffollamento uniforme. L’overtourism, quindi, riguarda solo alcune aree ben precise e non il Paese nella sua interezza. Nel passato si è infatti adottata una visione sbagliata, puntando solo sulla quantità di visitatori e trascurando la qualità e il valore economico che ogni singolo turista porta.
Adottare un’ottica diversa significa riconoscere che sono le spese medie per turista a fare la differenza, non solo il numero totale. Questo modo di guardare alle cose sollecita a valorizzare le eccellenze locali, a rafforzare le offerte di alto livello, e a distribuire meglio il flusso turistico su tutto il territorio, per evitare concentrazioni dannose. Santanchè ha invitato a essere più orgogliosi delle risorse italiane e del carattere distintivo dell’Italia come meta di qualità.
Per la prima volta, il ministero del Turismo ha incluso il turismo del mare nel suo piano strategico, segno importante della crescita di questo segmento. Durante il Blue Forum, il ministro ha sottolineato dati incoraggianti sia per la spesa procapite dei turisti, sia per l’occupazione legata a questo settore. Si tratta di un campo in espansione, che riveste un ruolo chiave per l’economia locale e per la nazione.
L’attenzione al turismo marittimo apre prospettive di sviluppo nelle aree costiere, dove è possibile investire in servizi, infrastrutture e attrazioni che valorizzino al meglio la presenza del mare. Il turismo legato alla costa ha caratteristiche specifiche e richiede una gestione puntuale per mantenere l’equilibrio tra sviluppo e sostenibilità. Puntare su questa modalità di turismo significa anche riconoscere l’importanza del mare come risorsa fondamentale per l’Italia.
Santanchè ha richiamato l’attenzione sull’economia blu, un settore che prende forza non solo dal turismo ma dalla produzione e dall’industria legate al mare. L’Italia è una penisola, circondata dal mare su tre lati, una condizione che riconosce il valore marittimo come cruciale. Il ministro ha osservato che in passato si è spesso dimenticato questo aspetto, senza sfruttare pienamente il potenziale legato al mare.
Uno dei fiori all’occhiello è la cantieristica nautica, soprattutto la costruzione di yacht di grandi dimensioni. I cantieri italiani sono noti a livello mondiale per la qualità e il design delle imbarcazioni prodotte. Questo segmento non solo crea occupazione e reddito, ma alimenta anche un’immagine prestigiosa per il Made in Italy. La crescita dell’economia blu si riflette in più ambiti, dal turismo all’industria, e rappresenta un asset importante per il futuro.
Il IV Summit nazionale sull’economia del Mare ha rappresentato anche un momento di riconoscimento per Daniela Santanchè. Il presidente della Camera di commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora, insieme a rappresentanti istituzionali locali come il sindaco di Latina Matilde Celentano, il sindaco di Gaeta Cristian Leccese e il prefetto di Latina Vittoria Ciaramella, ha consegnato un premio al ministro per il suo impegno nel settore. Questo gesto sottolinea l’attenzione che cresce attorno al turismo marittimo e all’economia blu in Italia.
L’evento ha messo in evidenza come il turismo legato al mare stia diventando un punto fermo per le politiche di sviluppo, anche grazie a dati concreti che certificano una crescita stabile. Il coinvolgimento di enti locali assume particolare rilievo, perché le azioni sul territorio devono essere coordinate con una visione nazionale per far emergere le potenzialità in modo armonico.
Dalle parole di Santanchè arriva un invito a guardare con orgoglio alle risorse italiane e allo stesso tempo a lavorare con determinazione per valorizzarle al meglio. Una strategia che si basa sulla qualità, la spesa dei turisti e una visione più ampia dell’Italia come destinazione di eccellenza.
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