La quinta edizione del ju buk festival si prepara a ospitare alcune tra le voci più autorevoli della narrativa e della saggistica contemporanea. Dal 28 luglio, la rassegna letteraria dedicata alle autrici si svolgerà prima a peschici, sulla costa garganica, e poi a scanno, nel cuore dell’aquila; due località che ospiteranno incontri, letture e spettacoli su temi delicati e attuali. Donatella di pietrantonio, vincitrice dello strega 2024, e la finalista nadia terranova saranno tra le protagoniste di un programma che spazia dalla letteratura narrativa ai riflessi sociali più ampi.
Un festival che dà spazio a temi critici e attuali nelle opere di donne scrittrici
Il ju buk festival nasce con l’intento di promuovere il dialogo attorno a questioni spesso considerate divisive o difficili. Quest’anno il focus cade su argomenti come la rappresentazione del corpo femminile, la maternità vissuta come scelta personale, il consenso e la sessualità, senza tralasciare i risvolti della violenza di genere e le sfide del lavoro femminile in un mondo che cambia. Si affrontano anche le dinamiche legate alla terza e quarta età, dove si incrociano storie di passaggi generazionali e ruoli sociali, con particolare attenzione alle condizioni delle donne nelle aree segnate da conflitti internazionali.
Il significato del nome del festival
Il nome della manifestazione, ju buk, richiama la bisaccia del pastore transumante, simbolo di un viaggio che porta conoscenza e storie da una terra all’altra. Si tratta non solo di individuare narrazioni personali di donne, ma di indagare il loro rapporto con contesti culturali e politici complessi. Ciascuna edizione conferma l’intento di usare la letteratura come strumento per riflettere e dialogare su argomenti che attraversano la società contemporanea.
La tappa di peschici: incontri e letture in piazza san antonio
Il primo appuntamento dell’edizione 2025 si tiene a peschici, piccolo centro della puglia, con due giornate dedicate a presentazioni di libri e performance. Il 29 luglio è in programma la presentazione di “una questione di soldi” di gabriella genisi, autrice nota per il personaggio lolita lo bosco che ha ispirato una serie televisiva di successo. Il tema centrale del libro sarà il potere e l’influenza del denaro, declinato in modo da sollevare domande sociali profonde.
La serata prosegue con “sei troppo figa!”, un reading ideato da antonella questa e interpretato da valentina melis. Lo spettacolo esplora le contraddizioni legate alla bellezza femminile, mettendo in luce le tensioni presenti tra percezione sociale e identità personale.
Focus del 30 luglio
Il 30 luglio è affidato a francesca romana recchia luciani, direttrice del dottorato in gender studies all’università di bari, che presenta “filosofe, 10 donne che hanno ripensato il mondo” . Il libro raccoglie le storie e i pensieri di dieci donne che hanno modificato la filosofia e la cultura occidentale, dando voce a prospettive spesso trascurate.
A chiudere la giornata uno spettacolo intenso: “damned iago”, monologo scritto e interpretato da mimmo padrone, che rilegge in chiave contemporanea il femminicidio nell’opera shakespeariana, proponendo un confronto crudo con la violenza di genere. Quest’intreccio di letteratura e teatro impegna il pubblico su questioni urgenti attraverso una narrazione originale e di forte impatto emotivo.
Scanno e gli incontri tra giovani e adulti per affrontare temi attuali
Dopo peschici, il festival si sposta a scanno, cittadina abruzzese nota per il suo paesaggio montano, dove le iniziative si svolgono nell’auditorium guido calogero. Il 1° agosto è prevista una mattinata dedicata al rapporto tra generazioni, con la partecipazione degli studenti delle scuole medie e superiori locali. La scelta del pubblico riflette l’intenzione di creare un dialogo diretto tra giovani e adulti su temi essenziali della vita e della società.
Il programma della mattinata a scanno
La giornata si apre con “se mi guardo da dentro” di ilenia zedda. Il racconto di Zedda insiste sull’esplorazione dell’identità e della crescita personale, elementi fondamentali nell’età adolescenziale e giovanile. Seguono “i bambini non nascono sotto i cavoli” , titolo provocatorio scritto da francesca palazzetti che invita a riflettere sulla nascita e educazione, e “e non scappare mai” di annalisa cuzzocrea, una biografia intellettuale di miriam mafai che mescola politica e vita privata.
Questa selezione mira a mettere a fuoco i diversi modi in cui si costruisce l’identità e il senso di responsabilità civica, a partire dalle scelte personali fino all’impegno pubblico. L’interazione con gli studenti assume un ruolo formativo e anticipa dibattiti futuri su educazione, genere e memoria collettiva.
La saggistica si fa largo tra conflitti, arte e rappresentazioni del corpo
Il secondo giorno a scanno è riservato a approfondimenti di carattere saggistico. Apre rosalba belmonte con “senza stato, il fallimento del progetto nazionale palestinese” . Il suo intervento delinea una panoramica storica e politica sulla lunga crisi palestinese, ponendo l’accento sull’assenza di uno stato stabile e sugli effetti di questa condizione sulle popolazioni locali.
Segue roberta scorranese con “fluido, corpi mutevoli e instabili nell’arte” , che analizza l’arte contemporanea attraverso il tema del corpo come soggetto instabile e in continua trasformazione. Il percorso proposto illustra come il corpo, specie quello femminile, venga rappresentato e decostruito da artisti di varie epoche, in un dialogo tra estetica e significato politico-sociale.
La serata prevede la replica dello spettacolo “damned iago” di mimmo padrone, offrendo un ultimo appuntamento con una narrazione che incrocia letteratura, teatro e riflessione sulle conseguenze della violenza sulle donne. Questo momento conferma il carattere multidisciplinare del festival e la sua attenzione ai linguaggi espressivi non convenzionali.
Ospiti di rilievo nelle giornate conclusive a scanno
L’ultima giornata del ju buk festival vede protagonisti nomi di spicco nel panorama letterario e accademico. rossana campo presenta “libere e un po’ bastarde” , un libro che esplora temi di autonomia femminile e ambiguità dei ruoli sociali attraverso una scrittura diretta e senza compromessi.
francesca sensini, docente di italianistica all’université cote d’azur di nizza, porta “afrodite viaggia leggera” , un’opera che rilegge miti classici e li confronta con la condizione femminile contemporanea, inserendo riflessioni su migrazioni e identità.
Tra gli appuntamenti più attesi spicca donatella di pietrantonio con “l’età fragile” , romanzo vincitore del premio strega 2024. La scrittrice abruzzese restituisce atmosfere e paesaggi delle sue montagne in un lavoro che analizza la complessità dell’esistenza e il passaggio del tempo.
Oltre al programma ufficiale della rassegna, il 6 agosto nadia terranova si presenta a scanno per proporre “quello che so di te” , un titolo accolto con interesse dalla critica e dal pubblico. La sua partecipazione arricchisce il panorama di storie e riflessioni offerte nel corso del festival, dimostrando il valore di incontri letterari radicati nel territorio e nel presente sociale.