L’ultima convocazione del tavolo tecnico a terracina ha acceso i riflettori sulle difficoltà dell’azienda speciale che opera da oltre 15 anni nel territorio. L’incontro, promosso dalla ugl autonomie lazio, ha messo in evidenza tensioni crescenti fra il sindacato e la direzione aziendale, con pesanti effetti su lavoratori e cittadini che usufruiscono dei servizi offerti. Le criticità sollevate riguardano soprattutto la gestione interna e la mancanza di trasparenza negli atti amministrativi.
L’azienda speciale di terracina rappresenta da più di un decennio un punto di riferimento per l’occupazione locale e per la qualità dei servizi pubblici erogati sul territorio. Fondata quindici anni fa, ha garantito posti di lavoro a numerosi cittadini e svolto un’attività strettamente legata alle esigenze della comunità. Il legame con il territorio è forte e molte famiglie contano su quest’ente per il sostentamento.
L’ente, infatti, opera in ambiti che spaziano dalla gestione di servizi urbani alla manutenzione di infrastrutture comunali, mantenendo un rapporto diretto con l’amministrazione pubblica e i cittadini. Questa posizione le conferisce un ruolo cruciale nel tessuto sociale di terracina, dove ogni interruzione o rallentamento dei servizi genera un impatto immediato sulla vita quotidiana.
Purtroppo, le difficoltà emerse negli ultimi mesi hanno iniziato a minare questa stabilità. Le disfunzioni amministrative e gestionali hanno fatto crescere i timori circa la continuità e la qualità del lavoro offerto. La preoccupazione maggiore riguarda la capacità dell’azienda speciale di continuare a garantire occupazione e un servizio adeguato senza compromettere i diritti dei lavoratori e la soddisfazione dei cittadini.
La UGL Autonomie Lazio ha espresso una forte preoccupazione per l’atteggiamento assunto dalla direzione dell’azienda speciale durante gli ultimi mesi. Secondo il segretario regionale Alessandro Garofolo, la gestione da parte dei vertici risulta poco chiara e ostacola il normale svolgimento delle attività.
Un punto critico segnalato riguarda l’assenza di riscontri ufficiali sugli atti amministrativi prodotti, che alimenta confusione e ritardi nell’operatività quotidiana. La mancanza di risposte e la resistenza a collaborare hanno contribuito a creare un clima di tensione interno, che grava soprattutto sui lavoratori. Lo stato di incertezza e il continuo susseguirsi di ostacoli rischiano di compromettere la stabilità da tempo consolidata.
Questa situazione non si limita a un semplice disguido burocratico ma si traduce in un rischio concreto sul piano gestionale. Le tensioni interne e il mancato dialogo hanno aumentato la frustrazione tra il personale, con ricadute negative anche sulla qualità del servizio reso alla cittadinanza. Il sindacato denuncia che l’atteggiamento della direzione si riflette in un rallentamento dei processi decisionali e in una difficoltà crescente a rispettare gli obblighi contrattuali.
La UGL Autonomie Lazio ha apprezzato la volontà dell’amministrazione comunale di terracina di creare un tavolo tecnico per discutere le problematiche emergenti. Tuttavia ha sottolineato la necessità di interventi rapidi per evitare che le criticità peggiorino ulteriormente.
I sindacati chiedono un cambio netto nell’approccio della direzione aziendale, puntando su trasparenza, rispetto dei ruoli e decisioni condivise. Viene richiesto che la gestione si apra al confronto, superando logiche di potere unilaterali che minano la fiducia dei lavoratori. Sul tavolo c’è anche il futuro occupazionale, soprattutto per chi lavora in condizioni precarie, per i quali si attende una soluzione chiara e stabile.
Il segretario Garofolo ha ribadito che le responsabilità dei ritardi sono da attribuire ai vertici, che devono assumersi l’onere di affrontare le difficoltà senza più indugi. Il sindacato invita la direzione a rispettare le procedure di partecipazione e a includere i lavoratori nelle scelte che li riguardano. “Solo così si potrà ricostruire un clima di fiducia che, al momento, appare compromesso.”
Nonostante le tensioni, la battaglia per la chiarezza e la stabilità lavorativa vede la quasi totalità delle sigle sindacali presenti unite nello stesso obiettivo. Il fronte sindacale ha scelto di coordinare gli sforzi per spingere verso soluzioni condivise che tutelino sia i lavoratori sia la cittadinanza.
In questa fase, la disponibilità a collaborare con l’amministrazione resta alta. Le organizzazioni intanto mantengono alta la guardia, pronte a intervenire con maggior forza se non si dovessero vedere cambiamenti concreti nella gestione interna. La vigilanza si concentra sul rispetto dei diritti, la regolarità delle procedure e la qualità del servizio.
L’evoluzione della situazione a terracina sarà cruciale per capire se l’azienda speciale riuscirà a superare gli attuali ostacoli e mantenere quel ruolo importante all’interno della comunità. La partita resta aperta.
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