Categories: Notizie

Killing them softly, il gangster movie che esplora la crisi e il capitalismo americano nel 2012

“Killing Them Softly”, uscito nel 2012, è un film che rivisita il genere gangster offrendo uno sguardo duro e distillato sulla crisi economica e sul capitalismo negli Stati Uniti. Diretto da Andrew Dominik, il racconto si allontana dai classici schemi pulp per proporre una storia in cui la violenza e il crimine diventano specchio di tensioni sociali profonde. Il film, ambientato in un contesto mafioso, usa la figura del killer come lente per raccontare la decadenza e il disincanto di un’America in profonda trasformazione.

Trama e sviluppo narrativo in un contesto di disordine criminale

La storia segue Jackie Cogan , un killer professionista chiamato a ripristinare un ordine rotto da una rapina a una bisca clandestina. Due piccoli criminali, Frankie e Russell , insieme a Johnny “Squirrel” Amato , agiscono con un gesto impulsivo che destabilizza un equilibrio incerto nel mondo sotterraneo della mafia. Questo evento scatena una serie di ripercussioni che coinvolgono la criminalità organizzata, pronta a intervenire per mantenere il controllo con metodi spietati.

Il film prende spunto dal romanzo “Cogan’s Trade” di George V. Higgins ma lo ripensa attraverso una lente narrativa che insiste sul dialogo come fulcro della tensione. Le conversazioni sono rapide, tese, e svelano la cupezza di un ambiente in cui ogni movimento è carico di potenziali minacce. Il tempo del racconto è dilatato, segnato da pause e silenzi che costruiscono una suspense diversa dal ritmo frenetico tipico del cinema di genere. Le sequenze si aprono e chiudono con riferimenti alla crisi economica del 2008 e agli eventi politici dell’epoca, intrecciando la dimensione del thriller con quella di un documentario sociale.

I protagonisti e le loro rappresentazioni umane

Brad Pitt incarna Jackie Cogan con una calma gelida, mostrando una figura di sicario che non solo compie azioni violente, ma che porta con sé una fatica esistenziale. Il suo modo di dire “preferisco uccidere dolcemente, da lontano” sintetizza la distanza emotiva che separa il personaggio dalla brutalità delle sue azioni. Cogan agisce come un professionista che interpreta il crimine come mestiere, rivelando un codice etico distorto e cinico.

James Gandolfini, in un ruolo secondario ma cruciale, dà vita a Mickey, un altro killer la cui vita sta lentamente crollando sotto il peso dell’alcol e della crisi personale. La sua agonia rappresenta un contrappeso alla freddezza di Cogan e allo stesso tempo riflette una realtà rovinata e senza speranza. La coppia di piccoli malviventi, interpretata da McNairy e Mendelsohn, completa il quadro con una rappresentazione cruda di disperazione e fallimento sociale. Questi personaggi mettono a fuoco la distanza tra il sogno americano e la realtà di chi vive ai margini, destinato a scelte autodistruttive.

Uno sguardo rigido e geometrico nella regia di andrew dominik

Dominik si affida a una regia essenziale, fatta di inquadrature spesso immobili e composte con precisione geometrica, che creano un senso di claustrofobia e isolamento. L’uso della profondità di campo mette in evidenza la solitudine dei personaggi, schiacciati dentro spazi che sembrano soffocarli lentamente. Le scene violente sono girate con attenzione al dettaglio, evitando spettacolarizzazioni gratuite ma alleggerendo il peso emotivo attraverso una struttura visiva minimalista.

Uno dei momenti più emblematici è l’omicidio mostrato in slow motion accompagnato dalla canzone “Love Letters” di Ketty Lester: una sequenza il cui contrasto tra musica dolce e gesto crudele produce un effetto straniante, quasi ipnotico. Qui la morte non è solo un fatto, ma un’immagine estetica che induce allo stupore e all’incertezza. La messinscena sottolinea la natura impersonale e calcolata della violenza nel mondo raccontato.

Fotografia e ambientazioni: l’america in declino attraverso l’obiettivo

Il direttore della fotografia Greig Fraser dipinge un’America sporca e decadente attraverso tonalità desaturate e luci cariche di ombre. Gli interni, dai motel ai bar, sono ambienti angusti, pieni di oggetti consumati e superfici segnate dal tempo. Ogni location sembra raccontare una storia di abbandono, stagnazione e degrado morale.

Fraser sceglie di lavorare molto sul controluce e su fonti luminose artificiali presenti nelle scene, conferendo ai frame una texture quasi sporca, come se un velo di polvere o fumo fosse appoggiato sopra ogni figura e superficie. La pioggia, ricorrente in diverse scene, diventa simbolo tangibile di una pulizia impossibile, un tentativo vano di cancellare colpe e fallimenti troppo grandi per essere lavati via. L’atmosfera complessiva è soffocante, tanto fisica quanto emotiva.

Suoni, musica e silenzi nelle atmosfere di killing them softly

La colonna sonora si avvale di brani storici come “Heroin” dei Velvet Underground, scelti per la loro carica ironica e distaccata nei confronti della storia. Accanto ai pezzi musicali, il film usa il quotidiano rumore di fondo – lo scroscio della pioggia, il brusio degli ambienti urbani – per creare un paesaggio sonoro realistico e al tempo stesso inquietante.

I momenti di silenzio sono la vera forza del sound design: sospesi e tesi, contribuiscono a far emergere la tensione senza bisogno di musiche o effetti eccessivi. Così, l’assenza di suono diventa un meccanismo efficace per costruire atmosfere che mettono lo spettatore in uno stato di attesa, quasi di disagio sotterraneo.

La dimensione politica dietro il gangster movie

“Killing Them Softly” non è solo un film di crimini e violenza, ma un racconto che usa la realtà mafiosa come metafora della crisi americana dopo il 2008. La voce dei media e le trasmissioni radiofoniche all’interno del film riprendono dichiarazioni di politici come Bush e Obama, mettendo in luce il divario tra i discorsi ufficiali e l’esperienza concreta di chi vive in condizioni di estrema povertà e disgregazione sociale.

La frase finale di Cogan, “America non è una nazione, è un business”, sancisce un giudizio netto sull’ideale americano, rivelando un paese dominato da logiche economiche spietate e disumanizzanti. Questo tema attraversa l’intero film e lo lega ai fatti concreti del decennio precedente, regalando un codice politico che supera il semplice racconto di genere.

Un film che colpisce con freddezza e lucidità

“Killing Them Softly” si presenta come un’opera rigorosa e senza compromessi, che punta su un minimalismo narrativo e una regia controllata per mettere in scena una società lacerata. Andrew Dominik costruisce un racconto che non concede facili sollievi ma costringe a guardare in faccia una realtà fatta di disillusione e violenza. In più occasioni, il film dimostra come una messinscena essenziale possa farsi strumento per raccontare il vuoto morale di un’epoca, contenendo ogni gesto in un significato più ampio, sociale e politico.

Clarissa Abile

Recent Posts

Sei arresti per produzione e detenzione di materiale pedopornografico in Italia, operazione tra Roma latina e Livorno

Un’indagine approfondita condotta dalla polizia italiana ha portato all’arresto di sei uomini coinvolti in un…

5 minuti ago

Le novità in libreria tra storie di resistenza, arte, europeismo, misteri e passione sportiva del 2025

In questa settimana di luglio 2025, le librerie italiane si arricchiscono di titoli che attraversano…

10 minuti ago

Condanna a sette anni per ex aiuto capo scout accusato di violenze e pedopornografia su minori a terracina

Il tribunale di Roma ha inflitto una pena di sette anni a Simone Di Pinto,…

15 minuti ago

Il consiglio comunale dei giovani di ceccano ottiene il finanziamento regionale per progetti 2025

Il consiglio comunale dei giovani di Ceccano ha raggiunto un importante traguardo ottenendo un finanziamento…

16 minuti ago

Incendio distrugge rudere abbandonato a giuliano di roma: intervento carabinieri e vigili del fuoco all’alba

Nella prima mattinata di sabato 12 luglio 2025, un incendio ha completamente distrutto un vecchio…

36 minuti ago

Grave incidente tra moto e auto a latina all’incrocio tra via alfieri e viale cesare augusto

Un incidente stradale di forte impatto ha coinvolto ieri sera, poco prima delle 23, una…

57 minuti ago