Nel cuore della maremma a Capalbio Scalo si è aperta una nuova esperienza artistica che fonde movimento e riflessione. Francesco Arena ha presentato un’opera site-specific chiamata “la dodicesima altalena”, inserita nel percorso di Hypermaremma, il festival che da anni anima il territorio con l’arte contemporanea diffusa. Dodici altalene, disposte a cerchio su una collina, invitano a un dialogo tra fisicità e parole tracciate nel bronzo. Questo intervento porta nel paesaggio toscano un invito a giocare e pensare senza schemi rigidi, grazie soprattutto all’ultima altalena priva di frasi, pensata come simbolo di libertà.
Un cerchio di altalene tra citazioni incise e spazio per il pensiero
L’installazione si sviluppa attorno a una grande struttura circolare che ospita dodici altalene. Undici di queste sono dotate di sedute in bronzo con incisioni di frasi tratte dai testi di francesco arena e da personaggi storici. Queste sentenze segnano un percorso di parole come tracce da esplorare mentre ci si muove sulla collina. La dodicesima altalena, invece, è volutamente vuota di scritte: un gesto che permette a chi la utilizza di ritrovare una propria autonomia nel pensiero, liberandosi dal peso di verità definitive. Si crea così uno spazio in cui le parole sono importanti, ma non imprigionano. Il movimento fisico, il dondolio sull’altalena, diventa metonimia della libertà mentale che l’arte vuole suscitare.
Dettagli tecnici e paesaggi visivi
Le altalene sono state realizzate in bronzo presso la fonderia artistica Battaglia di Milano, un laboratorio con radici storiche nel mondo dell’arte. Questo dettaglio conferisce alle sedute un peso e una materialità che contrastano con la leggerezza del gioco e del vento che attraversa la collina. Dall’opera si scorge l’orizzonte di Capalbio Scalo, integrando l’installazione nel paesaggio naturale in modo armonico e coinvolgente.
Hypermaremma: quando il territorio diventa un museo a cielo aperto
L’intervento di francesco arena prende vita all’interno di Hypermaremma, progetto avviato nel 2019 con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea nel territorio maremmano. Hypermaremma crea un museo diffuso attraverso installazioni permanenti dislocate in punti strategici, accessibili in ogni momento. Questo modello supera la tradizionale fruizione museale e porta le opere nei luoghi di vita quotidiana, favorendo un dialogo diretto tra arte, natura e comunità.
La scelta di Capalbio Scalo è significativa: un borgo posto tra mare e collina che, grazie a iniziative come questa, trasforma i suoi spazi in un palcoscenico artistico effervescente, senza limiti di orari o biglietti. Il festival si conferma come un momento di confronto aperto dove il paesaggio diventa materia plastica e ambientale per l’arte contemporanea.
Coinvolgimento comunitario e culturale
Hypermaremma mira a coinvolgere abitanti e visitatori nelle esperienze offerte, facendo emergere storie e memorie legate al territorio attraverso linguaggi visivi e sensoriali. La presenza di un’installazione che invita a salire, dondolare e riflettere si inserisce perfettamente in questo contesto, attirando un pubblico variegato e curioso.
Il sostegno della regione toscana e il ruolo di toscanincontemporanea giovaniSì 2025
“La dodicesima altalena” è stata realizzata con il contributo della regione toscana nell’ambito del programma toscaincontemporanea – giovaniSì 2025. Questo sostegno integra un piano regionale più ampio dedicato al rilancio delle arti contemporanee, con particolare attenzione ai giovani artisti e alle nuove forme espressive.
Il progetto toscaincontemporanea si articola in diverse iniziative per diffondere la cultura artistica contemporanea e agevolare la presenza degli artisti sul territorio. L’inclusione di francesco arena in questa rete promuove un dialogo fra tradizione e attualità, mettendo in luce il valore delle opere site-specific come “la dodicesima altalena”.
Valorizzazione e investimento pubblico
L’investimento pubblico si configura come una forma concreta di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale regionale, riconoscendo il ruolo dell’arte nell’identità collettiva e nella dinamica sociale. Il legame con giovaniSì 2025 evidenzia la spinta a coinvolgere nuove generazioni attraverso esperienze di contemporaneità accessibili e partecipate.
Questa sinergia tra artisti, istituzioni e territorio amplifica l’impatto di un’opera come quella di francesco arena, capace di trasformare un angolo di maremma in un luogo d’incontro tra memoria, gioco e pensiero critico.