Al museo e real bosco di capodimonte prende il via il 18 luglio “Lo Cunto de li Cunti – 390 anni di magia”, un progetto che unisce teatro, musica e arte per raccontare le fiabe di Giambattista Basile, figura chiave della tradizione fiabesca europea. La rassegna propone eventi serali immersi tra i capolavori del ‘600 napoletano, aprendo un percorso che lega la narrativa alle opere di grandi artisti dell’epoca.
“Lo Cunto de li Cunti” debutta con un appuntamento al Salone da Ballo di Capodimonte alle 21,30 con il reading dell’attore Mariano Rigillo e l’accompagnamento musicale di Isabella Parmiciano al violino. Alle 20, in anteprima, il pubblico potrà seguire la narrazione de “La vera storia di Cenerentola” mentre esplora le gallerie dedicate al Seicento napoletano all’interno del museo. Questa scelta di abbinare il racconto con la visita delle collezioni enfatizza il legame tra la narrrazione popolare di Basile e le espressioni artistiche di quel tempo.
L’ideazione e la direzione artistica sono opera di Domenico Basile, discendente del celebre scrittore, mentre la produzione è curata da Best Live, con il supporto del Ministero della Cultura attraverso la direzione generale Spettacolo. Si tratta di un progetto pensato per portare in scena e sotto altra luce un patrimonio letterario spesso conosciuto solo nei suoi aspetti più tradizionali.
Alla presentazione dell’iniziativa hanno partecipato figure con ruoli chiave nella valorizzazione culturale della regione. Oltre a Eike Schmidt, direttore del museo, ha preso la parola l’attore e regista Alessandro Siani, che ha espresso il suo appoggio al progetto. Sono intervenuti anche rappresentanti dei comuni coinvolti, come il sindaco di Bracigliano Giovanni Iuliano e il vicesindaco di Villaricca Gianni Granata. La presenza di queste autorità sottolinea come “Lo Cunto de li Cunti” si inserisca in una rete culturale che abbraccia diverse realtà territoriali.
Schmidt ha ricordato l’importanza unica del museo di Capodimonte nel creare un ponte tra la letteratura di Basile e gli artisti napoletani del Seicento. Ha citato alcuni dei protagonisti di quel periodo, come Battistello Caracciolo – legato direttamente a Basile –, Jusepe de Ribera, Micco Spadaro, e Massimo Stanzione. Questi pittori hanno fatto da specchio visivo alle storie raccontate nel Pentamerone, alimentando la memoria della tradizione napoletana e europea.
L’apertura serale estiva di Capodimonte permette l’accesso a questo evento con il biglietto di 5 euro; la prenotazione è obbligatoria per partecipare agli spettacoli e deve essere effettuata inviando una mail a fiabedelbasile@gmail.com. Il calendario non si limita alla sola città di Napoli, bensì si estende a numerosi altri siti culturali in Campania a partire da settembre.
Il 5 settembre alla Biblioteca Nazionale di Napoli è previsto un convegno dedicato a Giambattista Basile, seguito da un reading di Milvia Marigliano. Il giorno dopo, a Villa Pignatelli, Geppy Gleijeses porterà in scena un reading accompagnato dal violino di Vittorio Cataldi. La narrazione dal vivo continua con “La vera storia di Cenerentola”, interpretata da un cast formato da Consiglia Aprovidolo, Teresa Barretta, Paola Cacace, Enrico Disegni, Giuseppe Fedele e Giulia Piscitelli.
Altre tappe estive toccheranno località come Aversa , Sessa Cilento , e Benevento per il festival Benevento Città Spettacolo. A settembre si aggiungono Bracigliano, Villaricca, Santa Maria Capua Vetere e chiude Giugliano il 19 settembre con un doppio evento: un reading firmato da Ippolita Baldini e Lucianna De Falco, seguito da un concerto dell’Accademia Reale Baroque ensemble, offrendo un finale musicale che richiama la tradizione barocca presente nelle atmosfere del progetto.
Il progetto evidenzia come l’opera letteraria di Giambattista Basile, padre delle fiabe europee, abbia influenze visibili nell’arte del Seicento napoletano. Artisti come Jusepe de Ribera hanno rappresentato tematiche e atmosfere che si possono collegare ai racconti del Pentamerone. Anche pittori come Micco Spadaro e Massimo Stanzione si sono ispirati a quell’immaginario, creando opere che dialogano con la narrativa popolare.
L’intero percorso museale coinvolto nell’iniziativa consente di ammirare capolavori di artisti significativi: Luca Giordano, Artemisia Gentileschi, Mattia Preti, Bernardo Cavallino e la scuola di Rubens. Questi pittori riflettono per stile e soggetto l’epoca in cui sono nate le fiabe di Basile, rendendo il museo un contesto ideale per questa esperienza. L’inserimento di letture e musica completa un quadro che riporta lo spettatore nel cuore della Napoli barocca tra arte, musica e parola.
Questa nuova programmazione del museo e real bosco di capodimonte porta avanti l’eredità culturale di una tradizione letteraria legata a un ambiente artistico specifico, coinvolgendo pubblico e territori in un dialogo tra passato e presente.
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