Home Notizie Scossa di 4.6 a punta pennata: interventi in corso ma il crollo non era segnalato nei piani di emergenza
Notizie

Scossa di 4.6 a punta pennata: interventi in corso ma il crollo non era segnalato nei piani di emergenza

Share
Share

Un terremoto di magnitudo 4.6 ha colpito nelle ultime ore l’area di punta pennata, causando il crollo del costone sull’isolotto. Il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha annunciato che le autorità locali si sono attivate rapidamente. Tuttavia è emerso che il cedimento del costone non era stato inserito tra le emergenze dal comune di Bacoli né dalla regione Campania. La questione riapre il dibattito sulla gestione delle emergenze e le competenze fra enti coinvolti.

Il terremoto e le prime reazioni degli enti locali

La scossa avvenuta di recente ha rappresentato un segnale di allarme significativo per le comunità di Pozzuoli e Bacoli. Subito dopo il sisma, i sindaci delle due cittadine e il prefetto di Napoli hanno risposto con interventi urgenti coordinati dalla Protezione civile. Il ministro Nello Musumeci ha confermato il dialogo continuo con queste figure, sottolineando l’impegno a garantire la sicurezza pubblica. L’attenzione è stata focalizzata in particolare sulla valutazione dei danni al costone di punta pennata, area a rischio per la fragilità geologica.

Primo monitoraggio e conseguenze

Il rapido allarme lanciato ha permesso di organizzare una prima fase di monitoraggio con squadre sul territorio, al fine di limitare i rischi per la popolazione. L’evento ha però messo in luce che la zona colpita non era monitorata come elemento di emergenza da parte degli enti regionali o comunali. Non risultando nel piano di intervento previsto, si sono create difficoltà nella gestione immediata e nel reperimento dei fondi per la stabilizzazione del sito.

Competenze divise tra protezione civile e regione campania

Lo scenario intervenuto dopo la scossa ha chiarito la distinzione tra ruoli e responsabilità nel sistema italiano di gestione delle emergenze. La Protezione civile nazionale, guidata dal ministro Musumeci, si occupa principalmente della pianificazione legata all’allontanamento della popolazione e degli interventi di emergenza per garantire servizi essenziali come trasporti e viabilità.

Ruolo della regione campania nel dissesto idrogeologico

La competenza sulla prevenzione e sul contrasto del dissesto idrogeologico, invece, resta in carico al presidente della regione Campania, che funge da commissario delegato con poteri specifici e risorse stanziate dal Ministero dell’Ambiente. Questa ripartizione richiede un coordinamento a più livelli e una comunicazione puntuale tra enti locali e centrali, soprattutto in situazioni come quella di punta pennata, dove la mancata segnalazione del rischio ha impedito un inserimento tempestivo nel piano straordinario di interventi.

Musumeci ha spiegato che per interventi che garantiscano la funzionalità dei servizi e la sicurezza della popolazione la protezione civile agisce immediatamente. Ma gli interventi di consolidamento strutturale richiedono un’azione diretta della regione, che coordina le risorse e programma le opere di protezione del territorio.

LEGGI ANCHE
Liste d’attesa in sanità, oltre all’inappropriatezza delle prescrizioni pesa la carenza di personale nel SSN

Stato del progetto e finanziamenti per il consolidamento del costone cento camerelle

Tra i lavori previsti per contenere il dissesto idrogeologico nell’area vi è il consolidamento del costone cento camerelle, opera già finanziata con oltre 10 milioni di euro dal governo Meloni. L’intervento interessa direttamente la zona costiera adiacente a punta pennata e mira a prevenire ulteriori cedimenti che potrebbero mettere a rischio popolazioni e infrastrutture.

Aggiornamenti sul progetto definitivo

La struttura commissariale ha avviato la revisione e l’aggiornamento del progetto definitivo consegnato nel 2022 dal comune di Bacoli. Solo dopo aver completato questa fase progettuale si passerà alla realizzazione vera e propria dei lavori, con l’obiettivo di mettere in sicurezza la zona.

L’iter dei lavori ha subito rallentamenti legati alle complessità burocratiche e alla necessità di aggiornare le analisi geologiche. Con la nuova emergenza scaturita dal sisma, c’è una pressione maggiore per accelerare i tempi e garantire un intervento adeguato. Questo caso evidenzia infatti la difficoltà di mantenere piani aggiornati e rispondenti ai reali rischi del territorio campano, soggetto a frequenti eventi di dissesto.

La gestione di punta pennata, dunque, offre un caso di studio importante sul rapporto tra comuni, regione e governo nazionale nella prevenzione delle calamità naturali, tema destinato a restare al centro dell’agenda pubblica in Campania e non solo.

Circeonews.it è un magazine online che si concentra principalmente sul territorio del Pontino e sulla città del Circeo.

Letu2019s keep in touch

Subscribe to our newsletter to get our newest articles instantly!

Copyright © 2025 proprietà Influencer Srls - Via Luca Bati 57 - Roma - P.iva 14920521003 - - Questo blog non è una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001