Le squadre di emergenza di anagni sono state chiamate a intervenire due volte in meno di un giorno per affrontare incendi scoppiati in aree vicine tra loro. I roghi hanno interessato zone boschive e uliveti, rischiando di creare danni alle abitazioni limitrofe. Le autorità hanno avviato accertamenti per capire cosa abbia scatenato questi episodi.
Sabato 12 luglio, nella mattinata, un incendio ha preso forma nell’area di mola del lago, territorio comunale di anagni. Le fiamme si sono sviluppate rapidamente nella zona boschiva che circonda la città dei papi, complici le condizioni meteorologiche calde e un vento teso che ha alimentato il fronte di fuoco. I vigili del fuoco di frosinone sono arrivati sul posto con diverse unità per coordinare l’intervento.
A supporto dei pompieri, sono entrate in azione due squadre di radio soccorso anagni, composte da volontari specializzati nella gestione di emergenze sul territorio. Questi hanno lavorato insieme ai vigili per contenere il fuoco, impedendo che il rogo si estendesse ulteriormente nella vegetazione circostante. Alle 11:30 circa, le operazioni di spegnimento erano ancora in corso, con continui movimenti di uomini e mezzi lungo i sentieri boschivi più impervi.
Il pericolo principale è arrivato proprio dal vento, che spostava le scintille verso le aree più a rischio con abitazioni e campi coltivati. I volontari hanno inoltre effettuato una ricognizione per individuare possibili nuovi focolai accesi dal fuoco o da materiali infiammabili rimasti ancora attivi. L’intervento si è concentrato anche sulla messa in sicurezza dell’area, riducendo pericoli di futuri riaccendi.
Il giorno prima, venerdì 11 luglio, nel tardo pomeriggio un altro incendio ha scosso anagni, precisamente nella zona di via della consolazione. Qui le fiamme hanno coinvolto un uliveto collocato non lontano da delle abitazioni. La vicinanza tra il rogo e le case ha aumentato la preoccupazione, richiedendo un pronto intervento per evitare danni maggiori.
Il distaccamento dei vigili del fuoco di fiuggi è stato allertato immediatamente, insieme alle squadre di radio soccorso anagni chiamate a sostenere le operazioni. I pompieri e i volontari hanno lavorato senza sosta fino a tarda sera per spegnere le fiamme e bonificare l’area circostante. L’obiettivo era impedire che il fuoco si riaccendesse a causa di eventuali materiali caldi o scintille nascoste nel terreno.
Le squadre hanno anche eseguito un controllo approfondito per la sicurezza dell’area, segnalando le zone più vulnerabili e rimuovendo ciò che poteva alimentare un ritorno del combustibile. Sul posto non si sono registrati danni alle abitazioni, grazie all’azione tempestiva e coordinata delle unità di pronto intervento. La situazione è stata monitorata fino a quando non è stata considerata stabile.
Le autorità locali stanno esaminando entrambi gli incendi per stabilire le cause che li hanno scatenati. Non è ancora chiaro se si tratti di eventi accidentali, come un mozzicone di sigaretta caduto tra gli alberi o un corto circuito, oppure se dietro ci siano atti dolosi, volontariamente provocati. I vigili del fuoco e le forze dell’ordine collaborano per raccogliere elementi utili attraverso sopralluoghi e testimonianze raccolte dai residenti.
Data la frequenza e la vicinanza nel tempo e nello spazio dei due roghi, si presta particolare attenzione anche alle modalità di intervento e alla riduzione del rischio incendi nella zona. Le alte temperature estive, abbinate a venti forti e alla presenza di materiale secco, favoriscono lo sviluppo e la propagazione delle fiamme. Per questo motivo, in città e nei paesi limitrofi sono stati accentuati i controlli durante le ore più calde.
La prevenzione resta una priorità nei mesi estivi, soprattutto nelle aree rurali o boschive. La collaborazione tra enti pubblici, vigili del fuoco e squadre di volontari come radio soccorso anagni risulta fondamentale per limitare i danni di ogni episodio. Il monitoraggio delle condizioni meteo e della vegetazione asciutta sugli altopiani ha contribuito a programmare attività di sorveglianza più mirate. Le prossime settimane saranno decisive per valutare l’andamento degli incendi e l’efficacia delle misure adottate.
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