La situazione politica in Campania si fa più complessa a pochi mesi dalle elezioni regionali. Le diverse anime del centrodestra non hanno ancora dato segnali concreti di un serio confronto interno per costruire un progetto condiviso e competitivo contro il centrosinistra. Mentre i leader del campo opposto, come Schlein e Conte, si mostrano uniti e determinati, nel centrodestra cresce il rischio di disaffezione tra gli elettori. L’allarme arriva da Salvatore Ronghi, presidente di “Sud Protagonista“, che ha espresso preoccupazione durante una conferenza stampa a Napoli, invitando a un confronto aperto per evitare che la Campania resti nelle mani della coalizione di centrosinistra guidata da De Luca.
Il rischio di perdere consensi per il centrodestra campano
Salvatore Ronghi ha descritto un quadro preoccupante per il centrodestra in Campania. Il forte immobilismo nel definire una candidatura e un programma sta minando l’entusiasmo degli elettori tradizionalmente schierati a destra. Anche se l’intenzione di vincere è chiara, secondo Ronghi manca la volontà concreta di sedersi intorno a un tavolo e discutere un’alternativa reale e credibile. La sua analisi invita a riflettere sul fatto che senza una proposta chiara e una strategia condivisa, molti votanti potrebbero decidere di non andare alle urne o addirittura rivolgersi ad altre forze politiche. Il centrodestra rischia così di aprire la strada al centrosinistra che, grazie a un’alleanza con il Movimento 5 Stelle, ha già sciolto molte riserve su figure di spicco come Fico, superando vecchi veti interni.
L’alleanza di centrosinistra e il peso di de luca nel panorama regionale
La conferenza stampa ha evidenziato anche come il centrosinistra abbia ormai trovato un’intesa solida, non priva però di contraddizioni. De Luca, governatore uscente, ha scelto di allinearsi con il Pd e i 5 Stelle, permettendo così la candidatura di Fico alla presidenza. Questo passaggio ha mostrato l’acume politico di De Luca, capace di mettere da parte mostrarsi con chiarezza a favore di un progetto che riflette i propri interessi, lasciano in ombra ogni promessa di rinnovamento. Per Ronghi, questa alleanza resta pericolosa per la Campania perché basata sull’assistenzialismo e su una gestione tutta politica che non porta a un reale rilancio della regione. Il rischio è che questi modelli di governo riproducano dinamiche poco produttive per la crescita e il lavoro sul territorio.
Le richieste di una coalizione unita e un programma alternativo
Il presidente di Sud Protagonista ha insistito sull’urgenza di un confronto aperto e concreto fra tutte le forze del centrodestra. La coalizione deve trovare un candidato presidente capace di battere De Luca e proporre un programma che vada oltre slogan e promesse vuote. Per riuscirci, sostiene Ronghi, è fondamentale che si coinvolgano anche le componenti centriste e le liste civiche, ampliando la base politica e sociale del fronte di opposizione. L’idea è quella di costruire un governo regionale capace di seguire un modello di efficienza e rigore simile a quello nazionale, dove la moralità, l’economia e l’occupazione ritrovino spazio concreto. Tuttavia, la mancanza di segnali concreti da parte dei partiti principali fino a oggi crea un clima di silenzio che rischia di compromettere il successo elettorale.
Una sfida aperta a pochi mesi dal voto in campania
Il messaggio di Ronghi ha fissato un punto: la partita per il governo della Campania resta aperta, ma bisogna cominciare con determinazione a mettere insieme idee e persone. Il centrodestra ha il compito di superare divisioni e ritardi, riconquistare fiducia e attivare un dialogo che coinvolga anche gli elettori non allineati ai grandi partiti. Il tempo stringe e le elezioni si avvicinano. Senza un progetto chiaro e un coordinamento efficace, il rischio che la Campania resti governata dal centrosinistra sia più alto. Nel cuore della politica campana, quindi, si accende una sfida complessa. Il futuro della regione si decide ora, nel confronto che ancora non si vede abbastanza.