Un uomo di 56 anni è stato arrestato dai carabinieri ad Aprilia per aver violato il divieto di avvicinamento imposto dall’autorità giudiziaria nei confronti della ex compagna, che lo aveva denunciato per maltrattamenti in famiglia. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato sorpreso vicino all’abitazione della donna nonostante il divieto e dopo la segnalazione è stato portato in carcere.
I fatti che hanno portato all’arresto
Il 28 giugno scorso una donna di 46 anni di Aprilia ha sporto querela per maltrattamenti in famiglia contro il suo ex compagno. A seguito della denuncia, il giudice ha emesso un provvedimento urgente con il quale l’uomo doveva lasciare la casa familiare e mantenere una distanza dalla donna e dai luoghi frequentati da lei. Quel divieto però è stato violato nei giorni successivi.
Durante un normale servizio di controllo nel territorio, i carabinieri della sezione radiomobile hanno notato il 56enne mentre era seduto in un’auto parcheggiata nei pressi dell’abitazione dell’ex compagna. La sua presenza in quella zona, nonostante il divieto, ha subito insospettito i militari che hanno proceduto al fermo e all’arresto in flagranza.
L’intervento dei carabinieri di Aprilia
La sezione radiomobile del reparto territoriale di Aprilia ha svolto un servizio mirato alla vigilanza degli obiettivi sensibili presenti in città. Durante questi controlli, i militari hanno notato la macchina con l’uomo a bordo vicino a casa della ex compagna. Nella zona, in passato già oggetto di segnalazioni, si mantiene alta l’attenzione per garantire la sicurezza delle persone che hanno subito violenze.
Appena individuata la situazione irregolare, i carabinieri hanno agito rapidamente, impedendo che la vicinanza dell’uomo alla donna potesse trasformarsi in un episodio più grave. Sono stati quindi eseguiti tutti gli atti di rito: raccolta delle prove, fermo e arresto in flagranza.
Le conseguenze legali e il trasferimento in carcere
Terminati gli accertamenti e le formalità di rito, l’uomo arrestato è stato trasferito alla casa circondariale di Latina. Ora il 56enne resta a disposizione dell’autorità giudiziaria per il processo che dovrà accertare le responsabilità e fare chiarezza sul comportamento violento denunciato dalla donna.
La sua posizione viene seguita con attenzione, mentre restano attivi i dispositivi di protezione per la vittima, per evitare altri momenti di tensione o pericolo. Lo stato di detenzione ha lo scopo di garantire un freno immediato a questo tipo di violazioni del divieto di avvicinamento, spesso indispensabili per tutelare la sicurezza personale in situazioni delicate come questa.